Nel 1977 ha un buon successo una
canzone divertente e "scandalosa" di Stefano Rosso: si chiama
"Una storia disonesta" ma diventa subito famosa come "Che
bello, due amici una chitarra e uno spinello" dal primo verso del
suo ritornello.
Parla di un tale, un po' moralista, che caccia di casa i suoi 15 amici che si
sono messi a parlare di liberalizzazione della droga.
E dopo aver cacciato tutti e essere rimasto solo, il tale
si accende beatamente uno spinello ("in 15 eravamo troppi, no?").
Tutto
questo ci fa pensare a alcuni episodi successi nell' estate 2008.
Ma
prima sentiamo la canzone
Si discuteva dei
problemi dello stato
si andò a finire sull'hashish legalizzato
e casa mia pareva quasi il parlamento
erano in 15 ma mi parevan cento!
Io che dicevo "Be' ragazzi andiamo piano,
il vizio non è stato mai un partito sano..."
e il più ribelle mi rispose un po' stonato
e in canzonetta lui polemizzò così:
"Che bello, due amici una
chitarra e lo spinello
e una ragazza giusta che ci sta
e tutto il resto, dite, che importanza ha?
Che bello, se piove porteremo anche l'ombrello
e in giro per le vie della città
per due boccate di felicità".
"Ma l'opinione - dissi io -
non la contate?
e che reputazione, dite un po', vi fate?
la gente giudica voi state un po' in campana!"
Ma quello invece d'ascoltarmi continuò:
"Che bello, col pakistano
nero e con l'ombrello
e una ragazza giusta che ci sta
e tutto il resto che importanza ha?"
Così di casa li cacciai senza
ritegno,
senza badare a chi mi palesava sdegno.
Li accompagnai per strada e chiuso ogni sportello
tornai in cucina e fra i barattoli uno che....
Che bello, col giradischi acceso
e lo spinello
non sarà stato giusto si lo so
ma in 15 eravamo troppi, no?
E questa amici miei è una storia disonesta
e puoi cambiarci i personaggi ma
quanta politica ci puoi trovar
IN CATTIVE ACQUE
Il Presidente della
Camera Gianfranco Fini è stato scoperto mentre faceva
immersioni subacquee nell'area protetta dell'isola di Giannutri.
Gran brutta figura per la terza carica dello Stato, che ha
provocato da parte di molti la solita domanda: perché in Italia
i divieti non valgono per tutti?
Fini però si è scusato e ha detto che pagherà la multa. Non
sapeva che in quelle acque era vietato immergersi.
Del resto, come dice la canzone... in 15 eravamo troppi, no?
CHE TOCCA MANDAR GIÙ,
CERTE VOLTE...
Il
Ministro (be', in effetti oggi si dice "la ministra") per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, sta varando
una legge contro la prostituzione. Fra le prime iniziative c'è
quella di multare le prostitute (per ora 200,00, ma presto 500,00
euro) se vengono fermate mentre con "abbigliamento
provocatorio" adescano clienti.
L'iniziativa è certo discutibile: ma ancora di più lo diventa
quando il Ministro Carfagna dice "non
comprendo chi vende il proprio corpo per trarne
profitto".
La
Carfagna infatti era una "stellina" delle televisioni
di Berlusconi e c'è chi sostiene che la sua elezione a ministro
non dipenda esclusivamente dal suo talento intellettuale (per
tutto il mese di luglio si è infatti parlato di mai provate
intercettazioni telefoniche in cui i rapporti tra il ministro e
Berlusconi venivano paragonati a quelli fra Clinton e Monica
Lewynski).
Non è nel nostro stile stare a
sentire i pettegolezzi di basso livello.
Anzi, incoraggiamo la Carfagna dicendole:
"Mara, stringi i denti e va' avanti!"
TRA IL DIRE E IL FARE
La Ministra (be', in
effetti fino all'altro ieri si diceva sempre "il Ministro")
dell'Istruzione Mariastella Gelmini pensa a una profonda riforma
della Scuola. Troppi professori, troppi dipendenti, troppo poca
la qualità. E soprattutto nel sud - dice - bisogna cambiare
molto, moltissimo: le scuole del meridione sono solo dei
diplomifici di bassissimo livello.
Brava Ministro!
Ma allora perché lei, che è di Brescia, nel 2001 ha preso la
residenza in Calabria (lo dice il Corriere
della Sera) e ha fatto lì gli esami di Stato per
diventare avvocato? Forse perché lì gli esami sono
più facili o perché è possibile comprarli?
Ma
no, che c'entra?, dice il ministro. «La mia famiglia non poteva
permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre
era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare!"
Ah, be'. Allora non c'è niente di male, certo.
NOTARELLA
Avete visto la foto qui sopra? Quella
del Ministro Gelmini che ha alle spalle un famoso dipinto di Tiepolo? E
non notate niente di strano? Allora dovete proprio leggere il link
"La nuda verità?
Dipende..."!
(ai
nostri lettori: e non diteci
che ce la prendiamo sempre col Governo.
Ce la prenderemmo volentieri
anche con l'opposizione,
se solo sapessimo dov'è!)