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Poco lontano, tra via Carlo Alberto e Piazza Vittorio, c'è la chiesa dei
SS. Vito e Modesto,
addossata a un antico arco romano, l'arco di Gallieno.
Questo è uno dei luoghi più antichi di Roma.
L'arco di Gallieno, infatti, è sul luogo della porta esquilina,
una delle porte delle antiche
mura serviane (VI secolo a.C.): un tratto di queste mura arcaiche è
stato trovato sotto la chiesa dei SS.
Vito e Modesto negli scavi fatti nel
1971-72, e un frammento di esse si può vedere murato in un palazzo di Via
Carlo Alberto; un altro tratto delle mura è davanti all'Acquario. Qui arrivava l'antico
clivus suburanus (attuale via
in Selci). Al di là della porta, per secoli, si è esteso un enorme
cimitero (necropoli esquilina) ma in epoca augustea tutta la zona è stata
risanata da Mecenate, che qui ha costruito i suoi
Horti.
La porta è stata, allora, trasformata in un arco trionfale a tre
fornici (arcate),
dei quali rimane solo quello centrale. Il nome attuale
deriva dal restauro fatto nel 262 da Marco
Aurelio Vittore, che dedicò
l'arco all'imperatore Gallieno e a sua moglie Solonina (così si legge
nell'iscrizione sulla cornice).
Poco lontano da qui l'imperatore aveva la sua residenza, i famosi
Horti Liciniani.
Sempre in epoca augustea qui è stato costruito il
Macellum Liviae,
un grande mercato. Non si conosce bene la sua posizione. Ma sappiamo che
la basilica di
Santa Maria Maggiore era descritta "iuxta
[presso, vicino a]
macellum Libiae" e che la
chiesa dei SS. Vito e Modesto era detta "in macello" o
descritta come "intrans sub arcum [di
Gallieno] ubi dicitur macellum Livianum".
La chiesa dei SS Vito e Modesto, che si addossa all'Arco di Gallieno,
viene nominata nelle fonti per
la prima volta nell'VIII secolo. L'edificio
attuale però risale una ricostruzione radicale fatta da Sisto IV nel 1477;
perfino l'orientamento della chiesa era stato cambiato, con la costruzione
di una nuova facciata su via Carlo Alberto. Ma quando l'edificio è stato
restaurato, nel 1973-1977, è tornato l'antico orientamento e l'ingresso
alla chiesa è di nuovo quello medievale, su via di San Vito.
Fino alla costruzione di Piazza Vittorio, alla fine del XIX
secolo, dall'arco di Gallieno si vedevano i
Trofei di Mario (incisione di Giuseppe Vasi, del 1756; e
foto
Parker del 1870). Molto suggestivo...
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