Piazza della Repubblica, che i romani chiamano "Piazza Esedra", è una delle più moderne di Roma:
ha solo poco più di cento anni. Ma il luogo in cui
sorge ha una storia molto antica: siamo nella valle tra i colli Quirinale
e Viminale.
Qui, tra 298 e 306, vengono costruite le Terme di
Diocleziano, le più grandi di Roma e del mondo romano. C'è un ampio
recinto quadrangolare, con una grande esedra
semicircolare a gradoni sul
lato posteriore, che racchiude l'edificio dei bagni; questo comprende palestre,
spogliatoi e, al centro, la successione di calidarium, tepidarium,
frigidarium (ambienti caldo, tiepido e freddo) e la natatio
(piscina).
Si pensa che l'impianto potesse servire contemporaneamente tremila
persone. Per costruirle
vengono abbattuti un intero quartiere di abitazioni e botteghe dal lato
del Viminale e alcuni edifici monumentali sul lato del Quirinale: era un'area
intensamente
abitata. Quando nel |
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medioevo
la zona viene abbandonata dalla popolazione, le imponenti
rovine delle terme svettano, isolate, tra orti e casali di campagna. |
La pianta del Tempesta presenta l'area nel 1593. In alto
ci sono le Terme: nel frigidarium Michelangelo
aveva iniziato, nel 1562, la costruzione della chiesa di Santa Maria
degli Angeli e dei Martiri.
Di fronte ad esse, gli horti bellaiani,
una grande villa con giardino costruita dopo il 1533 dal cardinale francese Giovanni du
Bellay sull'area del lato posteriore del recinto delle terme.
In alto a destra appare la facciata di Villa
Peretti, costruita nel 1576 da Felice Peretti (poi papa Sisto V), che occupava
un'area enorme, fino alle attuali Santa Maria Maggiore e
Piazza Vittorio.
Ancora in alto, ma a sinistra, la Fons felix, la Fontana dell'acqua Felice: è
nel
punto in cui termina l'acquedotto costruito da papa
Sisto V per portare l'acqua in questa zona della città, che era priva
di una rete idrica. La strada davanti alla fontana porta al Quadrivio
delle Quattro Fontane, altra realizzazione di papa Sisto (in basso a
destra).
La sistemazione di Piazza della Repubblica avviene alla fine del XIX
secolo, ed è in relazione all'apertura di Via Nazionale, fatta per collegare al centro della città la Stazione
Termini (iniziata nel 1865). La piazza diventa il luogo delle grandi
cerimonie di accoglienza di personaggi importanti, che ormai arrivano in
treno: di fatto, essa assume il ruolo che per secoli aveva avuto Piazza
del Popolo.
L'architetto Gaetano Koch costruisce i grandi palazzi colonnati che inquadrano via
Nazionale (1896-1902) e che ricalcano la forma dell'esedra del recinto delle Terme
di Diocleziano (Koch è uno degli architetti che più hanno
contribuito a definire l'aspetto di Roma capitale, dopo il 1870: a
lui si deve la costruzione della monumentale Piazza
Vittorio). Tra 1897 e 1900 Mario
Rutelli realizza la Fontana delle Naiadi, chiamata così per le statue
bronzee delle ninfe delle acque, che provocano enormi polemiche perché
giudicate troppo "provocanti" (tanto che l'inaugurazione è rimandata
all'anno successivo!).
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