|
|
Il cuore del quartiere è
Piazza Vittorio Emanuele II (b.2),
una grande piazza porticata. I portici,
molto diffusi nel nord Italia, sono una novità della Roma umbertina:
devono dare un'idea di monumentalità e, al tempo stesso, favorire la
mobilità dei cittadini. Ma sono estranei allo spirito della città, tanto è
vero che la piazza viene sentita come "piemontese".
Al di sopra dei portici, caratterizzati da 280 colonne, si innalzano
palazzi
progettati per essere "grandiosi": alti almeno 24 metri, costituiti solo
da tre piani, con facciate che si ispirano all'architettura del
tardo
|
|
rinascimento.
I palazzi al centro dei lati lunghi sono i più maestosi, e
vengono affidati a Gaetano
Koch (l'architetto di
Piazza della Repubblica).
Gli appartamenti sono lussuosi, molti con soffitti
affrescati.
Dal lato est della piazza partono tre strade (le vie Principe Eugenio,
Conte Verde,
Emanuele Filiberto) che formano un Tridente (b.3),
un omaggio al rinascimentale Tridente di
Piazza del Popolo.
Al centro della piazza Carlo Tenerari crea un giardino
bellissimo, con viali di ghiaia sinuosi, piante di vario tipo (tra cui
magnolie, palme, cedri del Libano, platani), un laghetto con al centro un
gruppo statuario opera di Mario Rutelli e proveniente dalla "Fontana delle
Naiadi" di Piazza della Repubblica |
|
|
b
Nuova Pianta di Roma
creata
per il Giubileo del 2000
1 - Piazza Santa Maria Maggiore
2 - Piazza Vittorio Emanuele II
3 - Tridente |
|