|
|
La facciata doveva essere magnifica. La parte alta era caratterizzata da
un grande nicchione centrale (largo 6,50 metri), con le statue forse di
Alessandro Severo e della madre Giulia Mamea; ai lati di esso due archi
aperti, decorati fino al 1590 dalle statue dei trofei che hanno dato il
nome al monumento. Il tutto era concluso in alto da un attico, decorato
con una quadriga e altre statue, e in basso da un bacino pensile, dominato
al centro da una statua di Oceano sdraiato.
Da questo bacino l'acqua scendeva, non si sa bene come, nella parte
inferiore della facciata, dove c'erano una serie di nicchie rettangolari e semicircolari
(forse decorate da statue), dalle quali sgorgava altra acqua.
Tutta l'acqua si raccoglieva in una grande vasca semicircolare, a livello
della strada, dove era possibile attingerla. |
|
|