Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni.
A cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
   

Giulia Grassi

 
MATTEO RICCI:
CHI ERA COSTUI?

 
Qualche cenno su vita e opere di padre Matteo Ricci (1552-1610), un grande italiano che gli italiani non conoscono

 
 

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Matteo Ricci nasce a Macerata il 6 ottobre 1552, in un famiglia della piccola nobiltà cittadina.

Tra il 1568 e il 1577 è a Roma. Qui studia dapprima giurisprudenza e poi, dopo essere entrano nella 'Compagnia di Gesù' come novizio,
matematica e scienze con Cristoforo Clavio (traduttore in lingua latina degli Elementi di Euclide e riformatore del Calendario Gregoriano), e dommatica con Roberto Bellarmino.

Agli inizi del 1577 viene scelto come missionario da inviare in Estremo Oriente, anche se ancora non è sacerdote. Trascorre l'anno di attesa della partenza, che avviene il 24 marzo 1578, in Portogallo, studiando teologia e la lingua portoghese. Sei mesi dopo, il 13 settembre, arriva a Goa, dove rimane fino al 26 aprile del 1582, completando i suoi studi teologici.

Dopo un soggiorno nel porto portoghese di Macao, il 10 settembre 1583 riesce finalmente a ottenere il permesso di risiedere a Zhaoqing, insieme al confratello Michele Ruggeri: porta con sé libri, strumenti scientifici e immagini religiose, alcune da donare all'imperatore Wanli. Da questo momento, e fino alla sua morte diciassette anni dopo (1610), la Cina sarà la sua terra: luogo di missione evangelizzatrice che, a poco a poco, si trasforma in luogo da amare e rispettare perché
"è differentissima delle altre terre e genti, percioché è gente savia, data alle lettere e puoco alla guerra, è di grande ingegno...". La via è quella dell'inculturazione, della comprensione reciproca: Matteo Ricci studia il cinese mandarino e cambia il suo nome, diventando Li Ma Dou e "facendosi cinese con i cinesi". Svolge inoltre un'attività frenetica di traduttore, dal e in cinese, avvicinando due mondi che sembravano lontanissimi e incomunicabili.


Planisfero (Milano, Biblioteca Ambrosiana)

Tra i frutti del suo genio c'è la Grande mappa dei diecimila Paesi, vale a dire il grande planisfero disegnato per la prima volta nel 1584 e ripubblicato più volte negli anni successivi. Una carta geografica universale nella quale fonde le conoscenze occidentali con quelle dei Cinesi, che per la prima volta vengono a conoscenza dei luoghi più importanti della cristianità. Un planisfero con la Cina al centro.

Matteo Ricci / Li Ma Dou muore l'11 maggio 1610.
L'imperatore Wanli gli tributa onori fino a quel momento mai concessi a un non cinese, proprio in virtù dei suoi grandi meriti e del suo amore per il paese che lo ha ospitato. Concede un terreno nella capitale Pechino, dove Li Ma Dou possa essere sepolto. Proclama una giornata di lutto nazionale.

La sua tomba (che, sia pure rifatta più volte, esiste ancora), la sua effige nel Millennium Center (lui e Marco Polo sono gli unici stranieri 



La Tomba di Matteo Ricci a Pechino

presenti) e l'Osservatorio Astronomico
della Città Proibita, a cui è stato dato il suo nome, testimoniano il rispetto di cui gode tuttora in Cina. Maggiore di quello che gli è stato tributato, almeno finora, nel suo paese d'origine.