Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma

 
  Giulia Grassi


FARE LA SPESA NELL'ANTICA ROMA

 
Dove andavano gli antichi romani a fare la spesa? 


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  Roma antica era una metropoli affollatissima. E anche se alcuni autori latini satirici (come Marziale e Giovenale) lasciano intendere che la città era piena di scansafatiche, qualcuno doveva pur lavorare. Facciamo allora un giretto tra bancarelle e negozi della caotica capitale dell'impero.
 
 

 
Dove andavano gli antichi romani a fare la spesa? Al mercato, naturalmente.
Il mercato alimentare nella Roma antica si chiamava macellum. Si trattava di un edificio commerciale con una forma standard, che ritroviamo con poche varianti in molte città dell'impero.
 
Il modello era stato creato proprio nella capitale, ma purtroppo dei celebri esempi cittadini non è rimasto niente e non si sa nemmeno bene dove si trovassero. Il Macellum Liviae era sull'Esquilino, probabilmente in un'area tra Santa Maria Maggiore e i SS. Vito e Modesto. Il sontuoso Macellum Magnum era sul Celio, probabilmente alle spalle del Tempio del divo Claudio (Claudianum) anche se c'è chi lo colloca nella zona di Santo Stefano Rotondo; l'imperatore Nerone lo aveva fatto costruire dopo l'incendio del 64 d.C. e gli architetti erano stati Severus e Celer, gli stessi della Domus Aurea. Il che dice tutto.
 
Come mostrano la foto del macellum di Pozzuoli e il modello virtuale di quello di Minturno, lo schema era semplice ma funzionale: un cortile quadrangolare scoperto, con al centro una tholos (tempietto rotondo) o più raramente una fontana, e lungo il perimetro un portico colonnato con una serie di botteghe (tabernae), su uno o più piani.
State pensando al mercato dietro casa vostra? Allora vi dico come era quello di Pozzuoli, molto simile al Macellum Magnum neroniano. Misurava mt 58 x 75, aveva due piani e
36 tabernae che si aprivano alternatamente verso l'interno e verso l'esterno dell'edificio. Non mancavano delle latrine pubbliche.
Sul lato opposto all'entrata c'era una nicchia (esedra) monumentale, con le pareti e i pavimenti completamente rivestiti da lastre di marmi colorati (opus sectile) e con le statue delle divinità protettrici del mercato. Le 34 colonne del portico intorno al cortile erano alte 5,90 mt ed erano di granito grigio, con basi e capitelli di marmo bianco. Davanti all'esedra c'erano invece 4 colonne di marmo cipollino (bianco con venature verdi) alte 11,94 mt. La tholos al centro aveva
16 colonne di marmo africano (nero screziato di bianco, rosso e grigio), con basi decorate da motivi marini mentre pareti e pavimenti erano rivestite da lastre di marmo bianco. Tra tutte le colonne del macellum c'erano parapetti di marmo e statue qua e là.
E questo sarebbe un mercato?
 

Pozzuoli
 

Minturno

 
Il macellum di Pozzuoli in una foto anteriore al 1914

 

 

   

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