Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Secoli VI/VII - XVI (Medioevo e dintorni) Per tutto il Medioevo e fino alla costruzione della Villa del Cardinale Peretti, dal 1576, la zona dove oggi si trova la Stazione Termini era distante dalla città vera e propria perché i romani vivevano soprattutto nel Campo Marzio, a Trastevere e intorno al Vaticano. Qui invece era aperta campagna, con zone collinari, stradine tortuose, orti e vigneti. Qua e là c'erano dei casali rurali, spesso costruiti utilizzando precedenti strutture antiche: all'epoca dell'impero romano, infatti, questa zona era densamente abitata, ed era stata protetta dalle mura aureliane. Ma i barbari avevano saccheggiato le case e i monumenti, e distrutto gli acquedotti: col tempo era diventata una zona disabitata, e solo due opere monumentali antiche sopravvivevano, le Terme di Diocleziano e l'aggere (terrapieno) delle mura repubblicane (quelle che tutti chiamano "mura serviane"). |
Etienne
Du Perac, Pianta di Roma, 1577 1. Colosseo 2. Basilica di Santa Maria Maggiore 3. Terme di Diocleziano 4. Mura Aureliane con i Castra Praetoria (oggi: Castro Pretorio) S.
Area oggi occupata dalla Stazione Termini |
Secoli I - VI/VII
d.C. (da Roma imperiale agli inizi del Medioevo) |
Veduta
dall'alto di alcune stanze della domus, con mosaici pavimentali e affreschi sulle pareti Particolare di una stanza con mosaici e affreschi |
È possibile visitarlo? No, perché non esiste più. Tra il 1939 e il 1950, anno dell'Anno Santo, qui ci sono stati grandi lavori urbanistici: la Stazione Termini di Mazzoni, Piazza dei Cinquecento e la prima linea metropolitana della città (oggi linea B). Scavando per fare i lavori, sono tornati alla luce i resti del quartiere, con stanze affrescate e pavimenti a mosaico, e oggetti della vita quotidiana. Tutto è stato misurato, fotografato... e poi distrutto! Si sono salvati i mosaici e pochi resti di affreschi. Solo le fotografie, come quelle che vedete sopra, ci raccontano la storia di questo quartiere scomparso. E non è finita... |