Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma 

 
 
 

 
 
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Giulia Grassi
 

Piazza Montecitorio


  


GIOVAN BATTISTA PIRANESI, Palazzo di Montecitorio (Vedute di Roma, 1746-48)

 
Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, è uno dei grandi "palazzi del potere" di Roma. Viene costruito nel cuore dell'antico Campo Marzio, su una collinetta artificiale da cui prende il nome, il mons citorius. Nome di origine incerta. Per alcuni ha un'origine "politica": vicino c'erano i Saepta, dove i cittadini romani si riunivano per essere chiamati (latino citare, chiamare) a votare, da cui la denominazione di mons septorium o mons citatorius. Per altri ricorda l'accumulo di rifiuti e materiali di scarto da cui sarebbe nato il monte, detto "accettatorio" (mons acceptorius).

Dell'epoca romana rimane la vicina Colonna aureliana, innalzata tra 180 e 193 per celebrare le vittorie di Marco Aurelio contro i Quadi e i Marcomanni: probabilmente era al centro di una piazza porticata. 
Quest'area, sul lato orientale della via flaminia, era piena di monumenti: c'erano la Colonna di granito di Antonino Pio (il basamento scolpito è nei Musei Vaticani) e l'
Ustrinum, luogo di cremazione degli imperatori e della loro famiglia. Un po' più a sud c'era il Tempio del Divo Adriano (i suoi resti sono inglobati nell'edificio della Borsa, a Piazza di Pietra). Il grande obelisco davanti alla facciata di Palazzo Montecitorio proviene invece dall'Horologium di Augusto, che si trovava poco più a nord (Piazza San Lorenzo in Lucina): venne collocato qui da Pio VI, nel 1794.

Il palazzo nasce nel 1653 per volontà del principe Nicolò Ludovisi, che affida il progetto a Gian Lorenzo Bernini. All'epoca questa era una zona di orti e giardini (non a caso le vie vicine si chiamano via degli Ortacci, via della Vigna, via dei Giardini), con pochi edifici. 
Bernini, si sa, era molto attento alla relazione tra architettura e ambiente circostante. La facciata del palazzo è leggermente curva, per seguire l'andamento della collina artificiale. Verticalmente è decorata da sei paraste (pilastri appoggiati alla parete). La parte inferiore delle quattro paraste laterali è fatta con pietre appena sbozzate da cui spuntano foglie e rametti spezzati: il palazzo sembra costruito nella roccia della collina (un'idea che troviamo anche nella 
Fontana dei Fiumi a Piazza Navona e, nel secolo successivo, in Fontana di Trevi). Poi Innocenzo XII compra il palazzo, che viene terminato nel 1697 da Carlo Fontana e diventa sede dei tribunali e della polizia (Curia Innocenziana). 
Dal 1743 qui si teneva l'estrazione del Lotto: i numeri erano estratti da un orfanello, detto "ruffianello", ed erano gridati dal grande balcone centrale alla folla, che riempiva la piazza (foto a destra).


Giovanni Paolo Pannini, L'estrazione del lotto davanti alla Curia Innocenziana in Piazza Montecitorio
 
A partire dal 1907 palazzo, ormai sede politica, è stato ingrandito e modificato da Ernesto Basile, che ha realizzato anche la la facciata posteriore.