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25 agosto 1977 - Roma, Basilica di Massenzio
al
Foro Romano - sera: su uno schermo all'interno delle enormi rovine viene
proiettato il film Senso, di Luchino
Visconti. L'ingresso è gratuito e davanti
allo schermo si affollano alcune centinaia
di persone.
La sera dopo, la proiezione a pagamento dei
film della serie del Pianeta delle scimmie
è seguita da migliaia di persone.
Comincia così uno degli 'esperimenti' più
creativi, e folli, degli anni '70 del secolo
scorso, l'Estate Romana. La
rassegna cinematografica alla Basilica di
Massenzio, intitolata Cinema epico, è
il cuore della manifestazione. Al cinema si
aggiungono rassegne di danza, teatro, musica
ecc. Alla Basilica di Massenzio, altri
luoghi del centro e della periferia.
Oggi Estate Romana indica il
complesso degli eventi culturali e
ricreativi di Roma in estate (click
per il 2010): le modalità e lo spirito
sono però parecchio diversi dalle edizioni di
trenta o venti anni fa. |
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L'Estate Romana nasce dall'intuizione
di un architetto amante del cinema,
Renato Nicolini, Assessore alla Cultura del comune di Roma,
nella giunta comunista del sindaco Giulio
Carlo Argan (uno dei più grandi storici
dell'arte del secolo scorso). Un'intuizione
che è subito premiata da un grande successo.
All'epoca a Roma non esisteva una vera
politica culturale, meno che mai in estate.
La cultura era riservata a gruppi
sociali ristretti e praticata nei musei, nei
teatri, nelle sale da concerto, nei cineclub,
in spazi chiusi e solitamente
collocati nel centro urbano. Quest'ultimo,
ricco di monumenti e di storia, era inoltre
nettamente separato dalle periferie,
sterminate e abitate da un proletariato che
si riteneva scarsamente acculturato e, in
ogni caso, dai gusti 'popolari' (sinonimo di
'rozzi'), quindi poco interessato alla
'cultura alta'.
Erano poi anni difficili, i cosiddetti
anni di piombo.
La violenza urbana, soprattutto di tipo
politico, generava insicurezza e paura,
spingendo i cittadini a chiudersi nel sicuro
delle proprie case. Così era a Roma, come e
più che in altre città italiane. Il 1977 è
uno degli anni più terribili: più di 2.000
attentati terroristici, 32 persone
gambizzate, 12 morti ammazzati.
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Napoleon,
di Abel Gance (1927)
le
proiezioni, entrambe davanti al
Colosseo,
del 1981 (in alto) e del 2007
(in basso) |
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Proprio in quell'anno terribile viene
inventata l'Estate Romana.
Non solo i cittadini sono spinti ad uscire
dalle proprie case e a riappropriarsi delle
strade e degli spazi urbani, ma agli eventi
proposti partecipa un pubblico misto,
eterogeneo per classe sociale e livello
culturale: "Il senso più profondo
dell'iniziativa era affidato all'incontro e
alla mescolanza" ricorda Nicolini,
che racconta questo divertente episodio:
"La sera dell'inaugurazione arrivai a
Massenzio solo a mezzanotte. C'erano oltre
4000 persone e su una panca, in fondo, mi
sedetti tra una famiglia romana che si era
portata da mangiare i rigatoni da una parte
e alcuni ragazzi che tentavano di fumare uno
spinello dall'altra". Studenti,
professionisti, intellettuali e
sottoproletari seduti nello stesso luogo per
vedere lo stesso film. L'obiettivo era
chiaro: superare la divisione tra 'cultura
alta', d'élite, e 'cultura bassa', popolare. |
L'Estate Romana ha immediatamente un enorme
successo, e Roma torna a vivere. Tutto bene?
Certo che no, siamo in Italia: le polemiche
cominciano subito.
Nicolini viene accusato
di promuovere non la cultura ma l'effimero
culturale, realizzando eventi sì
spettacolari e coinvolgenti ma transitori
(effimeri, appunto), che non incidono in
modo permanente sulla città, che avrebbe
bisogno di infrastrutture permanenti. Da
qui, poi, l'accusa di sperperare denaro
pubblico e, anche, di promuovere la
manifestazione solo per ottenere consensi
elettorali.
Naturalmente non siamo d'accordo: per noi si
è trattato (usiamo il passato, perché oggi
l'Estate Romana ha caratteri diversi)
non di effimero ma, rubando la bella
definizione di Renato Nicolini, di
meraviglioso urbano.
IL FESTIVAL DEI
POETI A
CASTELPORZIANO
(giugno 1979)
Sulla spiaggia di
Castelporziano,
vicino a Roma, più
di 20.000 giovani
ascoltano (e
contestano) poeti
italiani e
stranieri, in una
vera e propria
battaglia culturale.
Chi ha partecipato?
Dario Bellezza,
William Burrougs,
Gregory Corso,
Lawrence
Ferlinghetti, Allen
Ginsberg, Dacia
Maraini, Peter
Orlovsky, Edoardo
Sanguineti e
altri.
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La storia dell'Estate
Romana
in un programma
televisivo del 2007 |
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