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trasformato in abitazione e che per quasi due
millenni aveva caratterizzato ilpaesaggio urbano dell'Esquilino. Si salvò,
invece,
la fontana monumentale chiamata
Trofei di Mario
(A
nella pianta del Nolli), ancora oggi sull'angolo nord dei giardini della piazza.
Villa Palombara era stata costruita dal marchese Oddo a partire dal 1620.
All'epoca del suo successore Massimiliano, uomo molto colto, era diventata
il punto di incontro degli amanti degli studi esoterici: nelle stanze
della palazzina (a sinistra in un affresco del 1859) si sono incontrati
Domenico Cassini, padre Kircher e la regina Cristina di Svezia.
Testimonianza di questi |
interessi esoterici è la cosiddetta Porta
Magica, uno degli ingressi secondari della
villa, decorata con iscrizioni in ebraico e
latino e con simboli alchemici collegati alla
cultura ermetica. È l'unico elemento sopravvissuto
del complesso (è stata rimontata dietro ai Trofei di
Mario).
Dall'area della villa, che sorgeva sul luogo degli
antichi
horti lamiani,
provengono molte sculture oggi conservate nei
musei romani (Capitolini, Palazzo Massimo,
Vaticano): la più importante è la statua
del
Discobolo, copia in marmo dell'originale bronzeo dello scultore
greco Mirone.
Nel 1804 la villa diventa proprietà del principe
Carlo Massimo. Nel 1873 viene espropriata e
distrutta.
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Era
il tempo in cui più torbida ferveva l'operosità dei distruttori e
dei costruttori sul suolo di Roma ...
Sembrava che soffiasse su Roma un vento di barbarie ...
Il piccone, la cazzuola e la mala fede erano le armi. E, da una
settimana all'altra ... sorgevano sulle fondamenta riempite di
macerie le gabbie enormi e vacue, crivellate di buchi rettangolari,
sormontate da cornicioni posticci, incrostate di stucchi
obbrobriosi.
(GABRIELE
D'ANNUNZIO) |
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