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Lo confessiamo: abbiamo un debole per Napoli, città bellissima
come poche, per sei secoli (dal 1266 fino all'annessione al
Regno
d'Italia nel 1860) capitale di un Regno indipendente.
È anche una delle più antiche città italiane. Fondata dai Greci
alla fine del VII secolo a.C. sulla collina di Pizzofalcone col
nome
di Partenope, diventa Neapolis (città
nuova) intorno al 470 a.C., quando viene ampliata;
nel 211 a.C. viene conquistata dai Romani. La
struttura urbanistica greco-romana si
è conservata, ed è ancora riconoscibile nel centro
storico della città moderna, mentre i resti
archeologici sono sopravvissuti al di sotto dei
monumenti medievali, rinascimentali e barocchi, e in
alcuni casi sono visitabili: ad esempio le aree
archeologiche del Duomo, di San Lorenzo Maggiore, di
Santa Chiara, di Vico Carminiello ai Mannesi. |
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Ma
gran parte della città antica è ancora
da scoprire, un po' come succede a Roma. Negli
ultimi anni gli scavi archeologici si sono
intensificati, in particolare in connessione con la
costruzione della metropolitana, e sui giornali si
sono susseguite le notizie relative a scoperte
veramente eccezionali, tanto che la linea 1
si configura come una vera e propria "metro
archeologica".
Raccontiamo due delle scoperte più affascinanti, ma
l'elenco è veramente lunghissimo.
IL TEATRO ROMANO
(fine I secolo a.C.)
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Il
teatro romano (A)
della città è oggi inglobato in una serie di
costruzioni -
comprese
fra via Anticaglia, via San Paolo ai Tribunali e
vico Giganti
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la cui forma è stata determinata da quella
dell'antico edificio.
Si trovava tra il decumanus superior (F,
odierna Via Anticaglia) e il decumanus maior
(E,
attuale Via dei Tribunali) e quindi a nord del
Foro (B),
che appariva |
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caratterizzato
dal Tempio dei Dioscuri (C,
inglobato nella chiesa di San Paolo Maggiore) e dal
macellum o mercato (D,
odierna area archeologica di San Lorenzo Maggiore).
E poteva ospitare circa seimila spettatori.
Un primo scavo c'era stato tra 1881 e 1891, ma le
indagini scientifiche sono iniziate solo nel 1997.
L'idea di abbattere le costruzioni posteriori, che
era stata proposta in passato, è stata saggiamente
abbandonata, in modo da lasciare il teatro inserito
all'interno della stratificazione urbanistica
creatasi nei secoli. Nel mese di giugno (2009)
l'area verrà aperta al pubblico per lo spettacolo
teatrale "Il Teatro Sommerso",
permettendo di riscoprire questo luogo incantato
della città.
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