Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
L'origine del
gioco delle carte è antica e misteriosa. Di sicuro sappiamo soltanto
che il più vecchio mazzo di carte in nostro possesso, il Mulûk
wa-Nuwwâb
è arabo, è conservato al museo di Topkapi, a Istanbul, ed è del
XIII o XIV secolo: il mazzo era composto da una serie di lamine
intarsiate in oro, con 4 "semi"
Ogni seme comprendeva 14
pezzi, 10 numerali e 4 figure, per un totale di 56 carte. |
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Secondo un'altra teoria le carte da gioco moderne sarebbero state inventate direttamente in Spagna: l'inventore sarebbe un certo Nicolao Pepin (e naipes quindi sarebbe solo una contrazione del suo nome e del suo cognome). Ma in Spagna potrebbero invece essere arrivate attraverso i Fiamminghi che con gli Iberici sono sempre stati in stretto contatto commerciale: in questo caso il nome naipes verrebbe dal fiammingo cnaep che significa appunto fante, come la figura delle carte da gioco. |
Altrettanto sostenibile è l'ipotesi "italiana", anche perché l'Italia è certamente il paese dove le carte hanno avuto il maggior sviluppo sia come produzione che come qualità artistica. Naibbe in questo caso potrebbe essere una storpiatura del nome Napoli, la città in cui sarebbe nato il gioco. Da Napoli si sarebbe poi esteso nel nord-Italia dove si sarebbe sviluppato fino a dare origine alla tradizione dei Tarocchi. |
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Riassumendo
sembra che le carte, arrivate dai paesi arabi, si siano diffuse prima di
tutto in Spagna (con il nome di naipes) e in Italia (con il nome
di naibbe in un primo momento, carte saracene e carte
lombarde in seguito). Nell'Italia del nord il mazzo di carte di origine araba viene integrato con altre 22 carte speciali che si chiamano tarocchi: i tarocchi avranno poi uno sviluppo indipendente. |
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Dall'Italia le carte si diffondono in tutta Europa e ogni paese le modifica un po' creando una tradizione locale: in Germania i semi (spade, bastoni, coppe e denari) sono sostituiti dai simboli cuori, foglie, ghiande e campanelli. In Francia questi simboli probabilmente si stilizzano in quelli ancora oggi molto noti di cuori, fiori, picche e quadri. |
L'Italia è storicamente il paese che ha prodotto il maggior numero di carte da gioco: e non solo sono qualitativamente molto belle per l'antica tradizione artistica, ma sono anche molto diverse fra loro per l'incredibile varietà degli stili regionali. |