Tantissimi
anni fa (erano i primi anni
Ottanta) avevamo scritto una lettura che
parlava di nudismo e di topless
sulle spiagge italiane.
Le abitudini in Italia sono così
cambiate in questi anni che eravamo
piuttosto sicuri che quella lettura
fosse ormai completamente superata.
Chissà quante leggi moderne e liberali
ci sono oggi in Italia, il paese della
televisione più nudista del mondo!
E invece no. Sembra che in Italia i
politici preferiscano non fare mai le
leggi su argomenti che riguardano il
sesso e la morale (nudismo e topless,
certo, ma soprattutto matrimonio e
coppie di fatto, unioni omosessuali, e
poi tutto quello che riguarda scelte sul
testamento biologico ecc: c'è il
rischio di scontentare troppa gente.
Meglio lasciare le cose come stanno!).
E così abbiamo deciso di ripubblicare
la lettura di tanti anni fa,
praticamente uguale a come era. Tanto di
novità grosse non ce ne sono proprio.
Aggiungiamo però un link, Nudi
alla meta, che riguarda
il nudo nella pubblicità. È buffo:
tante storie per due tette sulla
spiaggia, e poi... |
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Ultimamente
in Italia c'è stato il boom del nudismo o naturismo. Le
spiagge in cui la gente pratica il nudo integrale sono
di anno in anno sempre più numerose. Normalmente si
tratta di posti isolati, spiaggette private e distanti
dai centri abitati. Sembra che attualmente gli iscritti
ai club di naturisti siano più di ventimila. E il
numero sta aumentando.
Il topless (o monokini) è diffuso invece un po'
dappertutto e specialmente negli stabilimenti balneari
di lusso nessuno ci fa più caso, la maggior parte della
gente se ne infischia.
Andarsene in giro con i seni al vento sulle spiagge
popolari può invece provocare ancora qualche problema: qualche
persona infatti può prendersela, specialmente mamme e papà che non vogliono che i loro
bambini vedano "certe cose".
Sì, va bene. Ma come la mettiamo con la legge?
La legge italiana non è molto chiara su questo
argomento. Certo, oggi è molto più permissiva di
ieri (figuratevi che fino al 1970 era perfino vietato
baciarsi in pubblico). Ma la questione sulla
"legalità" del nudo parziale o integrale non
è facile da risolvere.
Quando la legge non c'è fanno testo le sentenze dei
giudici in tribunale. E quindi la situazione è questa.
Il nudismo è vietato e prima che sia ufficializzato in
spiagge riservate ci vorrà ancora qualche anno. Quindi
per ora chi pratica il nudo integrale rischia un mese di
prigione e normalmente se la cava con una multa
salatissima.
Per il topless la questione è diversa. Nel 1983 un
tribunale ha stabilito che il topless è reato se
offende la decenza (che è come dire che se il
seno è di qualità merita di essere esposto, altrimenti
no). Siccome però è abbastanza difficile stabilire
cosa |
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sia la decenza... siamo di nuovo al punto di
partenza.
La soluzione, come sempre in questo paese, sembra quindi
venire dal buon senso.
Se vi va potete usare tranquillamente il topless in
spiaggia. Ma se qualcuno vi guarda male... è meglio
farsi un po'
più in là. |
Nota più attuale: La
sentenza della Terza Sezione Penale n. 3557/2000 e
depositata il 20 marzo 2000 stabilisce ufficialmente una
differenza fra nudo totale e nudo parziale. Il topless
ha vinto! Nonostante questo, non dimenticate il buon
senso.
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