SCUDIT, SCUOLA D'ITALIANO ROMA, PRESENTA MATDID, MATERIALI DIDATTICI DI ITALIANO PER STRANIERI
A CURA DI ROBERTO TARTAGLIONE E GIULIA GRASSI


 

Materiale: n. 269  -  Data: 07.10.2012  - Livello: Intermedio 1 (B1) - autore: Roberto Tartaglione

ALTA TEMPERATURA

La febbre, le medicine, come ci comportiamo davanti a un raffreddore: è nelle piccole cose che le differenze fra persone di nazioni diverse si vedono di più!
Link:  Le medicine; I medici moderni.
Un esercizio very hot e uno contro il congiuntivo. Con soluzione.

 

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Insegnare italiano agli stranieri mette gli insegnanti in contatto con persone di tutto il mondo: questo permette di scoprire ogni tanto piccole "differenze culturali" fra le nazioni che superano qualche volta quelle "grandi", quelle politiche, morali o religiose.
Una di queste differenze riguarda il concetto di febbre.
Quand'è che uno ha la febbre?
   

 


 

  Per un certo periodo della mia vita, per me non c'era dubbio: sul vecchio termometro al mercurio il numero 37 era segnato in rosso proprio per questo. 37 è febbre!
E se 37 è febbre, è chiaro che con 36,9 sei lì lì per ammalarti: infatti, da piccolo, se riuscivo ad arrivare al 36,9 andavo tutto preoccupato dalla mamma e dicevo:
"Mi sa che non sto bene... se domani vado a scuola magari la febbre mi sale a 37!"
Con un pizzico di fortuna, il giorno dopo stavo a casa.



Qualche volta aiutavo anche il termometro: lo appoggiavo sulla lampadina della luce vicino al letto.
Con un po' di esperienza riuscivo a far alzare la colonnina di mercurio fino alla temperatura necessaria per non andare a scuola (ma bisogna saperlo fare! Gli inesperti rischiano di far arrivare la colonnina di mercurio in pochi secondi a 41 gradi, e così è facile scoprire il trucco).
Viaggiando, ho scoperto che non in tutto il mondo funziona in questo modo.

Prima di tutto non in tutti i paesi esiste il "mal di scuola", cioè quel profondo malessere psicologico e fisico per cui preferiresti morire invece che affrontare un compito in classe, un'interrogazione di matematica o una qualunque interazione con un professore sadico e malvagio.

Poi non in tutti i paesi sanno che 37 è febbre: alcuni cominciano a parlare di febbre solo dopo il 37,5; altri (pazzi, come gli scandinavi!) addirittura dopo il 38 (quando io sono indeciso se chiamare il dottore o direttamente un'ambulanza).
Ci sono infine persone (straniere, ovvio) che nemmeno hanno un termometro a casa:
"Io non misuro mai la febbre! Se sto male lo capisco da me", dicono questi incoscienti!

Non hanno capito che il termometro ha un effetto in sé, non direttamente collegato al tuo stato di salute. Puoi mettere il termometro quando stai benissimo, vedere una temperatura un po' bassa e pensare "Ecco lo sapevo, questo periodo mi sento un po' debole... sarà meglio mangiare un po' di dolci"; oppure leggere 36,9 e pensare "Ecco, sto bene ma c'è qualcosa che non va, devo coccolarmi un po', magari un buon bicchiere di vino mi salverà da un raffreddore che sta per arrivare".
L'uso "normale" del termometro per misurare la temperatura durante un'influenza è solo per le persone povere di fantasia e che non sanno sognare.

 
ESERCIZIO 1 - Un esercizio very hot: trovare la definizione giusta per ogni parola

TERMOMETRO

A) Strumento per misurare la distanza di un oggetto attraverso l'analisi del calore che l'oggetto stesso emana
B) Vecchia metropolitana senza impianto di climatizzazione
C) Antica città greca dove nel 480 a.C gli Spartani in una famosa battaglia riescono a fermare l'esercito persiano guidato da Serse
D) Misuratore della temperatura o delle variazioni di temperatura, realizzato per la prima volta nel 1607 da Galileo Galilei
E) Granda catena commerciale per la vendita di impianti di riscaldamento

THERMOS

A) Isola del Mare Egeo, frequentata specialmente in estate da omosessuali e da amanti del naturismo
B) Gruppo musicale americano, eterno concorrente dei più famosi
Red Hot Chili Peppers
C) Specialità gastronomica sudamericana caratterizzata da carne tritata mescolata con abbondante quantità di peperoncino
D) Contenitore di liquidi capace di mantenerne stabile la temperatura
E) Coperta dotata di sistema di riscaldamento a elettricità

TERMOLI

A) Piccola città di mare italiana, in provincia di Campobasso
B) Bustine scaldamani che inserite nei guanti o nei calzettoni emanano calore per circa 20 minuti
C) Nei piccoli porti dell'Italia del sud sono i moli che terminano con tre punte
D) Insetti che si nutrono di tessuti come lana, seta o cotone.
E) Impianti elettrici di piccole dimensioni usati specialmente in bagno per scaldare l'ambiente quando fa freddo

TERMOSTATO

A) Nei procedimenti di fermentazione di alcuni vini tipici della Sardegna si dice "termostato" il mosto riscaldato per aumentare la gradazione alcolica
B) Stato o nazione geograficamente collocato lungo la fascia equatoriale: sono considerati Termostati in particolare Congo, Uganda e Kenya in Africa, Equador, Colombia e Brasile nell'America del sud e l'Indonesia in Asia.
C) Participio passato del verbo "termostare", cioè stare fermo in un posto molto caldo. Per es.: "Sono termostato ad aspettarti due ore al sole!"
D) Il termostato è un impianto (inventato dal chimico scozzese Andrew Ure nel 1830) costituito da un interruttore la cui azione  "on/off" è determinata da una variazione di temperatura. Regola per esempio lo scaldabagno che si spegne automaticamente quando la temperatura dell'acqua raggiunge il livello prestabilito.
E) Nel linguaggio scientifico è sinonimo di bruciato, esposto a eccessivo calore. Se si lascia un cibo sul fuoco per più tempo del necessario e quindi diventa immangiabile diremo che quel cibo "è termostato".

TERMOSIFONE

A) Luogo isolato e appartato nel deserto iraniano dove i maestri del Sufismo andavano in eremitaggio per le loro ricerche mistiche
B) Impianto per il riscaldamento dell'acqua nelle abitazioni
C) Traduzione italiana del più internazionale Geyser
D) Sistema di riscaldamento domestico costituito da una rete di tubi e radiatori in cui circola acqua calda
E) Impianto di regolazione dell'aria calda o fredda in un autoveicolo
 

ESERCIZIO 2 - Come curare la "congiuntivite". Cioè come NON usare il congiuntivo!!! 
 
Shhh! Questo esercizio è un segreto fra noi. Vi insegnamo qualche trucco per NON usare il congiuntivo (ma attenzione, non ditelo ai vostri insegnanti, specialmente se sono toscani che userebbero il congiuntivo anche nella frase "Io bevo un bicchiere di vino")

Allora: prima di tutto diciamo che il congiuntivo è bello e importante (e sono pazzi o ubriachi quelli che sostengono che non si usa più, che non serve o che se ne può fare a meno).
Quindi, una volta che siete convinti che il congiuntivo non solo non è morto ma è in ottima forma, perfino in dialetto!, bene, allora siete abbastanza "maturi" per fare questo esercizio: "rivoluzionare qualche frase" per non usarlo.

Come si fa? Be' Se l'elemento (il verbo o la congiunzione) che provoca il congiuntivo ha un sinonimo che non lo provoca, allora è facile: basterà usare quel sinonimo (con "suppongo" devo usare il congiuntivo, ma con "mi sa" assolutamente no!)

Se invece la possibilità di un sinonimo non c'è, allora bisognerà inventare qualcosa di diverso. In pratica la cosa più importante è eliminare quel CHE dopo il quale il congiuntivo è proprio necessario. Come eliminarlo? Be', una soluzione facile facile è sostituire il verbo con un sostantivo.
Per esempio: Aspetto che arrivi l'autobus è frase che obbligatoriamente richiede l'uso del congiuntivo. Ma se dico Aspetto l'arrivo dell'autobus il senso è lo stesso e il congiuntivo non c'è più.

Ma basta chiacchierare: provate a cambiare (ma poco eh!) queste frasi in modo che il verbo al congiuntivo non ci sia più:

 

1. Voglio che tu mi dia questo lavoro entro venerdì ____________________________________
2. Ritengo che tu sia giustamente stanco, no? ____________________________________
3. Temo che lui si voglia vendicare ____________________________________
4. Mi basta che qualcuno mi dica la verità ____________________________________
5. Capisco benissimo che lui abbia poca fiducia in me ____________________________________
6. Mi sorprende che tu sia arrabbiato ____________________________________
7. Ha deciso di andare al lavoro malgrado potesse stare a casa ____________________________________
8. Se avessi tempo andrei sicuramente al cinema ____________________________________
9. Sono contento che tu abbia deciso di sposarti ____________________________________
10. Mi ero illuso che tu fossi cambiato ____________________________________

 

ESERCIZIO 3 - Un esercizio sulle preposizioni

1. (a) NEL (b) SUL (c) AL vecchio termometro al mercurio il numero 37 era segnato in rosso
2. Infatti,  (a) DI  (b) A  (c) DA piccolo, se riuscivo ad arrivare al 36,9 andavo tutto preoccupato dalla mamma
3. Se domani vado (a) NELLA (b) A (c) ALLA scuola magari la febbre mi sale a 37!
4. Aiutavo anche il termometro: lo appoggiavo sulla lampadina vicino (a) AL  (b) DEL  (c) SUL letto.
5. Viaggiando, ho scoperto che non (a) NEL  (b) A  (c) IN   tutto il mondo è così.
6. Non in tutti i paesi esiste il "mal di scuola", quel profondo malessere (a) CON  (b) DI  (c) PER cui preferiresti morire invece che affrontare un compito in classe
7. Alcuni cominciano (a) DI  (b) A  (c) DA  parlare di febbre solo dopo il 37,5
8. Io non misuro mai la febbre! Se sto male lo capisco (a) CON  (b) DI  (a) DA me
9. Il termometro ha un effetto (a) IN  (b) DA  (c) A sé, non direttamente collegato al tuo stato di salute
10. Un buon bicchiere di vino mi salverà (a) DI  (b) DA  (c) PER un raffreddore che sta per arrivare

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10 risposte esatte: BRAVISSIMI; 9 risposte esatte: VA BENE; 8 risposte esatte: NON C'È MALE!; 7 risposte esatte: MA SÌ! C'È DI PEGGIO!; 6 risposte esatte: HMM... INSOMMA; 5 risposte esatte: PROVA ANCORA E ANDRÀ MEGLIO; 4 risposte esatte: NON TI PIACCIONO LE PREPOSIZIONI?; 3 risposte esatte: PUOI CONSOLARTI PENSANDO CHE 3 È IL NUMERO PERFETTO...; 2 risposte esatte: SECONDO ME HAI QUALCHE PROBLEMINO CON LE PREPOSIZIONI; 1 risposta esatta: SICURO CHE QUESTA LETTURA SIA DEL TUO LIVELLO?; 0 risposte esatte: COMPLIMENTI!!! HAI SUPERATO ANCHE LA LOGICA DELLE STATISTICHE!!!