Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma


 
 
   
 

 

 

 

IACOPO TINTORETTO, Autoritratto senile, olio su tela, 1588 ca (Parigi, Musée du Louvre)

Nessuno dubita che questo autoritratto sia veramente opera del veneziano Jacopo Robusti, conosciuto come Tintoretto (1519-1594), che Giorgio Vasari ha definito "Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura".
Realizzato pochi anni prima della morte, è un ritratto di grande intensità emotiva. In esso "il pittore si ritrae senza nessuno strumento che alluda alla sua professione, ma soltanto come un vecchio. Del ritratto, un po' rigido nella sua frontalità, colpisce soprattutto l'espressione triste di quegli occhi cerchiati, immersi in un solco d'ombra: il tema della vecchiaia, indagato con acuta sensibilità in una serie di intensi ritratti, è divenuto quello della 'sua' vecchiaia." (Paola Rossi, Tintoretto, 1994).
È, ancora, un autoritratto spietato e antieroico: "La vita che Tintoretto ha vissuto con impeto e furore gli ha scavato rughe profonde sul viso, le occhiaie peste, la barba spessa nella quale la bocca svanisce, una barba quasi viva, come mossa da un vento invisibile, i capelli crinosi e fragili, gli occhi enormi, con le palpebre inferiori cascanti. Nero sullo sfondo nerissimo e indistinto che annienta la vanità mondana della toga bordata di pelliccia, il vecchio pittore fissa dritto davanti a sé. Cosa vede nello specchio a noi invisibile? Il passato? Il futuro? La morte, il nulla? Con un’intensità quasi insopportabile. Quest’uomo ci guarda e vuole essere guardato, però ci costringe a distogliere lo sguardo" (vedi: Melania Mazzucco racconta Tintoretto, trasmissione TV del 4 aprile 2012).

 

 
Nel 2012 Roma gli ha dedicato una grande mostra monografica - Tintoretto, Scuderie del Quirinale (25 febbraio - 10 giugno 2012) - che, come spesso accade, ha suscitato reazioni discordanti (click).
Negli ultimi anni Tintoretto ha trovato una sensibile interprete nella scrittrice Melania Mazzucco, autrice di due libri bellissimi, La lunga attesa dell'angelo (2008) e Jacomo Tintoretto e i suoi figli. Biografia di una famiglia veneziana (2009).