Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Chi non ha
visto il film del 1967 "The Graduate" (in italiano
"Il Laureato") con Dustin Hoffman? Anche un bambino riconosce nello spot pubblicitario della Vodafone una piccola citazione di quel film che si conclude appunto con Dustin Hoffman che interrompe il matrimonio di Katharine Ross (nel film Elaine Robinson) e scappa via con lei. Certo, anche un bambino riconosce la citazione... e forse conosce pure la colonna sonora di Simon & Garfunkel con le celebri "The Sounds of Silence" o "Mrs. Robinson" |
Ma Luca Volonté,
capogruppo dell'Udc (Unione Democratici Cristiani) forse quel film non
l'ha visto. Volonté è stanco di questa pubblicità che "esalta i
divorzi, le bellezze omosex e i piaceri dei single"! E non basta! Dopo che un'associazione cattolica ha minacciato di non comprare più le schede telefoniche della Vodafone (colpevole di immoralità), lo stesso responsabile della società telefonica si è scusato. Ha dichiarato che quella pubblicità non intendeva assolutamente proporre modelli trasgressivi: al contrario Vodafone negli affari ha sempre applicato rigidamente le sue norme etiche e morali! Insomma: i nostri telefonini si usano solo per chiamare la propria moglie o il proprio marito. Per telefonare all'amante si usa Telecom! |
Ma perché in
Italia succedono queste cose? "Perché c'è il Papa!" pensano gli stranieri. Ingenui! Il fatto è che il Papa fa il suo mestiere: certamente è favorevole ai matrimoni eterosessuali, certamente è contro il divorzio, certamente è contrario ai rapporti pre-matrimoniali e alle coppie di fatto ecc. ecc. Che altro dovrebbe fare? Propagandare sesso, droga e rock & roll? Ma poi ci sono i politici: e la cosa bizzarra è che politici divorziati combattono contro il divorzio, politici conviventi combattono contro le coppie di fatto, politici omosessuali combattono contro le unioni gay. Insomma: povero Papa! Cosa c'è di peggio di avere dei "servi sciocchi"? |
Facciamo solo un esempio:
nel 1965 il cantautore Francesco Guccini scrive la canzone "Dio è
morto". La canzone, considerata blasfema per questo titolo così
dissacrante, è stata immediatamente censurata dalla radio e dalla
televisione italiana. Ma si poteva tranquillamente sentire su Radio
Vaticana: il Vaticano - che non è scemo - infatti aveva subito capito
che nel testo di quella canzone non c'era nessuna invettiva contro Dio.
Anzi. In sostanza: in Italia si parla di "libera Chiesa in libero Stato". Ma i voti dei cattolici fanno comodo e quindi - a costo di contraddirsi o perfino di essere più realisti del re - molti esponenti politici sono prontissimi a difendere perfino con la vita qualunque valore morale... utile. Per noi, amanti del cinema, della letteratura e delle storie coinvolgenti, invece il discorso è chiaro: chi non ha mai sognato almeno una volta di andarsi a prendere la propria amata strappandola all'altare dove lei sta per sposare un altro uomo... scagli la prima pietra! |