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  Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma


 
 
   
 

 

 

 

ANGELICA KAUFFMANN, Autoritratto, olio su tela, 1780-1785 (San Pietroburgo, Hermitage)

L'autoritratto rappresenta la pittrice neoclassica Angelica Kauffmann (1741-1807) nel pieno della sua maturità artistica e personale. È appena tornata da Londra, dove ha vissuto tra 1766 e 1781 e dove è stata, unica donna, tra i fondatori della Royal Academy. È colta, talentuosa, emancipata; è la "donna più istruita d'Europa".
Figlia di un pittore ambulante di Coira (Svizzera), era arrivata a Roma nel 1763. E già nell'agosto del 1764 il teorico 'inventore' del Neoclassicismo,
Johann Joachim Winckelmann, così la descriveva in una lettera a un conoscente: "La giovinetta, di cui parlo, è nata a Coira, ma fu condotta per tempo in Italia da suo padre, che è pure pittore; parla assai bene l’italiano e il tedesco… Parla inoltre correntemente il francese e l’inglese… Si può chiamare bella e gareggia nel canto con le nostre migliori virtuose. Il suo nome è Angelica Kauffmann".
Questo ci racconta il suo autoritratto, che celebra un trionfo. È amica di Canova (vedi), Goethe (che la descrive come "dotata di un talento immenso"),
Marat, Herder e Füβli; il suo salotto, a Roma, dove si è stabilita di nuovo nel 1783 e dove resterà fino alla morte, è uno dei meglio frequentati della città, e uno dei più invidiati: "Angelika Kauffmann celebre pittrice si è stabilita in Roma questa settimana, e ha dato scacco alla maggior parte dei pittori. Io frequento la sua compagnia, e la frequentereste anche voi, se foste in Roma, e forse troppo" (Ignazio De Giovanni, lettera del luglio 1783). Nel giro di pochi anni le sue opere conquistano l'Europa, consacrandone il mito.
 

 
Angelica muore a Roma, a 66 anni. Il suo funerale  viene organizzato da Antonio Canova ed è un vero evento mondano e culturale al tempo stesso. Ad esso partecipano gli accademici di San Luca, suoi colleghi in quanto Angelica era una di loro dal 1765; e anche i più famosi artisti e letterati. Due sue opere vengono portate in processione, insieme a un calco della sua mano. Viene sepolta nella chiesa di S. Andrea delle Fratte e, l'anno seguente (1808), viene collocato nel Pantheon, dove è la tomba di Raffaello, un suo busto (che nel 1820 sarà trasferito nella prima sala della Promoteca Capitolina).
Nel 1998 l'Accademia di San Luca le ha dedicato una mostra (Roma, 10 settembre - 7 novembre).