Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni.
A cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
   

Giulia Grassi

 
ARTISTI
SU PELLICOLA
 
 


L'immagine di alcuni celebri artisti italiani nella finzione cinematografica e televisiva. E qualche curiosità sul reale aspetto di qualche pittore molto noto.



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  GIOTTO DA BONDONE (pittore e architetto, 1267-1337)
 
L'immagine cinematografica più intensa di Giotto l'ha data Pier Paolo Pasolini nel suo film Decameron (1971)(a). Racconta Pasolini di aver interpretato il pittore per caso, e di essersi messo davanti allo specchio "per vedere se ero abbastanza piccolo e brutto per fare il personaggio di Giotto così come il Boccaccio lo descrive".
Infatti dell'aspetto fisico di Giotto si sa molto poco, se non che era veramente brutto, come brutti erano i suoi figli: "
Et fuit iste Giottus turpissimus homo, et turpiores filios habebat…" (Stefano Talice da Ricaldone); addirittura Petrarca lo definiva "deforme".
E l'unica immagine dipinta contemporanea che abbiamo del pittore sarebbe l'autoritratto nell'affresco del Giudizio Finale dentro la Cappella Scrovegni a Padova (circa 1306)(
b), in cui non tutti riconoscono l'immagine dell'artista.
Questo presunto autoritratto, e la celebre bruttezza fisica, hanno convinto alcuni studiosi (Francesco Mallegni e Stefano Sieni) che appartengono a Giotto i resti umani trovati nel 1972 in una tomba al di sotto di Santa Maria del Fiore a Firenze: erano di un uomo alto un metro e cinquantotto, con gambe corte e tozze, collo cortissimo, testa grossa dai lineamenti assai poco gradevoli (di cui è stato realizzata una ricostruzione in gesso, presentata alla stampa
il 19 settembre 2000, c). Ma su questo "riconoscimento" ci sono un mare di polemiche.
 
a

b

           c

 
 





 

 

 

Pasolini: Giotto - l'allievo di Giotto - nel film Decameron (1971)

Giotto: autoritratto(?) nella Cappella Scrovegni a Padova

Gesso ricostruttivo del presunto volto di Giotto (2000)

 
 

LEONARDO DA VINCI
(artista, scienziato, inventore; 1452-1519)
 
Su Leonardo sono stati realizzati parecchi film, ma in Italia siamo particolarmente legati a uno sceneggiato televisivo (fiction) del 1971, Vita di Leonardo, del regista Renato Castellani; l'artista era interpretato dall'attore francese Philippe Leroy.
Un vecchio con la lunga barba fluente e lo sguardo intenso, intelligente: è questa l’immagine di Leonardo che tutti conosciamo, trasmessa dal suo presunto autoritratto (a) e dal ritratto realizzato nelle Stanze Vaticane da Raffaello, che diede al filosofo Platone i lineamenti del Maestro (b). E così appare nelle ultime puntate dello sceneggiato di quarant'anni fa (c).
 
a  b   c
Leonardo, autoritratto

Raffaello: Platone (Leonardo)

Philippe Leroy interpreta Leonardo (1971)

 

 
 
Ma com'era da giovane Leonardo? I suoi contemporanei sono tutti d'accordo: bellissimo. Alto, atletico, con i capelli biondi e, quasi sicuramente, gli occhi chiari. C'è qualche immagine di questa bomba sexy? Secondo alcuni studiosi, è del sedicenne Leonardo il volto del David in bronzo (
d) fatto dal Verrocchio, il maestro del pittore. E secondo altri Leonardo stesso si è rappresentato in un giovane uomo che, nella tavola incompiuta con l'Adorazione dei Magi a Firenze (e), guarda verso l'esterno: se è vero, è il volto dell'artista intorno ai ventotto anni.
Infine, il 28 febbraio di quest'anno il celebre divulgatore scientifico Piero Angela ha presentato, in un programma televisivo, un inedito autoritratto dell'artista (
f) 'nascosto' nel Codice del volo degli uccelli (Torino, Biblioteca Reale): rappresenterebbe Leonardo tra i trenta e i trentasette anni (da questo scoop sono nate polemiche a non finire...).
 
d  e   f
David bronzeo del Verrocchio: Leonardo?

Giovane uomo nell'Adorazione dei Magi: autoritratto di Leonardo?

Codice del volo degli uccelli: autoritratto di Leonardo?

 

 
 

ARTEMISIA GENTILESCHI (pittrice, 1593-1652)
 
Infine un film dedicato a una grande pittrice del XVII secolo, Artemisia Gentileschi, non a caso sceneggiato e girato da una donna, Agnès Merlet, nel 1997.
Artemisia è una donna moderna. Ha lottato per affermarsi in un mondo, quello della pittura, esclusivamente maschile, e c'è riuscita perché aveva un talento eccezionale.
Un talento, e una determinazione, che le hanno fatto superare lo stupro ad opera del trentaduenne pittore Agostino Tassi, assistente del padre Orazio, subìto a diciassette anni. E che la fanno riconosce non, riduttivamente, come una donna pittrice, ma semplicemente come un'artista dotata di altissime qualità, non a caso in contatto con grandi artisti e intellettuali (tra cui Galileo Galilei) del suo tempo.
L'attice Valentina Cervi (
a) interpreta Artemisia
giovane, a detta dei contemporanei molto, molto bella (Autoritratto come allegoria della pittura, b).

a

b


 




 

BUON 8 MARZO
A TUTTE NOI