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ARTEMISIA
GENTILESCHI,
Autoritratto come una martire, olio su tavola, 1615 (Collezione privata)
È un dipinto di piccole dimensioni (cm 31,7x 24,8) e,
secondo i critici, è l'autoritratto di Artemisia
Gentileschi (1593-1653), che si rappresenta come una
martire: infatti tiene in mano la 'palma del martirio'.
Il volto tondo ed i capelli rossi e leggermente scomposti
somigliano a quelli delle protagoniste di alcune tele da lei
dipinte tra 1614 e 1620, anni in cui si trovava a Firenze.
Si tratta in particolare della Maddalena penitente
nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti e dell'Allegoria
dell'Inclinazione (cioè 'del talento naturale') in casa
Buonarroti, nelle quali evidentemente Artemisia si
auto-ritrae.
Artemisia era figlia del pittore Orazio ed è stata una delle più
grandi pittrici italiane di tutti i tempi. La sua vita,
segnata da uno stupro subìto quando aveva 18 anni, e il suo
mestiere 'da uomo' in un mondo dominato dagli uomini |
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ne hanno fatto,
giustamente, un'eroina del femminismo ma hanno anche
rischiato di far perdere di vista le sue qualità di artista,
a prescindere da sesso, epoca e biografia.
Negli ultimi anni le sono state dedicate delle mostre
importanti, a cominciare da quella al Metropolitan Museum di
New York insieme al padre - Orazio and Artemisia
Gentileschi (2001) - per continuare con quelle,
monografiche, al Palazzo Reale di Milano (Artemisia
Gentileschi. Storia di una passione / 22 settembre 2011
- 29 gennaio 2012) e al Musée Mallol di Parigi (Artemisia
1593-1654. Pouvoir, art et passions d'une femme peintre /
14 marzo - 15 luglio 2012), per finire con quella in
corso al Palazzo Blu di Pisa (Artemisia. La musa Clio e
gli anni napoletani / 23 marzo - 30 giugno 201).
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