Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Giulia Grassi

 

BELLO E
IMPOSSIBILE

  

  

 Lettura estiva (da spiaggia) sui maschi del nuovo millennio: in blu i link a qualche istruttivo articolo tratto da giornali maschili; in rosso le note linguistiche
Il testo della canzone di Gianna Nannini "Bello e impossibile"

 

Livello elementare 2


Che caldo! Comincia l'estate (anzi, è già cominciata da un bel po'), ci si prepara alle vacanze, si va al mare, ci si mette il costume da bagno e... mamma mia, quanti chili ho messo su quest'inverno!
Tipico problema femminile? Macché!
 
Avete visto quanti "giornali per uomini" si vedono all' edicola?
Una volta erano le donne a essere tutte preoccupate per la cellulite, per la linea, per la dieta. Ora invece i più angosciati dalla forma fisica, non c'è dubbio, sono gli uomini.
Ricordate la leggenda del "maschio latino"? Ma è roba dell'altro secolo, anzi, dell'altro millennio!

 
Adesso - a dar retta ai giornali maschili - i problemi più grandi dei maschi sono: come ci si depila, come si fa ad avere una linea da modello o un fisico "duro come il bronzo", come si mantiene l'abbronzatura anche a novembre, come ci si deve impasticcare per avere un'erezione dignitosa, come si sostiene una conversazione con una donna senza farla addormentare in tre minuti. Roba da non credere!

E le rubriche di "lettere al direttore"? Maschi di vent'anni che piangono perché una coetanea non li ama, maschi di trenta che piangono perché non riescono a mettere su famiglia, maschi di quaranta che piangono perché si sono stufati della famiglia o perché devono farsi perdonare qualche scappatella, maschi di cinquanta che non si rassegnano alla calvizie, maschi di sessanta che si sentono giovani dentro... una noia!
 
Una volta  - durante una festa o in una discoteca - quando una ragazza andava in bagno per fare pipì, una o due o tre amiche subito la accompagnavano: il gruppo poi restava in bagno decine di minuti a scambiarsi chiacchiere e pene d'amore. Bisognerà fare una ricerca: hanno forse cominciato anche gli uomini a fare pipì tutti insieme?

 

Note linguistiche (ma solo le note linguistiche!) a cura di Roberto Tartaglione
  
anzi: ha parecchi significati. Si usa in particolare nel senso di "voglio precisare, mi correggo, voglio dire di più", in frasi come: questo libro è interessante, anzi, interessantissimo; vorrei dire una cosa, anzi due!; starò in vacanza circa una settimana, anzi, dieci giorni!

un bel po': significa "un bel po' di tempo, parecchio tempo". Si usa in particolare in espressioni come: è da un bel po' che non ci sentiamo!; vivo in Italia da un bel po'.

ci si prepara: la forma impersonale in italiano si fa spesso con l'uso di un si davanti alla terza persona del verbo (si dice, si parla, si parte); per fare la forma impersonale di un verbo riflessivo (che in terza persona ha già un si riflessivo) dobbiamo allora usare ci si (la mattina ci si lava, ci si pettina, ci si veste).

ho messo su: mettere su è una forma verbale che può essere usata in espressioni come mettere su pancia e mettere su qualche chilo. La stessa forma può anche trovarsi in espressioni come mettere su una azienda, mettere su un'impresa e anche mettere su famiglia.

macché!: è il risultato della combinazione di ma+che. Ha diversi usi: quando è usato in modo assoluto (come in questo caso) significa "assolutamente no, cosa andate a pensare?, proprio il contrario!". per esempio funziona come risposta a domande tipo: "Parti per il mare domani?" "Macché! starò a casa tutta l'estate!"

una volta erano le donne a essere preoccupate: questa costruzione, molto frequente in italiano parlato, ha un valore enfatico e rafforzativo. Facciamo qualche esempio.
Io ho risolto questo problema è una formula che dal punto di vista della enfaticità possiamo definire di grado zero. Se voglio sottolineare quell' io allora posso dire: Sono io ad avere risolto quel problema! (non un altro!).
Altri esempi
Tu mi devi chiedere scusa - sei tu a dovermi chiedere scusa! (Non io a te!)
Lei ha fatto questo  errore - È stata lei a fare questo errore! (Non sono stato io!)
Noi non torneremo qui - Non saremo noi a tornare qui! (Forse qualche altra persona sì, ma noi no!)

roba dell'altro secolo!: la parola roba si usa spesso in espressioni come: roba dell'altro secolo, roba da pazzi, roba da non credere, nel senso di cose dell'altro secolo, cose da pazzi, cose che non si possono credere.

a dar retta ai giornali maschili: la costruzione a+infinito serve per introdurre una forma ipotetica, simile a quella che comincia con se. Le frasi più tipiche sono:
A dire la verità io non ne so niente
A dare retta a mio fratello è tutto facile
A comportarsi bene non ci si guadagna niente
A sentire Berlusconi la situazione economica italiana è fantastica

impasticcarsi: neologismo che si riferisce al "prendere pasticche, medicine". Si usa spesso in senso ironico-negativo riferendosi a chi usa droga, a chi prende sostanze eccitanti, agli sportivi che fanno uso di doping, a chi insomma prende sostanze chimiche per risolvere problemi che andrebbero risolti in altra maniera.

stufarsi: significa essere stanco di qualcosa, non poterne più, annoiarsi fino alla nausea.

scappatella: espressione ironica e comprensiva che si usa per indicare una trasgressione occasionale: fa la scappatella un bambino che torna a casa tardi (merita una punizione, ma in fondo non è così grave), fa una scappatella un uomo o una donna che in una singola occasione tradisce il compagno (merita una punizione ma il delitto d'onore è un po' eccessivo). La parola viene da "scappare": scappare dalla regola.