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Medicina
antiqua - cod. 93 Vienna
Raccolta di testi medici della
tarda-antichità, in particolare l'Herbarium
dello Pseudo-Apuleio. È accompagnata da
centinaia di miniature, di varie dimensioni,
che rappresentano piante, animali e scene di
malattia e di cura. Anche le illustrazioni
si ispirano a un prototipo tardo-antico (IV-V
secolo) e sono state eseguite
da più miniatori, con lo stile vivace tipico
degli atéliers svevi. |
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Castel del
Monte (Adria - Puglia), dopo il 1240
Sorge su un'altura. La struttura è basata
sulla ripetizione dell'ottagono: ottagonali
sono il muro perimetrale, il cortile interno
e le otto torri poste sugli spigoli del
perimetro. All'interno, ogni lato è occupato
da due sale di forma trapezoidale, una per
ciascuno dei due piani, coperte da una volta
a crociera costolonata. Una costruzione
regolare, coerente e armoniosa.
C'è poi un ricco apparato decorativo
scolpito: capitelli, cornici, mensole e
chiavi di volta ornate da teste.
Sul castello più famoso di Federico II è
stato scritto di tutto, ed è stato al centro
delle teorie più diverse, talora decisamente
stampalate e di carattere esoterico
(osservatorio astronomico, monumentale
reliquiario del Sacro Graal e via
farneticando).
Si tratta, molto più semplicemente, di una
costruzione di carattere residenziale, per
la quale Federico sembra aver riutilizzato
una precedente fortificazione di epoca
normanna.
La forma, così particolare, è il frutto
della sintesi culturale di svariate
suggestioni. Alla base ci sarebbero le
concezioni geometriche greco-ellenistiche
(trasmesse all'Occidente dai matematici
arabi) sulle quali si sarebbero innestate
altre suggestioni, come il richiamo
all'ottagonale Cappella Palatina di
Aquisgrana (evocativa della dignità
imperiale) o alla Cupola della Roccia a
Gerusalemme. |
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Augustale in
oro,
1231
L'immagine di Federico II sul dritto
della moneta non è realistica ma
idealizzata. Il ritratto fisionomico
sulle monete apparirà, infatti, solo a
metà del XV secolo (Francesco Sforza a
Milano e Borso d'Este a Ferrara) |
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Busto di imperatore (Federico II?)
calcare, circa 1250
L'iconografia è romana:
indossa la toga fissata alla spalla con una
fibula e sulla testa ha una corona di lauro.
Il volto à molto espressivo e il
busto è impostato secondo una torsione
fortemente dinamica: questi elementi,
uniti al carattere lineare delle pieghe del
panneggio, dai bordi taglienti, lo fanno
considerare un'opera di gusto gotico,
derivata da moduli
stilistici francesi. |
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Porta di Capua
circa 1234-1240
distrutta nel 1557
Era composta da un corpo centrale
stretto tra due torri cilindriche su una
base ottagonale. Le torri erano
collegate da un passaggio sotterraneo e
da un secondo passaggio all'altezza del
primo piano del corpo centrale. Quest'ultimo
aveva un fornice d'ingresso e, in alto,
l'appartamento imperiale. Appariva
decorato da statue entro nicchie, busti
e mensole figurate.
Al centro doveva stare la Statua
dell'imperatore, seduto in trono;
immediatamente al disotto la testa
femminile detta Capua fidelis e,
ai
lati, i busti di Pier delle Vigne
e di Taddeo da Sessa, i
consiglieri del sovrano. C'era anche una
testa virile, il cd Giove, ma la
sua collocazione è incerta. E poi
mensole scolpite e animali (tra cui un
leone). Tra gli autori c'è forse Nicola
de Apulia, meglio conosciuto come
Nicola Pisano.
La disposizione gerarchica delle
sculture è funzionale all'esaltazione di
Federico, vertice ideale e compositivo
del monumento. Il tema dominante è
quello della Giustizia: è infatti
opinione comune che la cd Capua
fidelis sia in realtà la
personificazione della Iustitia
imperialis, identificazione
rafforzata dall'iscrizione sulla cornice
della nicchia che la conteneva, "Cesaris
imperio regni custodia fio".
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