L'incisione di Piranesi mostra la piazza nell'aspetto che gli ha dato
Domenico Fontana tra 1586 e 1590, all'epoca di papa
Sisto V. In fondo c'è l'edificio della Scala Santa (che racchiude la
medievale Cappella del Sancta Sanctorum); a destra il Palazzo
Lateranense, la Loggia delle Benedizioni (davanti al transetto destro
dell'antica Basilica di San Giovanni) e l'obelisco,
portato dal Circo Massimo.
In primo piano, sempre a destra, c'è l'antico
Battistero: risale infatti, come la Basilica, all'epoca dell'imperatore Costantino
(morto nel 337).
A sinistra, tra edifici oggi scomparsi, si notano le arcate di un acquedotto, costruito da Nerone
per portare l'acqua alla Domus
Aurea e sul Celio.
L'area è vista dall'Ospedale San Giovanni dell'Addolorata, che chiude questo lato della piazza con la sua lunga facciata,
opera
di Giacomo Mola e Carlo Rainaldi (1634-1640).
Oggi è un luogo molto trafficato e rumoroso. Ma non è stato sempre così.
Fino
ai lavori del Fontana questo era il Campus
Lateranensis. Lo spazio era dominato dal palazzo
papale, il Patriarchio, una vera cittadella fortificata cresciuta nei secoli del
Medioevo: fino al 1305 è stata questa la sede del papa, non il Vaticano!
Battistero, Basilica e Sancta Sanctorum erano inglobati nel
Patriarchio, che è stato demolito proprio dal Fontana.
Qui, almeno dal IX secolo, stava la
Statua equestre di Marco
Aurelio, portata
sul Campidoglio
nel 1538. |
Il Laterano
nel Medioevo, ricostruzione di
Rohault de Fleury (XIX secolo) |
Era chiamata Caballus Constantini, perché
tutti credevano che rappresentasse il primo imperatore
cristiano, Costantino: per questo non è stata fusa, a differenza
della maggior parte
delle statue di bronzo romane.
Ma cosa c'era, ancora prima di tutto questo?
C'era una grande area verde, piena di abitazioni aristocratiche.
C'erano le domus
dei Pisoni e dei Laterani, fatte demolire da |
M. van Heemskerck,
Il Campus Lateranensis con la statua di Marco Aurelio e i
palazzi del Patriarchio
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Nerone perché due membri di queste famiglie - Calpurnio Pisone e
Plauzio Laterano - avevano partecipato alla fallita congiura del
65 contro di lui. I loro resti sono emersi quando si sono
costruiti i palazzi dell'I.N.P.S. (Istituto Nazionale Previdenza
Sociale), in via dell'Amba Aradam (1962).
C'erano gli horti
di Domizia Lucilla , madre di Marco Aurelio, che forse ha
passato qui la sua giovinezza: i resti di questa enorme residenza
(I-IV secolo) sono visibili sotto i padiglioni dell'Ospedale San
Giovanni dell'Addolorata, assieme a quelli della domus dei
Valeri.
C'erano poi botteghe, palazzi (insulae)
e un'enorme caserma, costruita tra 193 e 197 da Settimio Severo, i
Castra Nova Equitum Singularium. Sulle sue rovine
Costantino ha fatto costruire la grande Basilica, che all'inizio
era dedicata al
Cristo (Basilica Salvatoris); vicino, sulle rovine della
domus dei Laterani, ha fatto invece costruire la residenza privata
della sua famiglia (domus Faustae). Cambiando così la
storia di questa zona.
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