Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni.
A cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
   

Roberto Tartaglione

 
SCANDALI AL SOLE
 
Una vecchia lettura ancora attuale sul mostrare le vergogne in spiaggia. E un link sulle vergogne esibite nella pubblicità: Nudi alla meta
 
Esercizi  con soluzione


Livello intermedio 2


 
Tantissimi anni fa (erano i primi anni Ottanta) avevamo scritto una lettura che parlava di nudismo e di topless sulle spiagge italiane.
Le abitudini in Italia sono così cambiate in questi anni che eravamo piuttosto sicuri che quella lettura fosse ormai completamente superata. Chissà quante leggi moderne e liberali ci sono oggi in Italia, il paese della televisione più nudista del mondo!
E invece no. Sembra che in Italia i politici preferiscano non fare mai le leggi su argomenti che riguardano il sesso e la morale (nudismo e topless, certo, ma soprattutto matrimonio e coppie di fatto, unioni omosessuali, e poi tutto quello che riguarda scelte sul testamento biologico ecc: c'è il rischio di scontentare troppa gente. Meglio lasciare le cose come stanno!)
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E così abbiamo deciso di ripubblicare la lettura di tanti anni fa, praticamente uguale a come era. Tanto di novità grosse non ce ne sono proprio.
Aggiungiamo però un link, Nudi alla meta, che riguarda il nudo nella pubblicità. È buffo: tante storie per due tette sulla spiaggia, e poi... 

Ultimamente in Italia c'è stato il boom del nudismo o naturismo. Le spiagge in cui la gente pratica il nudo integrale sono di anno in anno sempre più numerose. Normalmente si tratta di posti isolati, spiaggette private e distanti dai centri abitati. Sembra che attualmente gli iscritti ai club di naturisti siano più di ventimila. E il numero sta aumentando.

Il topless (o monokini) è diffuso invece un po' dappertutto e specialmente negli stabilimenti balneari di lusso nessuno ci fa più caso, la maggior parte della gente se ne infischia.
Andarsene in giro con i seni al vento sulle spiagge popolari può invece provocare ancora qualche problema: qualche persona infatti può prendersela, specialmente mamme e papà che non vogliono che i loro bambini vedano "certe cose".

Sì, va bene. Ma come la mettiamo con la legge?
  
La legge italiana non è molto chiara su questo argomento. Certo, oggi è molto più  permissiva di ieri (figuratevi che fino al 1970 era perfino vietato baciarsi in pubblico). Ma la questione sulla "legalità" del nudo parziale o integrale non è facile da risolvere.
 
Quando la legge non c'è fanno testo le sentenze dei giudici in tribunale. E quindi la situazione è questa.
Il nudismo è vietato e prima che sia ufficializzato in spiagge riservate ci vorrà ancora qualche anno. Quindi per ora chi pratica il nudo integrale rischia un mese di prigione e normalmente se la cava con una multa salatissima.
 
Per il topless la questione è diversa. Nel 1983 un tribunale ha stabilito che il topless è reato se offende la decenza (che è come dire che se il seno è di qualità merita di essere esposto, altrimenti no). Siccome però è abbastanza difficile stabilire cosa

sia la decenza... siamo di nuovo al punto di partenza.
 
La soluzione, come sempre in questo paese, sembra quindi venire dal buon senso.
Se vi va potete usare tranquillamente il topless in spiaggia. Ma se qualcuno vi guarda male... è meglio farsi un po' più in là.

Nota più attuale: La sentenza della Terza Sezione Penale n. 3557/2000 e depositata il 20 marzo 2000 stabilisce ufficialmente una differenza fra nudo totale e nudo parziale. Il topless ha vinto! Nonostante questo, non dimenticate il buon senso.