Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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CARTE
NAPOLETANE
Il mazzo di carte napoletane è forse il più popolare in Italia: è composto da 40 carte. Le figure, che hanno il valore dei numeri otto, nove e dieci, sono a figura intera e rappresentano il fante, il cavallo e il re. |
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CARTE PIACENTINE
Con le carte napoletane,
quelle piacentine sono le più diffuse in Italia. Anche questo mazzo è
composto di 40 carte e le figure sono doppie. |
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CARTE TRIESTINE
Le carte triestine hanno la caratteristica (in comune con le carte trevigiane) di riportare una frase, un motto, sugli assi. Il mazzo ha 40 carte: le figure sono doppie, molto stilizzate e nella fascia centrale hanno una scritta che riporta il nome della figura stessa, fatto questo che le fa somigliare un po' ai tarocchi. Le carte riportano sul bordo un numero che indica il loro valore: le figure hanno però indicato un valore di 11, 12 e 13, fatto questo che fa ritenere che in origine il mazzo fosse di 52 carte. |
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CARTE SARDE
Più che un mazzo di
carte italiane questo sembra un mazzo di carte spagnolo: la somiglianza
è fortissima e denuncia i forti rapporti culturali fra Spagna e
Sardegna. |
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CARTE
SICILIANE
Le carte siciliane hanno qualche rapporto con quelle napoletane, ma sono un po' più rustiche. La loro caratteristica è che in molti casi gli spazi vuoti sono riempiti con decorazioni e disegni. Il mazzo ha 40 carte. |
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CARTE LOMBARDE
Il mazzo, di 40 carte, è caratterizzato dai semi francesi (cuori, fiori, picche e quadri). Le figure sono doppie. Lo stile lombardo esiste anche in una variante nella forma lombardo-svizzera, in cui le figure riportano anche una piccola scritta con il nome della figura stessa. |
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CARTE TOSCANE
Le carte toscane (che hanno anche una variante nelle carte fiorentine) hanno un mazzo di 40 pezzi con le figure intere che mostrano personaggi in raffinati abiti rinascimentali. I semi sono francesi. |
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CARTE BERGAMASCHE
Tipicamente nordiche, le carte bergamasche hanno caratteristiche in comune con le figure dei tarocchi lombardi. L'asso di coppe si ispira alle insegne della famiglia Sforza (XIV secolo). |
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CARTE SALISBURGHESI
Il mazzo, usato nel sud-Tirolo, è evidentemente di origine austriaca, come si vede anche dai semi germanici (cuori, ghiande, foglie e campanelli). In origine era un mazzo di 36 carte per poi diventare di 40. |
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Ci sono poi ancora i mazzi di carte piemontesi, quelli liguri, i bresciani, quelli romagnoli, le carte trentine, quelle trevigiane e altre ancora. |
Né si possono
dimenticare i mazzi di carte "insoliti" che magari hanno vita
breve ma rappresentano in qualche modo un determinato periodo storico.
È il caso delle carte prodotte in epoca fascista (che come semi usavano
fasci, ancore, elmetti e eliche). Il mazzo, nato a Napoli ad opera di Raffaele Pignalosa, riporta anche nei bordi il numero che rappresenta il valore della carta, certamente per aiutare i giocatori che non erano certo abituati a questo stravagante mazzo di carte da gioco. |