SCUDIT,
SCUOLA D'ITALIANO ROMA, PRESENTA MATDID, MATERIALI DIDATTICI DI
ITALIANO PER STRANIERI |
Link del
materiale:
n. 269 -
Data: 07.10.2012
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autore:
Roberto Tartaglione
LE MEDICINE
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Amo le medicine. E le medicine
amano me. Infatti con me funzionano sempre. Da piccolo, se facevo i capricci, mia madre mi dava uno sciroppo calmante, il Calcibronat: era buonissimo. Qualche volta facevo i capricci solo per prenderne un cucchiaio. E poi c’erano anche le compresse per aiutare gli studenti a essere più bravi a scuola. Ne ho prese parecchie. E infatti a scuola andavo benino. Ho un buon ricordo anche di qualche vaccino, non tanto per il suo sapore, quanto perché te lo davano sciolto sulle zollette di zucchero. Delizioso. Come tutti, ho sempre nel mio armadietto delle medicine una confezione di Vix, la cremina profumatissima che si spalma sul petto o sulle spalle quando uno ha la tosse o il raffreddore. Ovvio che come terapia serve a poco, ma quanto è bello farsi fare un massaggino? Certo, per la tosse c’è anche lo sciroppo con il suo delizioso sapore di caramella alcolica... ma il massaggio con il Vix mi piace di più.
Con l’Aspirina il rapporto è di
amore profondo e anche di stima: la uso per la febbre, per i
dolori alle ossa, per la stanchezza, per il mal di testa,
per il mal di denti, come antidepressivo e anche contro la
caduta dei capelli (in questo caso con risultati
così così. Ma parliamo solo di Aspirina C effervescente,
quella con il sapore frizzante e pungente delle sue
bollicine che saltellano allegramente nell’acqua naturale
ben fredda, quasi come champagne!
Gli antibiotici,
devo dire la verità, quelli non mi piacciono molto perché sono
sostanzialmente insapori: adoro però il fatto che si debbano
prendere a orari fissi, con una precisione religiosa, in
un'atmosfera magico-rituale che mi ha sempre affascinato. In
particolare se devi prenderne uno ogni 6 ore e prendi il
primo per esempio alle tre del pomeriggio, il secondo è la
sera alle nove: e il terzo? Bisogna svegliarsi la notte alle
tre: anzi, qualcuno deve svegliarti alle tre, portarti
antibiotico e bicchier d’acqua, poi quel qualcuno ti
appoggia dolcemente una mano fresca sulla fronte per
sentire se scotti, e tu mandi giù la medicina un po’
intontito di sonno e di febbre. Un momento bellissimo ed
emozionante.
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