Matdid: Materiale
didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni. |
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L'Italia come nazione unitaria è piuttosto giovane: ha circa 150 anni. Nasce nel 1861 (proclamazione del Regno d'Italia), ma Roma ne diventa la capitale ufficialmente solo nel 1871, dopo la conquista ad opera dei bersaglieri (Breccia di Porta Pia, 1870). |
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Fino ad allora la penisola
è divisa in tanti Stati diversi, alcuni governati da potenze
straniere (in modo diretto o indiretto). Una divisione iniziata molti secoli prima,
quando un popolo nomade, i Longobardi, arriva in Italia e
ci si stabilisce (568). A quell'epoca la penisola fa parte
dell'Impero Romano d'Oriente (Impero Bizantino).
I Longobardi conquistano il territorio a macchia di leopardo (piantina a destra), avviando una frammentazione che proseguirà, ampliandosi e complicandosi, per i 13 secoli successivi. È proprio in questo periodo che il papa, capo religioso dei fedeli, comincia ad esercitare anche il ruolo di capo politico di uno stato territoriale, lo Stato della Chiesa, che progressivamente si forma in Italia centrale. Secondo la tradizione, il potere politico viene dato al papa direttamente dall'imperatore Costantino con la cosiddetta Donazione di Costantino, un documento che in realtà è un falso. Sta di fatto che per secoli il papa esercita anche il potere |
"temporale", comportandosi come un qualunque sovrano
laico: promulga leggi, dichiara la guerra, mantiene la giustizia (e
nello Stato vige, come dovunque, la pena di morte). Tutto questo finisce nel 1870: l'Italia torna definitivamente unita e il papa riprende il suo ruolo naturale di capo solo spirituale dei cattolici. O, almeno, così dovrebbe essere. |
Per gli italiani il XIX secolo è quindi il periodo
delle rivolte (moti insurrezionali) e delle guerre (guerre
d'indipendenza) fatte per l'unificazione della penisola: è chiamato, per
questo, Risorgimento. Tanti sono stati i protagonisti, ma bisogna citarne almeno quattro. - Vittorio Emanuele II di Savoia, punto di riferimento delle lotte risorgimentali. Primo re d'Italia e "Padre della Patria". - Camillo Benso, conte di Cavour, statista e diplomatico, abilissimo nell'intrecciare alleanze apparentemente inconciliabili (come quella con Garibaldi). - Giuseppe Mazzini, ideologo e rivoluzionario, poco incline al compromesso. Fondatore della "Giovane Italia" (1831) e promotore di insurrezioni. Gli storici revisionisti lo considerano un terrorista (per qualcuno è il padre spirituale delle Brigate Rosse). - Giuseppe Garibaldi, patriota, generale, socialista. Chiamato "Eroe dei due Mondi" e "Leone della Libertà", è una specie di Che Guevara dell'Ottocento. Attaccato dagli storici revisionisti per il suo laicismo e anticlericalismo. |
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UNA SINTETICA CRONOLOGIA 1817 Primo moto insurrezionale a Macerata (Stato della Chiesa) 1820-21 Insurrezioni a Napoli (Gugliemo Pepe) e Palermo (Regno delle Due Sicilie); rivolte a Torino, Alessandria e Fossano (Piemonte)
1830-31
Moti insurrezionali a Torino, nei Ducati di Parma e di Modena (Ciro
Menotti), e in Romagna
1857
Spedizione insurrezionale a
Sapri, di Carlo Pisacane (giugno) |
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