Matdid: Materiale didattico di italiano per
stranieri aggiornato ogni 4 settimane, a cura di Roberto
Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma
Ogni nazione ha il suo "poliziotto-simbolo".
I francesi hanno il Commissario Maigret (pacato e
filosofico come solo un francese sa essere).
Gli inglesi Sherlock Holmes (raffinato e
saputello, come solo un inglese sa essere).
Gli Stati Uniti di investigatori "importanti" ne hanno più di uno: ma forse Marloweè quello che
rispecchia di più il mito del detective americano (brutale e buono,
come solo un americano sa essere).
Perfino i tedeschi, che in passato non erano famosi per i poliziotti
da romanzo o da telefilm, negli ultimi decenni hanno prodotto una
grossa serie di storie poliziesche. Il detective tedesco numero uno nel gradimento
del pubblico nazionale e internazionale è stato sicuramente l'ispettore
Derrick(soporifero e rassicurante come il Deutsche Mark).
Noi italiani, dopo la serie della Piovra,
con il Commissario Cattani che era diventato popolarissimo
all'estero, abbiamo più di recente prodotto un'altra serie di
bellissimi telefilm: protagonista il Commissario Montalbano, anche lui molto
conosciuto e non solo in Italia.
Eppure, anche se meno noto, secondo
noi
l'Ispettore Coliandro è quello che meglio rispecchia
"l'italianità" di quest'inizio del terzo millennio.
Non lo conoscete? Ok, ve ne parliamo noi!
Chi è
Coliandro è un giovane ispettore di polizia: porta gli occhiali da
sole anche nei luoghi chiusi e cammina proprio come un "tipico
maschio italiano". È un pasticcione e per
questo viene sempre
destinato a lavorare in uffici marginali (lo spaccio alimentare,
l'ufficio passaporti, l'unità cinofila, l'ufficio scomparsi ecc.) e non riesce mai ad avere un
incarico importante.
Le sue storie
Coliandro, come abbiamo detto, lavora in uffici poco importanti
della polizia (in realtà in passato era nella Squadra Mobile, quella
più operativa. Ma un giorno arresta uno spacciatore di droga
che in realtà era un Carabiniere infiltrato nella malavita:
per punizione
viene sempre tenuto lontano da incarichi "d'azione").
Tuttavia, per una serie di casualità, Coliandro si ritrova poi
sempre in mezzo a indagini importanti e, grazie a un po'
di fortuna e alla sua sostanziale umanità, riesce a
arrivare a una soluzione (prendendo invariabilmente molti pugni e senza mai avere un
riconoscimento per aver risolto il caso).
I suoi miti
I suoi miti sono i "duri" del
cinema americano. In particolare Clint Eastwood dell'Ispettore
Callaghan (ma anche Serpico). Si atteggia a "duro
americano" sia nel modo di fare sia nel modo di parlare. Ma basta
poco per capire che la sua è una maschera e che in realtà è il
classico "ragazzone con il cuore d'oro".
Le sue frasie le sue citazioni
A casa sua, in libreria, ci sono solo i vecchi libri di scuola. Non
ha letto molto, ma ha tutte le videocassette dei film d'azione
americani. Non sorprende quindi che le sue citazioni preferite siano
"cinematografiche": "Coraggio, fatti ammazzare!",
dall'Ispettore Callaghan e "Quando un uomo con la
pistola incontra un uomo col fucile l'uomo con la pistola è un uomo
morto" da Per un pugno di dollari.
I suoi complessi
Ha un grosso complesso di inferiorità "culturale" proprio perché
ha solo un diploma di scuola superiore conseguito pure a fatica.
Quando un suo collega
laureato in psicologia dice appunto di essere laureato, Coliandro
commenta sempre:
"Laureato tu? Mah, vabbe',
tre anni... la laurea-breve, una minilaurea... mica una laurea vera..."
I suoi razzismi
Coliandro è politicamente scorrettissimo e parla
proprio come un razzista (cioè con le frasi stereotipate dei luoghi comuni
popolari: tutti questi immigrati in città...; una negra è stata ammazzata?
Sarà una delle solite prostitute...;Ci sono zingari qui intorno? Oh,
attenti al portafoglio! ecc.) Ma il suo è un razzismo "ignorante",
il razzismo di chi dice banalità per dimostrare di avere idee chiare
su un argomento che non conosce. E infatti appena entrerà in
contatto con queste realtà umane che non conosceva
difenderà le prostitute, aiuterà gli immigrati, salverà gli zingari
e così via.
Le sue donne
Così come è razzista
Coliandro è anche orribilmente maschilista, almeno nel modo di
parlare ("tranquilla bambina" ama dire
alle ragazze che conosce). Se gli chiedono se una ragazza è carina
lui risponde "Mah... carina?... Diciamo scopabile..."
Ma anche dietro
a questa volgarità e banalità si nasconde il suo "cuore buono" e quindi ad ogni
puntata si innamorerà di una ragazza che alla fine però sparirà
dalla sua vita lasciandolo come sempre solo.
Insomma:
Coliandro è proprio un anti-eroe, ma con quel "qualcosa di buono"
dentro che lo fa amare da una parte dei telespettatori. E certo non
da tutti: in particolare il suo linguaggio, pieno di parolacce e
battute volgari, è stato oggetto di critiche anche molto dure.
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