E che dice oggi la gentile avvocatessa Lagostena (1)?:
“La presenza delle donne condizionerà gli avvocati”.
Può talvolta condizionare gli avvocati nelle loro brutali espressioni
perché a priori noi siamo brutali, anzi commettiamo qui (perché io
segno tutto) come ha detto stamattina “delle violenze psichiche, delle
violenze verbali” … eh, delle violenze verbali… io parlo in latino
per alludere agli organi sessuali,
la signorina dice non so, noi
non siamo fiche, non siamo qua… bah, qui si stanno rovesciando i
termini. Qua ci violentano,
signori, se non stiamo attenti! [ride] (2)
Signori: una violenza carnale con fellatio può essere interrotta… con un morsetto. Passa immediatamente
la voglia a chiunque, di continuare. E l’atto quindi mal si coniuga con l’ipotesi della
violenza, anzi è incompatibile con l’ipotesi della violenza.
Tutti e quattro avrebbero incautamente abbandonato nella bocca della
loro vittima il membro, parte che, per antonomasia, viene definita
“delicata”, dell’uomo. E su cui, mi si consenta,… il coito orale
si compie con una prestazione che è “tecnicamente qualificata”.
E che esprime una serie di atti voluti. Perché non c’è
attività tecnica se non c’è volontà. Eh sì, mi posso abbandonare,
ma io lì non mi abbandono, sono io
attiva: sono io che posseggo! Ecco: il possesso è stato
esercitato dalla ragazza sui maschi! Dalla femmina sui maschi!
E’ lei che prende, è lei la parte attiva, sono loro i passivi!
Inermi, abbandonati, nelle fauci avide di costei!
Ma la signorina che cosa pratica con il Vallone (3),
di cui è, era l’amante, l’amica amorosa, e fu in quella occasione
l’amante e l’amica amorosa: si fa praticare il cunnilinctus!
E il suo amico amoroso, che si inginocchia davanti a lei, e la bacia, su
quella che il divino Gabriele (4)
(il suo illustre corregionale signor Presidente) chiama “la seconda e
più trepida bocca”, da cui sugge il piacere di lei.
Quindi: che cosa è il cunnilinctus?
È più che l’amore, è l’adorazione sessuale.
E tende al piacere della femmina.
E chi la pratica, il violentatore?
È il violentatore che si inchina, bacia, adora? Ecco l’incompatibilità
fisiologica, sessuale. È
l’amante che può fare questi gesti! Una volta una signora,
interrogata su questo punto disse: è un grande atto di omaggio! Che
implica confidenza anche nella purezza fisiologica della persona.
Bene: il Vallone comincia con un cunnilinctus lungo, penetrante, suggestivo e suadente. Quindi il
rapporto, fra tutti, non ha inizio con uno schiaffo, ha inizio col più
penetrante atto d’amore, dell’uomo per la donna! Con un atto in cui c’è sessualità, adorazione e anche
rispetto! Sì, anche rispetto! Anche rispetto.
Tutto ciò è incompatibile con la
violenza carnale. Che cos’è la violenza carnale? E’ il contrario
della sessualità: la
violenza è nient’altro che una voglia insana e demoniaca di
calpestare il proprio simile, un altro essere umano… umiliare,
mortificare. E non c’è quasi mai desiderio, non c’è quasi mai
piacere!
Poi noi abbiamo fatto il processo del Circeo (5)
che abbiamo riferito: e che abbiamo scoperto… eh, lì c’è una
violenza sessuale chiarissima eh? Io sono un difensore,
l’ho ammesso allora e lo riammetto adesso: c’era
l’impotenza signor giudice! C’era l’impotenza dei violentatori!
(6)
Io non adopero le parole che ha adoperato la collega nei confronti dei
miei assistiti: sono degli sventurati anche loro,
come è una sventurata la tua cliente.
Sono tutti e cinque il prodotto dei tempi che noi abbiamo voluto.
Sono il frutto di quel giardino che abbiamo coltivato! E non ci
facciamo illusioni! Quindi signor Presidente, costoro, dopo una carcerazione
preventiva sofferta effettivamente, si sono fatte parti diligenti; e non
è una mazzetta come dici tu cara collega che ti ho tanto stimata, hai
fatto una bellissima perorazione, con molta vasellina… era
vasellineggiante la tua requisitoria (7).
Vedete, signor Presidente, la collega
è stata brava: lo ripeto: però ha fatto dei rilanci, con profonda
intelligenza, con preparazione giuridica, e vi ha detto in principio,
perché in principio mi è sembrato di ascoltare uno di quei tanti
comizi, andava fatto, via ha detto “noi vogliamo giustizia… la violenza…”
… La violenza purtroppo c’è
sempre stata!
La violenza la subiscono gli uomini e la subiscono le donne: è di pochi
giorni la notizia di un uomo che è stato violentato a Napoli da due
donne. Dopo che l’hanno
drogato. Dovremmo insorgere? Dovremmo
insorgere? E sapete con che violenza è stato lui violentato (scusate il
bisticcio)? Lo hanno portato nella bella pineta di Caserta, lo hanno
drogato, lo hanno trovato esanime, con il membro sempre in una certa
posizione, con il membro sempre eretto. Eh, erano due allupate!
Hanno voluto questo! Purtroppo il mondo
è così, è bello perché è vario.
E quindi non facciamo, non cominciamo col dire… le violenze le
subiscono tutti!
Non le subiamo noi? Non le subiamo
anche da parte delle nostre mogli? E come, non le subiamo?
Io oggi per andare fuori ho dovuto portare due testi con me,
l’avvocato Mazzuca e
l’avvocato Sarandrea, testimoni che andavo a pranzo con loro, se no
non uscivo di casa!
Non è una violenza psichica quella? Eppure mia moglie mica mi mena (8).
È vero che siete testimoni? Siete
testi?
E allora signor Presidente che cosa
abbiamo voluto, cosa avete voluto?
La parità di diritti? Avete cominciato a scimmiottare l’uomo!
Voi portavate la veste: perché avete voluto mettere i pantaloni?
Avevate cominciato con il dire “avevamo parità
di diritto”. Avevate cominciato con il dire “perché io alle nove di
sera devo stare a casa, mentre mio marito, il mio fidanzato, mio
fratello, mio nonno, il mio bisnonno vanno in giro?”. Vi siete messe
voi in questa situazione! Non l’abbiamo chiesto noi questo!
E allora purtroppo ognuno raccoglie i frutti che ha seminato!
Se questa ragazza si fosse stata a casa, l’avessero tenuta presso il
caminetto, non si sarebbe verificato niente!
Eh no signore, è una realtà questa!
È una realtà che non può essere obliterata!
A me fa tanta pena, è una sventurata, è una vittima dei nostri
tempi!
[l giudice dice di
parlare dei fatti]
… e non ha parlato di
femminismo, signor Presidente? E allora dobbiamo ammainare (9)
pure questo adesso? Quindi la violenza la subiamo noi! |