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ROSALBA CARRIERA,
Autoritratto, pastello su carta, 1746-48
ca (Venezia, Gallerie dell'Accademia)
Il piccolo pastello rappresenta la pittrice veneziana
Rosalba Carriera (1675-1757).
Rosalba ha più di sessant'anni, è famosa e osannata come "ornamento
d'Italia e prima pittrice d'Europa" e la corona d'alloro
intorno ai capelli è lì a testimoniarlo. Ma su di lei
incombe la 'tragedia': ha subìto un intervento
chirurgico alla cornea che però non ha avuto gli effetti
desiderati. Il suo destino è diventare cieca. Così Rosalba si
rappresenta col volto triste, duro, molto invecchiato; "il
sorriso è svanito, lo sguardo, che di lì a poco si sarebbe
spento per la sopravvenuta cecità, evita quello dello
spettatore per seguire un interno fantasma; nel trapasso
dalla luce all'ombra, Rosalba, giunta alla fine della sua
attività, sembra aver scoperto e fatto proprio qualcosa del
segreto dei ritratti di Rembradt" (Adriano Mariuz,
1995).
Si chiude in modo drammatico la parabola umana di
questa celeberrima
ritrattista del Settecento, così considerata da essere ammessa sia
all'Accademia Nazionale di San Luca a Roma sia all'Académie royale
de peinture et de sculpture a Parigi, un doppio onore che nessun
pittore maschio a lei contemporaneo ha ottenuto, nemmeno il grande
pittore di storia
Gianbattista Tiepolo.
Rosalba è stata una virtuosa della tecnica del pastello.
Questo, unito a una notevole capacità di indagine
introspettiva, l'ha trasformata nella ritrattista di grido
della prima metà del Settecento, quando principi,
aristocratici, ecclesiastici e artisti si mettevano in fila
per farsi raffigurare col suo tocco leggero e aggraziato. "Un concentrato di vivacità, grazia ed
espressione": così il 'Mercure de France' definiva il morceau de réception
- una Musa al seguito di Apollo - da lei inviato per essere
ammessa nell'accademia parigina nel 1722. Il critico Roberto
Longhi ha scritto che i suoi ritratti esprimono la "svaporata
delicatezza dell’epoca",
quegli
ideali di grazia e levità per i quali fu duramente criticata
nell'Ottocento. In realtà è stata una donna
anticonvenzionale, non bella ma talentuosa e intelligente,
colta e tanto lontana dallo stereotipo di donna superficiale
e futile che in genere associamo al Settecento rococò.
La prima mostra monografica dedicata a questa grande
protagonista dell'arte è stata solo nel 2007, in occasione
del
250º Anniversario della sua morte:
Rosalba Carriera "prima pittrice de l'Europa",
Venezia, Palazzo Cini a San Vio (1 settembre - 28 ottobre).
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