SCUDIT, SCUOLA D'ITALIANO ROMA, PRESENTA MATDID, MATERIALI DIDATTICI DI ITALIANO PER STRANIERI
A CURA DI ROBERTO TARTAGLIONE E GIULIA GRASSI


 

Materiale: n. 184_gram  -  Data: 30.09.2007  - Livello: elementare 2 (A2) - autore: Roberto Tartaglione

NOTE DI GRAMMATICA
SUI PRONOMI INDIRETTI

In particolare con bastare, interessare, parere, piacere, sembrare, servire, e con i verbi andare e sapere (mi sa, mi va). Vedi anche Link: Ridondanze pronominali

 
TORNA ALLA LETTURA > L'influenza di Lucio     (esercizi relativi alla lettura)
TORNA ALLA LETTURA > Non c'è trippa per gatti     (esercizi relativi alla lettura)
 


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I pronomi indiretti sono

  MI (a me)
  TI (a te)
  GLI (a lui)
  LE (a lei)
  CI (a noi)
  VI (a voi)
  GLI (a loro)

1 - POSIZIONE GENERALE: i pronomi indiretti, di norma,  precedono il verbo:

- Ricordi cosa ti ho detto?
- Ho parlato con Maria e
le ho dato un cosiglio
- Non
vi ho telefonato ma vi ho mandato un fax

 
2 - POSIZIONE CON IMPERATIVO DIRETTO :
i pronomi indiretti formano obbligatoriamente una sola parola con i verbi coniugati all'imperativo diretto, cioè con l'imperativo con il TU, con il NOI e con il VOI

- Quando arrivi scrivimi!
- Siamo onesti:
diciamogli la verità!
-
Portateci due birre, per favore!

 
3 - POSIZIONE CON INFINITO E GERUNDIO:
i pronomi indiretti, con i verbi nella forma dell'infinito e del gerundio, possono formare una sola parola (ma è possibile anche che precedano il verbo)

- Puoi darmi quel libro, per favore?
(
ma anche)
-
Mi puoi dare quel libro, per favore?

-
Sto scrivendogli una lettera
(ma anche)
-
Gli sto scrivendo una lettera

 
4 - POSIZIONE CON FARE + INFINITO:
nelle costruzioni verbali FARE + INFINITO (es: io faccio portare un caffè al signor Rossi) i pronomi indiretti - così come del resto tutti i pronomi - precedono il verbo FARE.

- Io faccio portare un caffè al signor Rossi
-
Gli faccio portare un caffè

Se il verbo FARE è all'infinito o al gerundio (es: io voglio far portare un caffè al signor Rossi, oppure: io sto facendo portare un caffè al signor Rossi) il pronome indiretto - così come gli altri pronomi - può formare una sola parola con il verbo FARE oppure precedere il verbo reggente.

- Voglio far portare un caffè al signor Rossi
-
Voglio fargli portare un caffè
(ma anche)
-
Gli voglio far portare un caffè

- Sto facendo portare un caffè al signor Rossi
-
Sto facendogli portare un caffè
(ma anche)
-
Gli sto facendo portare un caffè

 
5 - USI FREQUENTI: i pronomi indiretti si usano naturalmente con tutti i verbi che reggono un dativo (una nome preceduto normalmente dalla preposizione "a"). In particolare si trovano perciò vicino a verbi che indicano "comunicazione": parlare, telefonare, dire, domandare, scrivere, rispondere, chiedere ecc.

Molto frequentemente i pronomi indiretti si trovano però anche in compagnia di verbi come:

bastare (a qn)
convenire (a qn)
dispiacere (a qn)
fare piacere (a qn)
interessare (a qn)
parere (a qn)
piacere (a qn)
sembrare (a qn)
servire (a qn)

Si tratta di verbi usati spesso in terza persona (singolare e plurale), anche se l'uso in altre persone è assolutamente possibile:

- Le basta poco per vivere
- Non
ti conviene fare l'arrogante con me!
- Le tue idee non
ci dispiacciono
-
Ti fa piacere se vengo a trovarti?
- Quello che dici
gli interessa molto
-
Mi piace la cioccolata
-
Vi sembra/pare ragionevole quello che ho fatto?
-
Vi servono dei consigli?

(ma anche)

- Se io non
ti basto... addio!
- Costi caro, non
mi convieni
- Da quando
ti interesso?
- Io non
le piaccio
- Mi sembrate un po' stanchi.
- Non ti ama ma
gli servi

 
6
- PRONOMI INDIRETTI CON IL VERBO ANDARE: i pronomi indiretti, insieme con la terza persona del verbo ANDARE, danno a questo verbo un significato particolare, cioè il senso di avere voglia, desiderare, gradire (riferito in particolare a qualcosa da fare, da mangiare o da bere). Il verbo andare si usa esclusivamente in TERZA PERSONA secondo questo schema:

MI VA
VANNO
TI
GLI
LE
CI
VI
GLI
 
- Ti va una birra?
- No grazie, non
mi va
- Se non
vi va di andare al cinema state a casa!
- Gli spaghetti non
gli vanno
-
Ci va di cambiare aria, andare in vacanza!
- Professore,
Le va di fare una conferenza per noi?

 
7
- PRONOMI INDIRETTI CON IL VERBO SAPERE:  anche se "tecnicamente" i pronomi indiretti col verbo sapere funzionano con lo stesso criterio di quelli col verbo andare, la differenza grossa è che l'unica forma realmente usata è MI SA: significa penso, credo ed è usatissima nelle espressioni colloquiali e informali.
Differentissima dagli altri verbi di opinione perché richiede obbligatoriamente l'indicativo e non esiste con i congiuntivo.

- Mi sa che domani non posso venire da te.
- Ho spiegato tutto ma
mi sa che non hai capito


8 - VERBI CON PRONOMI INDIRETTI E VERBI CON PRONOMI DIRETTI: fra i verbi che usano frequentemente i pronomi indiretti, oltre a quelli già segnalati, indichiamo:

assomigliare a qualcuno gli/le assomiglia
appartenere a qualcuno gli/le appartiene
bastare a qualcuno gli/le basta
mancare a qualcuno gli/le manca
piacere a qualcuno gli/le piace
servire a qualcuno gli/le serve
ubbidire a qualcuno gli/le ubbidisce

Fra i verbi che usano frequentemente i pronomi diretti indichiamo:

aiutare qualcuno lo/la/li/le aiuta
ascoltare qualcuno lo/la/li/le ascolta
consigliare qualcuno lo/la/li/le consiglia
incontrare qualcuno lo/la/li/le incontra
minacciare qualcuno lo/la/li/le minaccia
osservare qualcuno lo/la/li/le osserva
perdonare qualcuno lo/la/li/le perdona
ringraziare qualcuno lo/la/li/le ringrazia
seguire qualcuno lo/la/li/le segue


9
- RIDONDANZE: i pronomi indiretti - così come in genere tutte le particelle pronominali italiane - sono spesso usati nel parlato quotidiano in modo ridondante: si affiancano cioè al nome che dovrebbero sostituire. In particolare con i verbi già segnalati sopra (bastare, convenire, dispiacere, fare piacere, interessare, piacere, sembrare, servire) non è raro sentire, in frasi pronunciate con tono un po' enfatico e partecipato, espressioni come queste:

- A me mi basta quello che ho!
(come dire: a te forse no!)
 
- A te non ti conviene fare il furbo!
(come dire: ad altri forse, ma proprio tu no!)
 
- A noi non ci dispiace mica se venite!
(come dire: noi siamo davvero contenti!)
 
- A lui gli fa piacere?
(come dire: che sorpresa, non credevo!)

- A voi non vi interessa quello che dico?
(come dire: agli altri sì) 

- A loro la cioccolata gli piace!
(come dire: eccome! Tantissimo!)
 
- A me mi sembra strano!
(come dire: forse sono l'unico, ma...)

- A te ti servono questi vecchi libri?
(come dire: a me sì)

ATTENZIONE: in questi ultimi casi la ridondanza è ammessa solo in contesti colloquiali, propri della lingua parlata. Nello scritto, e ancora di più nello scritto formale, queste forme sono assolutamente vietate.



Su questi usi pleonastici dei pronomi vedi anche, sempre in MatDid, il link a

ridondanze pronominali