Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Francesco Cenci, uomo di indole violenta,
arrogante e depravato, la notte del 10 settembre 1598 non era morto accidentalmente, come si era inizialmente creduto, ma era stato ucciso dall'amante
della figlia Beatrice, Olimpio, e dal fratello di lei, Giacomo. L'autopsia effettuata sul cadavere di Francesco e la confessione di Marzio Catalano (un contadino complice di Olimpio e Giacomo), avevano portato all'arresto dei mandanti dell'omicidio: la ventiduenne Beatrice, due dei suoi fratelli e la matrigna. Questo, nel gennaio del 1599. Eppure ai parricidi
andavano le simpatie della maggior parte della popolazione.
Tutta Roma conosceva la crudeltà di Francesco Cenci, la sua
depravazione (aveva subìto un processo per sodomia nei confronti dei figli di un
popolano) e il suo
autoritarismo. Dopo l'arresto, i quattro erano stati torturati e processati. Nonostante le pressioni, e l'appassionata difesa dell'avvocato Farinacci, papa Clemente VIII (nota 1) non si lasciò convincere a concedere la grazia: una condanna a morte gli serviva come monito alle altre famiglie potenti e gli permetteva di poter incamerare i beni confiscati ai Cenci. L'esecuzione fu fissata il giorno 11 settembre 1599, a Piazza di Ponte Sant'Angelo. All'esecuzione partecipò una folla enorme: il popolo - già nel il corso del processo - aveva fatto della |
giovane e bella Beatrice
un'eroina da contrapporre alla violenta figura paterna ed alla avidità del
papa. La "gente a piedi stava come sardelle e li cavalli e carrozze si stendevano sino a Tor di Nona al Palazzo dell'Orsini et a San Giovanni de' Fiorentini sino a Castello e fu tanto sole ardente che molti si svennero et molti tornarono a casa con la febbre [...] e nel partire che fece il popolo per la gran folla si trovarono persone soffogate e calpestate dalle carrozze" (nota 2). L'esecuzione fu brutale.
Dapprima venne decapitata la |
"I cadaveri furono
lasciati sino alle 23 hore in pubblico spettacolo, cioè le donne in un
cataletto per una con torci accesi intorno, et Giacomo attaccato in
pezzi" (nota
3).
Il corpo di Beatrice, ricomposto e coperto di rose bianche, fu portato da una interminabile processione notturna fino alla chiesa di San Pietro in Montorio, sul Gianicolo, e venne seppellito sotto l'altare, con la testa posata su un piatto d'argento. Beatrice era ormai per il popolo una martire da venerare: cominciava il mito. Durante l'occupazione di Roma da parte dei francesi, nel 1798, la tomba di Beatrice fu profanata e aperta. Come racconta il pittore Vincenzo Camuccini che era presente, il vassoio d'argento venne rubato e un soldato "prese con disprezzo il teschio della nobile vergine e cominciò a gettarlo a più riprese in aria, a mo' di palla. E ciò fatto se lo portò via". |
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Le cronache raccontano poi che tra la folla che aveva assistito all'esecuzione ci fosse anche un giovane pittore lombardo, arrivato in città da pochi anni. Il suo nome era Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Che la presenza dell'artista sia o non sia un aneddoto, quell'esecuzione doveva lasciare comunque un'impressione profonda nel Caravaggio, un'impressione riversata poi su una straordinaria tela dipinta in quel periodo, Giuditta che decapita Oloferne, di violento e drammatico realismo. |
(nota
1)
Lo stesso pontefice
decretò, pochi mesi dopo, la morte del filosofo Giordano
Bruno, bruciato come eretico a piazza Campo de' Fiori il 17 febbraio
1600.
(nota 2) Relatione de la morte di Giacomo e Beatrice Cenci e Lucrezia Petronia loro madregna, in Roma [...] alli 11 settembre 1599, Codice Vaticano Latino 9727, cc. 36v-37r. (C'era tanta folla: le persone in piedi stavano strette una accanto all'altra, come sardine; i cavalli e le carrozze erano tanto numerosi che da Castel Sant'Angelo arrivavano fino al Palazzo degli Orsini a Tor di Nona e a San Giovanni dei Fiorentini. E fu una giornata talmente calda che molti svennero e molti altri tornarono a casa con la febbre [...]. Quando tutto fu finito e la folla immensa cominciò a muoversi, molte persone vennero soffocate o calpestate dalle carrozze) (nota 3) Avviso dell'11 settembre 1599 alla corte di Urbino. (I cadaveri furono lasciati esposti fino alle ore 23 come spettacolo pubblico : le donne ognuna su un catafalco con delle torce accese tutte intorno mentre i pezzi del corpo di Giacomo vennero appesi) |
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ESERCIZIO N.1 - SOSTITUIRE LE PAROLE IN CORSIVO CON I PRONOMI DIRETTI, INDIRETTI, COMBINATI, CON UN "CI" O CON UN "NE" | ||
Nell'anno 1599 a Roma
regnava papa Clemente VIII Aldobrandini Nell'anno 1599 ______ regnava papa Clemente VIII Aldobrandini I figli Beatrice, Giacomo e Bernardo e
la seconda moglie Lucrezia Petroni avevano ucciso Francesco Cenci I Romani discutevano
moltissimo di questo argomento Dopo la confessione di Marzio Catalano
avevano arrestato la ventiduenne Beatrice
Tutta Roma conosceva la crudeltà di Francesco Cenci Francesco Cenci aveva
segregato la giovane Beatrice in un castello in Abruzzo Olimpio, che doveva
sorvegliare Beatrice, era diventato l'amante della fanciulla Beatrice, la matrigna e i due
fratelli decisero di liberarsi del violento genitore Papa Clemente
VIII poteva incamerare
i beni confiscati
ai Cenci All'esecuzione
partecipò
una folla enorme Il seno abbondante
impediva a Beatrice di posare il collo sul ceppo
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ESERCIZIO N.2 - COMPLETARE CON LE PREPOSIZIONI SEMPLICI O ARTICOLATE | ||
Un argomento su tutti era oggetto ______ discussione e pettegolezzi tra i Romani I Romani discutevano dell'assassinio di Francesco Cenci organizzato ______ suoi figli e _______ sua seconda moglie Francesco Cenci era stato ucciso la notte _____ 10 settembre 1598L'autopsia era stata effettuata _______ cadavere di Francesco L'autopsia e la confessione di Marzio Catalano avevano portato _______ arresto dei mandanti dell'omicidio Le simpatie _______ maggior parte della popolazione andavano _______ parricidi Francesco Cenci aveva subìto un processo
______ sodomia nei confronti dei figli di un popolano Erano stati anni ______ violenza psicologica ______ parte del padre Beatrice aveva architettato il delitto perché era esasperata _______ situazione Beatrice aveva architettato il delitto ______ liberarsi del violento genitore. Papa Clemente VIII non si lasciò convincere ______ concedere la grazia Una condanna a morte permetteva al papa di poter incamerare i beni confiscati ______ Cenci Una folla enorme partecipò
_______ esecuzione
I capelli lunghissimi e il seno abbondante impedivano ______ Beatrice di posare il collo _____ ceppo Giacomo fu colpito alla testa ______ una mazza e poi squartato Bernardo venne
costretto _____ assistere al supplizio _______ suoi cari
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ESERCIZIO N.3 - SCEGLIERE LA FORMA VERBALE CORRETTA |
Si dice che nell'anno 1599
a Roma (a) REGNASSE
(b)
REGNI (c)
HA REGNATO papa Clemente VIII Aldobrandini È probabile che in quel periodo un argomento su tutti (a) SIA STATO (b) SARÀ (c) SAREBBE oggetto di discussione e pettegolezzi tra i Romani: l'assassinio del nobile Francesco Cenci organizzato dai suoi figli Beatrice, Giacomo e Bernardo e dalla sua seconda moglie, Lucrezia Petroni. Francesco Cenci, uomo di indole violenta, arrogante e depravato, la notte del 10 settembre 1598 non (a) MORIREBBE (b) FOSSE MORTO (c) SAREBBE MORTO accidentalmente, come si era inizialmente creduto, ma (a) FOSSE STATO UCCISO (b)UCCIDESSE (c) SAREBBE STATO UCCISO dall'amante della figlia Beatrice, Olimpio, e dal fratello di lei, Giacomo. L'autopsia effettuata sul cadavere di Francesco e la confessione di Marzio Catalano (un contadino complice di Olimpio e Giacomo), (a) PORTEREBBERO (b) PORTARONO (c) PORTASSERO all'arresto dei mandanti dell'omicidio: la ventiduenne Beatrice, due dei suoi fratelli e la matrigna. Vista la situazione
familiare, le simpatie della maggior parte della popolazione (a)
SIANO ANDATE (b)
ANDREBBERO (c)
SARANNO ANDATE ai parricidi. Molto probabilmente una
condanna a morte (a)
POTESSE (b)
POTEVA (c)
POTREBBE
servire a papa Clemente VIII come monito alle
altre famiglie potenti e gli (a)
AVREBBE PERMESSO (b)
PERMETTERÀ (c)
PERMETTESSE di
poter incamerare i beni confiscati ai Cenci. |