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Dal 2001 è il teatro
preferito dal pubblico che ama la satira politica o, in ogni caso, una
comicità che
fa divertire e pensare contemporaneamente. Qui si sono
esibiti alcuni comici
censurati
dalla R.A.I.,
la televisione pubblica italiana: Sabina Guzzanti,
Daniele Luttazzi, Paolo Rossi e
Corrado
Guzzanti.
È un teatro storico, tutelato dal Ministero dei Beni
Culturali. Ma ha avuto una storia bizzarra.
Il Teatro Jovinelli è nato nel 1909 e prende il nome dal suo
proprietario, Giuseppe Jovinelli, che già gestiva un teatro effimero (di
legno) in
questa zona dedicata al divertimento popolare: qui c'erano giostre e
palchi improvvisati dove si esibivano giocolieri, contorsionisti,
illusionisti e attori più o meno dotati. Jovinelli decide di costruire un
teatro di varietà bello e moderno come i teatri destinati alla prosa, e
crea un vero gioiello, con la facciata decorata da stucchi e la sala da
mille posti a forma di ferro di cavallo, con colonne in ghisa, velluti ed
enormi lampadari. Diventa subito un luogo alla moda, molto frequentato, e
per decenni sul suo palcoscenico si esibiscono alcuni tra i più grandi
attori
comici italiani, come
Ettore
Petrolini,
Totò,
Raffaele Viviani e Alberto Sordi.
Ma a partire dagli anni Cinquanta del Novecento comincia la decadenza:
diventa un cinema, con rappresentazioni di "avanspettacolo"
(rappresentazioni comiche di scarsa qualità, e un po' volgari)
che
precedono la proiezione dei film. E cambia nome, diventando
Cinema-Teatro Ambra Jovinelli,
per occupare la parte iniziale
dell'elenco dei cinema cittadini sui giornali. Dopo un periodo dedicato
agli spettacoli di spogliarello, diventa un cinema a luci rosse.
Nel 1982 è stato devastato da un incendio, che ha risparmiato solo la
facciata liberty.
Ricostruito a partire dal 1997, dal 2001 ha ripreso a
funzionare, sotto la direzione di
Serena Dandini.
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