Roma, Palazzo di Giustizia
-Doveva restare in carica per un solo
mandato.
Per motivi non ancora chiariti ha governato
invece la sua regione per tre mandati.
Quando il terzo incarico è terminato gli
abitanti della sua regione lo hanno accusato
di corruzione e di essersi enormemente
arricchito grazie al suo potere.
Volevano un processo, ma soprattutto
volevano la restituzione dei beni rubati.
L'avvocato difensore del Governatore ha
subito provato a allungare i tempi del
processo: dopo le prossime elezioni infatti
la situazione politica romana sicuramente
cambierà. |
Con
il nuovo quadro politico il Governatore
poteva avere buone possibilità di evitare la
condanna, magari grazie a qualche nuova
legge "ad personam".
Ma l'avvocato accusatore è stato più furbo:
quando il processo è cominciato ha
rinunciato a illustrare le accuse contro il
governatore: |
è passato subito a interrogare i testimoni.
In questo modo ha completamente spiazzato la
difesa e ha guadagnato moltissimo tempo.
Le accuse dei testimoni sono state così
precise e così circostanziate che il
Governatore stesso ha capito di non avere
più nessuna possibilità di salvarsi.
Prima della fine del processo perciò,
si è imbarcato su una nave e (come un ladro)
è scapparto all'estero, dove probabilmente
rimarrà per il resto della sua vita.
Il processo si è quindi concluso in sua
assenza. Il governatore dovrà restituire al
popolo della sua regione una somma
quantificata in 3 milioni.
Ricordiamo i nomi dei protagonisti di questa
avventura: il Governatore corrotto si chiama
Verre. Ha governato la Sicilia dal 73 al 71
avanti Cristo.L'ottimo avvocato accusatore è
stato Marco Tullio Cicerone. |