Babbuccia,
caloscia, calzare, ciabatta, ciocia, doposcì, mocassino,
pantofola, sandalo, scarpa, scarpone, stivale,
stivaletto, zoccolo; e poi scarpe da ballo, da camera, da
ginnastica, da tennis; o semplicemente Adidas, Clark,
Espadrillas, Timberland.
Ogni scarpa una camminata. Ogni camminata una diversa concezione del
mondo: lo dice Nanni Moretti in un suo film del 1984,
"Bianca".
Riportiamo qui il noto monologo sulle scarpe di Nanni Moretti e
sotto, se non viene rimosso da Youtube, il brano di 6 minuti da
cui il testo è tratto. |
|
|
|
|
Nell’estate, mi
sembra, del 72 certe donne hanno incominciato a portare gli zoccoli
olandesi, quelli bianchi. Erano state in Olanda? Non lo so. Però già
un paio di anni dopo non c’erano altro che imitazioni: il tacco più
alto, delle orribili borchie di metallo… invece erano belli quelli
neri, semplici,
un po’ consumati, li portavano ragazze con i capelli
lunghi e biondi sciolti sul pullover, pantaloni blu
a tubo, e calzettoni
rossi. Ora li vedo solo (però sono modelli più nuovi) quando vado
davanti agli asili.
...........................................
Ha presente quelle
scarpe basse… le Espadrillas, quelle senza lacci però,. Ecco, ora è
diventato un fatto normale, invece anni fa c’erano alcune ragazze che
le portavano scalcagnate dietro, quasi a pantofola. Ecco questo fatto mi
infastidiva… senso di sporcizia, di sfacciataggine. Ma insieme,
quanto
mi eccitava!
...........................................
Ecco, che le dicevo?
Ogni scarpa una camminata. Ogni camminata una diversa concezione del
mondo. Comunque: volete stare comodi a casa vostra? Sì, fate quello che
volete, ma non le
pantofole! Le donne al limite possono mettersi le
scarpe cinesi anche se mi hanno lasciato sempre
un po’ freddo, quei
colori così decisi, rosso-rosso, azzurro-azzurro, nero-nero… e poi
quella specie
di scollatura attraverso cui si intravedono alcune dita.
Ma che, mi vuoi provocare facendomi vedere
un po’ di dita? E allora le
caviglie?
...........................................
Ma questi sono i
sandali blu con quattro buchi che avevo da bambino quando andavo
d’estate la domenica…
...........................................
Quando ho visto le sue
scarpe io ho capito tutto di lei: è un uomo che ha sofferto, che ha
solo un
paio di scarpe alla volta, che piano piano si consumano,
diventano lise, perdono il colore.
...........................................
Una volta era molto più
facile giudicare: c’erano solo pochi modelli, molto caratterizzati,
erano quel tipo di scarpe e basta.
...........................................
Il mio ideale quale sarà?
Il Sacro Cuore? Ma sì, le
studentesse del Sacro Cuore, mocassini neri, semplici, e poi gonna blu a
pieghe, golfino, camicetta bianca…
|
|
|
|
|
|