Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

 

FINALMENTE SCOPRIAMO LE CARTE

  
 Le carte da gioco fra lingua e cultura. Link sulle origini di questo gioco, sulla nascita dei tarocchi e sulle carte da gioco nelle varie regioni italiane
Esercizi con SOLUZIONE
 

 Livello intermedio 1


 
L'idea dell'amministrazione americana di indicare i personaggi iraqeni più ricercati dopo la "seconda guerra del Golfo" segnalando le loro foto su un mazzo di carte ci ha fatto pensare: Saddam è l'asso di picche e va bene. Ma avrà un senso usare il numero 8 per Teriq Aziz? E perché Huda Salih Mahdi Ammash (la chimica esperta in armi  batteriologiche) è raffigurata su una carta cuori? Perché è donna?
Ma forse diamo troppa fiducia a Bush... tutto questo probabilmente non ce l'ha un senso...
 

O forse il senso è tutto qui: si ha infatti l'impressione che in Iraq si sia giocata una mano, la prima mano, di una partita a carte che chissà quando finirà.
Fra il 2002 e il 2003 sembrava quasi che l'amministrazione degli Stati Uniti  facesse il gioco delle tre carte: "Facciamo la guerra perché in Iraq ci sono i terroristi. Se non ci sono i terroristi facciamo la guerra perché l'Iraq ha le armi chimiche. Se non ci sono armi chimiche facciamo la guerra per liberare il popolo dal dittatore".
Si sa, con il gioco delle tre carte non c'è giocatore che possa vincere. Perciò quando Saddam Hussein ha accettato che gli ispettori dell'ONU andassero a controllare se in Iraq c'erano armi di sterminio di massa era troppo tardi: Bush ha risposto picche e a quel punto non si è potuto evitare che tutto andasse carte quarantotto.
L'Unione Europea, pur avendo qualche carta da giocare, in realtà si è subito spaccata e gli americani hanno avuto l'impressione che fare una partita con l'Europa fosse un po' come giocare col morto.
Dopo avere scartato anche le ipotesi di una mediazione del Papa (che in questa situazione sembrava quasi  fosse l'asso nella manica dei pacifisti) la politica ha lasciato il posto alle armi: gli Stati Uniti hanno giocato a carte scoperte con bombe e cannoni e c'è stato poco da fare. Il bluff di Saddam è stato subito scoperto e  nessuno si è sorpreso che il suo esercito sia stato rapidamente sconfitto.

Ma non è che l'Italia non abbia giocato anche lei la sua partita (anche se - in effetti - non era seduta al tavolo da gioco).
Il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi - come se fosse una specie di Jolly - prima del conflitto  volava continuamente fra Washington, Londra e Mosca. Il governo italiano è stato un asso quando ha cercato di convincere tutti che l'Italia era completamente dalla parte dell'amministrazione americana! Poi ha cambiato le carte in tavola e ha detto che non c'era nessun progetto di fare partire i soldati italiani per la guerra. E con la guerra quasi finita ha mescolato di nuovo le carte e ha detto che i soldati italiani dovevano partire per "difendere l'ordine pubblico" ai Iraq.

Noi naturalmente non sappiamo come andrà a finire tutta questa storia. Temiamo però che nella politica internazionale l'Italia valga come il due di coppe a briscola!

 

ESERCIZIO N. 1: abbinare il modo di dire con la sua definizione
 
1. Proporre delle idee o una soluzione che non tiene conto delle regole stabilite in precedenza A. Rispondere picche
2. Fare finta di avere una soluzione vantaggiosa solo per impressionare gli avversari B. Fare il Jolly
3. Essere sempre disponibile ad avere un ruolo, qualunque ruolo C. Essere un asso
4. Ricominciare una discussione su nuovi presupposti D. Fare il gioco delle tre carte
5. Avere una possibilità E. Avere un asso nella manica
6. Discutere con qualcuno che in realtà non ha una partecipazione attiva alla discussione  F. Sedersi al tavolo da gioco
7. Non contare niente, essere di nessuna importanza G. Cambiare le carte
8. Rifiutare una proposta H. Mescolare le carte
9. Essere estremamente bravo, capace in qualche attività I. Giocare a carte scoperte
10. Avere un'idea o un progetto che gli altri non conoscono e che potrà cambiare la situazione L. Giocare col morto
11. Dialogare attraverso sofismi, senza dare all'altro nessuna possibilità M. Avere una carta da giocare
12. Partecipare ad un affare o a una discussione con altri N. Bluffare
13. Non nascondere i propri programmi O. Valere come il due di coppe a briscola
 
 
ESERCIZIO N. 2: completare con il verbo coniugato al congiuntivo
 
1. Si ha l'impressione che in Iraq si / giocare / ___________  la prima mano, di una partita a carte che chissà quando finirà.

2. Fra il 2002 e il 2003 sembrava quasi che l'amministrazione degli Stati Uniti  / fare / ___________ il gioco delle tre carte.

3. Con il gioco delle tre carte non c'è giocatore che / potere / __________ vincere. 

4. Non si è potuto evitare che tutto / andare / _______________ carte quarantotto.

5. Gli americani hanno avuto l'impressione che fare una partita con l'Europa / essere / ____________ un po' come giocare col morto.

6. Il Papa in questa situazione sembrava quasi / essere / ______________  l'asso nella manica dei pacifisti.

7. Nessuno si è sorpreso che l'esercito di Saddam / essere sconfitto / _______________ rapidamente. sconfitto.

8. Ma non è che l'Italia non / giocare / __________________ anche lei la sua partita.

9. Temiamo che nella politica internazionale l'Italia / valere / _________________ come il due di coppe a briscola!

 
 
ESERCIZIO N. 3: scegliere la forma corretta
 
1. Il senso è tutto (a) qui (b) quì (c) cui.

2. Abbiamo vinto solo (a) il primo mano (b) la prima mana (c) la prima mano

3. Questa partita non sappiamo quando (a) finiscerà (b) finirà (c) fina

4. Sembrava che gli USA non (a) vogliano (b) abbiano voluto (c) volessero fare la guerra

5. Gli americani volevano prendere qualche (a) terrorista (b) terroristo (c) terroriste

6. Pensavamo di trovare non solo un'arma ma (a) molte arme (b) molte armi (c) molti armi

7. Non c'era nessuna possibilità che Saddam (a) vincesse (b) vinca (c) abbia vinto la guerra

8. Saddam Hussein ha accettato che gli ispettori dell'ONU (a) vadano (b) vanno (c9 andassero a controllare se in Iraq c'erano armi di sterminio di massa

9. Bush ha risposto picche e (a) a quello punto (b) a quel punto (a) al quel punto non si è potuto evitare che tutto andasse carte quarantotto.

10. L'Unione Europea si (a) ha subito spaccato (b) è subito spaccato (c) è subito spaccata

11. La mediazione del Papa era (a) un ipotesi (b) un'ipotesi (c) uno ipotesi che interessava molto i pacifisti

12. Nessuno si (a) abbia sorpreso (b) ha sorpreso (c) è sorpreso che l' esercito sia stato rapidamente sconfitto.

 
 
ESERCIZIO N. 4: completare con le preposizioni
 
1. In Iraq si è giocata la prima mano _______ una partita a carte che chissà quando finirà.

2. Sembrava quasi che l'amministrazione ________ Stati Uniti  facesse il gioco delle tre carte

3.  Facciamo la guerra per liberare il popolo ______ dittatore

4. Gli ispettori dell'ONU dovevano andare _______ controllare se in Iraq c'erano armi chimiche

5. La politica ha lasciato il posto _______ armi

6. Gli Stati Uniti hanno giocato ______ carte scoperte

7. L'Italia ha giocato anche lei la sua partita ma non era seduta ______ tavolo da gioco

8. Il Presidente del Consiglio prima _____ conflitto  volava continuamente fra Washington e Londra

9. Il governo italiano ha cercato _____ convincere tutti che l'Italia era dalla parte degli americani

10. Poi ha cambiato le carte ______ tavola

11. Noi naturalmente non sappiamo come andrà _____ finire tutta questa storia