Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
|
|
In questo
Matdid completiamo la serie di nomi di animali utilizzati nella lingua
italiana per esprimere caratteristiche di persone o impiegati
all'interno di modi di dire.
Per la prima parte cliccare qui |
|
|
Leone |
Il re degli animali è aggressivo e coraggioso: una persona può combattere e difendersi come un leone, e ci si può anche sentire come un leone (ma qualche volta come un leone in gabbia). |
|
Lepre |
La lepre corre e scappa: si può quindi correre come una lepre e soprattutto scappare a gambe levate... come una lepre. Mano frequente è invitare la lepre a correre, come dire invitare a nozze, chiedere a qualcuno di fare cose che gli sono molto gradite. |
|
Libellula |
Leggero come una libellula, aggraziato come una libellula. Si dice soprattutto in senso ironico a chi leggero ed aggraziato non è. |
|
Lince |
Occhio di lince lo diciamo a chi vede lontano: in particolar modo a chi intuisce la verità da qualche debole segnale. Anche qui l'uso ironico è frequente e diciamo occhio di lince a chi vede poco o intuisce poco. |
|
Lucciola |
Vedere/Prendere lucciole per lanterne è un po' come dire capire
fiaschi per fischi,
capire male, ma veramente male. Si dice che anticamente dei soldati arabi
(che erano soliti illuminare i loro campi con lanterne piccolissime)
arrivarono di notte in Egitto. Videro un grande sciame di lucciole in
una vallata e, pensando che si trattasse di un campo enorme di soldati
nemici, scapparono via. |
|
Lucertola |
Fare la lucertola significa stare piacevolmente al sole, abbronzarsi senza curarsi del caldo |
|
Lumaca-Chiocciola |
Chi va piano
va sano e va lontano, ma lento come una lumaca è forse un po'
troppo lento. |
|
Lupo |
Da lupo
significa terribile e posso perciò avere una fame da lupo
o dire che c'è un tempo da lupi. Posso anche mangiare come
un lupo (moltissimo), ma soprattutto devo ricordare che chi
pecora si fa lupo se lo mangia.
In bocca al lupo è un augurio che porta fortuna (prima di un esame
per esempio); si risponde crepi il lupo! |
|
Macaco |
Scimmia furba e dispettosa: macaco si dice a un bambino che riesce a ottenere quello che vuole con la sua simpatia e con qualche sotterfugio. |
|
Maiale -
Porco |
Come un
maiale
(o come un porco) non è mai un gran complimento: mangiare, comportarsi
come un maiale; essere, sembrare un porco... be', non è molto
elegante. |
|
Mandrillo |
Il mandrillo, specialmente nella lingua parlata a Roma, è il rappresentante della sessualità e della virilità: essere un mandrillo quindi significa non perdere occasione per esibirsi nella propria specifica abilità di accoppiamento (forse dipende dal fatto che questa scimmia, nel periodo dell'accoppiamento, espone "spudoratamente" i genitali per manifestare il suo desiderio) |
|
Marmotta |
Dormire come una marmotta significa dormire beatamente e anche a lungo |
|
Merlo |
Essere un merlo vuol dire essere una persona che si può prendere in giro o imbrogliare facilmente. È un merlo chi per esempio accetta di giocare a carte con dei professionisti del gioco d'azzardo sperando ingenuamente di vincere. |
|
Mosca |
Non voglio fare di una mosca un elefante: ma se mi salta la mosca al naso (se mi innervosisco) voglio il silenzio assoluto, non voglio sentire volare una mosca! Capito? Zitto e mosca! Io non farei male neanche a una mosca (e certo non sono una mosca bianca), ma mi dispiace se lavoro tanto e poi resto con in mano un pugno di mosche. E ho sempre tanto sonno: mi deve avere punto la mosca tze-tze. |
|
Mucca -
Vacca |
Poco usato il termine "mucca" nel parlato. Mentre il sinonimo vacca, terribilmente offensivo se rivolto a una donna (significa prostituta, grassa, sguaiata), si usa nell'espressione andare/mandare in vacca: vuol dire mandare a monte un progetto, non avere nessun risultato, andare a vuoto: quella mia idea di andare in vacanza in India purtroppo è andata in vacca! |
|
Mulo |
Testardo come un mulo è un modo di dire assai frequente. Ma anche essere un mulo, non solo nel senso di testardo e ostinato, ma anche nel senso di una persona che lavora instancabilmente senza fermarsi mai fino a che il suo compito non è terminato. |
|
Oca |
Oca viene
definita una donna che parla troppo, e a sproposito, per mettersi in
mostra. Se essere civetta (vedi) ha un certo fascino e caratterizza al
massimo un po' di vanità, essere un'oca significa invece essere
irrimediabilmente stupida. |
|
Orango |
Dire orango a qualcuno è come dirgli scimmione, grosso, senza grazia, maldestro e forse anche un po' buffo. |
|
Orso |
Un orso è una
persona che ama stare a casa sua, fra le sue cose, poco disponibile alla
vita di società. Non si tratta di essere asociale, ma solo un po'
"pantofolaio" e poco incline al divertimento di massa (l'orso, si sa,
passa molto tempo nella sua caverna a dormire). |
|
Ostrica |
Attaccato come un'ostrica: le ostriche infatti sono attaccate agli scogli e se qualcuno sta attaccato a noi allo stesso modo... be', normalmente abbiamo voglia di liberarcene. |
|
Pantera |
La pantera è bella, elegante, affascinante, un po' esibizionista, aggressiva e pericolosa. Se diciamo pantera a una donna intendiamo dire che non fa niente per nascondere di essere una "mangiauomini" |
|
Papero |
Camminare
come un papero o come una papera significa in modo un po' buffo, con
i piedi divaricati. |
|
Pappagallo |
Ripetere
qualcosa come un pappagallo vuol dire riferire di una argomento con
delle parole che abbiamo sentito da altri, forse senza neanche averle
capite bene. Uno studente che ha studiato la lezione a pappagallo
significa che ha imparato a memoria dei concetti senza averli veramente
compresi. |
|
Passero |
"Passerotto non andare via" diceva in una vecchia canzone un ragazzo innamorato alla sua amata. Questo uccellino è quindi così carino e tenero che il suo nome può essere usato per chiamare affettuosamente qualcuno. Attenzione al femminile però! Passera infatti è un sinonimo scherzoso per dire organo sessuale femminile. |
|
Pavone |
Il pavone
esibisce tutta la sua bellezza mostrando la coda aperta: fare il
pavone, o pavoneggiarsi, significa perciò vantarsi di qualcosa,
mostrare il proprio orgoglio. |
|
Pecora |
Una pecora è
chi segue il gregge, la massa, dietro a un capo. La pecora nera
è invece l'elemento diverso all'interno di un gruppo (generalmente in
senso negativo, ma più spesso in modo ironico: nella mia famiglia
sono tutti commercianti. Io ho studiato filosofia, sono la pecora nera).
La pecorella smarrita (nel linguaggio religioso) è chi ha perso
la via del bene. E sarà opportuno che ritorni all'ovile. |
|
Pesce |
Se devo
chiedere pietà farò gli occhi da pesce fradicio, se devo essere
neutrale fra due posizioni farò il pesce in barile, se devo
stare zitto sarò
muto come un pesce, se mi chiedono come sto dico che sono sano
come un pesce. In una discoteca mi sento come un pesce fuor
d'acqua, se non so che decisione adottare dico che non so
che pesci prendere. |
|
Piattola |
La piattola (o "pidocchio del pube") è un insetto, parassita dell'uomo, fastidiosissimo. Diremo quindi piattola a un rompiscatole, un seccatore, un disturbatore importuno, un attaccabottoni, a una persona insomma fastidiosa di cui non riesco a liberarmi. |
|
Picchio |
La caratteristica di questo uccello è quella di martellare con il becco il tronco di un albero. Questo suo movimento nervoso e agilissimo fa sì che si definisca picchio una persona estremamente dinamica, un bambino sempre in movimento, un vecchietto molto arzillo. |
|
Piccione |
Due piccioni
(o meglio due piccioncini) sono due innamorati che si guardano
teneramente o si scambiano effusioni. Il loro modo di dirsi dolci parole
d'amore e di amoreggiare si definisce appunto tubare come piccioni. |
|
Pidocchio |
Il pidocchio è
il fastidioso insetto che vive fra i capelli dell'uomo. Per eliminarlo
(se non ci sono medicine opportune) l'unica cosa da fare è schiacciarlo. |
|
Pinguino |
Il pinguino
sembra sempre indossare uno smoking, un elegante vestito per
occasioni importanti. Si può dire perciò pinguino a una persona vestita
bene ma evidentemente non a suo agio nell'abito che porta, un po' goffa
nei movimenti. |
|
Piovra |
Per via dei
suoi tentacoli la piovra è diventata sinonimo di mafia o comunque di
quella criminalità organizzata che si ramifica in più direzioni. |
|
Piranha |
Si tratta di un pesce carnivoro, pericoloso anche per l'uomo. Un piranha è una persona senza cuore, pronta a calpestare o a divorare gli altri per raggiungere il suo scopo. |
|
Pollo |
Un pollo è una
persona facile da prendere in giro (un po' come il merlo, vedi);
sciocco, ingenuo e sempliciotto; il pollo crede subito a tutto e si
lascia imbrogliare: sono stato un pollo a fidarmi di quelle persone! |
|
Pulce |
Diciamo pulce
a qualcuno che per le sue piccole dimensioni non può costituire un
pericolo: sei una pulce, non puoi competere con me! |
|
Pulcino |
Fa tenerezza il pulcino e quindi possiamo chiamare così un bambino dolce e indifeso. Si dice anche bagnato come un pulcino a chi è zuppo di acqua fino alle ossa. |
|
Quaglia |
Il salto della quaglia (un antico gioco di bambini) indica oggi un brusco cambiamento di posizione ideologica. Si dice soprattutto nel linguaggio politico quando qualcuno cambia partito o ideologia per un interesse personale e spiazza così i suoi vecchi alleati o compagni. |
|
Puzzola |
Lo dice la parola stessa: la puzzola puzza. |
|
Ragno |
Ragno (o
ragnetto) lo diciamo di una persona fisicamente piccola e non
bellissima, ma non priva di una certa simpatia. |
|
Ramarro |
Verde come un ramarro è l'unica espressione in cui questo lucertolone viene citato. |
|
Rana |
Gonfio come
una rana (ma più spesso gonfio come un tacchino) si dice di chi è
particolarmente fiero e orgoglioso per qualcosa. Andare per rane
vuol dire divagare, perdere il filo del discorso. Dar da bere a una
rana
significa dire a qualcuno cose che sa benissimo. |
|
Riccio |
Chiuso come
un riccio significa non voler avere rapporti con l'esterno e non
essere per niente disponibili al dialogo o alla trattativa. Gli aculei
del riccio del resto sconsigliano di avvicinarsi troppo a lui. |
|
Rondine |
Una rondine
non fa primavera. |
|
Rospo |
Un rospo è
esteticamente... bruttino. |
|
Sanguisuga |
La sanguisuga
è un animaletto che con la sua bocca a ventosa si attacca al corpo di
animali e di uomini per succhiarne il sangue di cui si nutre (ed era per
questo usata anche in medicina). |
|
Sciacallo |
Lo sciacallo mangia i cadaveri di altri animali: è quindi una persona che trae vantaggio dalle disgrazie degli altri. Sono sciacalli le persone che dopo un terremoto o una disgrazia naturale vanno a rubare nelle case abbandonate dalla gente. E episodi di sciacallaggio mediatico sono anche caratteristici di alcuni giornalisti che per vendere più copie del loro giornale speculano su fatti di cronaca e su disgrazie private di personaggi pubblici. |
|
Scimmia |
Fare la
scimmia o scimmiottare qualcuno significa farne una goffa
imitazione. Se il pappagallo ripete a memoria cose imparate senza
capirle, la scimmia imita gestualità e comportamenti e talvolta può
essere buffa. |
|
Scoiattolo |
Lo scoiattolo è simpatico, agile, divertente, veloce e buffo: possiamo usare questa parola rivolti a un bambino (scoiattolino) con queste caratteristiche. |
|
Scorpione |
Lo scorpione ricorda più il segno zodiacale che non l'animale: si dice al massimo pericoloso come uno scorpione e velenoso come uno scorpione. In latino si diceva in cauda venenum, il veleno sta nella coda (oggi diciamo attenzione ai colpi di coda) alludendo al pungiglione dello scorpione che sta proprio nella sua coda. |
|
Scricciolo |
Scricciolo è sinonimo di piccolo, gracile, minuto, magro, esile. |
|
Serpente |
Un serpente è
traditore ed è sempre pronto ad attaccarti alle spalle, quando meno te
lo aspetti. Quindi è meglio non scendere nella fossa dei serpenti
ed è anche bene non fidarsi di chi cambia pelle come un serpente. |
|
Squalo |
Non diverso dal "caimano" (vedi), lo squalo è chi è pronto a passare sopra ogni cosa per raggiungere il proprio scopo, senza mai curarsi delle vittime che la sua azione provoca. Arrivista, crudele. |
|
Spugna |
Se sei uno che beve come una spugna sei uno che ama parecchio l'alcool. Se sei abituato a bere come una spugna allora ti dirò che sei una vecchia spugna. |
|
Stoccafisso |
Uguale a baccalà: fare o essere uno stoccafisso vuol dire restare immobile, incapace di reagire, instupidito. |
|
Struzzo |
Fare come
lo struzzo (che mette la testa sotto la sabbia per non vedere): vuol
dire nascondersi dai problemi, evitare di affrontare una situazione
facendo finta di non conoscerla. |
|
Tacchino |
Gonfio come un tacchino (meno frequentemente come una rana) significa inorgoglirsi, non riuscire a nascondere il proprio compiacimento per qualcosa che si è fatto o ancora di più per un complimento che si è ricevuto. |
|
Talpa |
Essere una
talpa significa vederci pochissimo. |
|
Tapiro |
Il Tapiro d'oro è un premio satirico inventato da Antonio Ricci per la trasmissione televisiva "Striscia la Notizia". Il premio viene consegnato a personaggi pubblici (artisti, politici, cantanti) che sono stati segnalati per una gaffe, un errore o una magagna commessa in pubblico. Da qui anche il neologismo attapirato (potremmo tradurlo con colto sul fatto, umiliato) |
|
Tarantola |
Ma che, ti ha morso la tarantola?, si dice a chi è particolarmente agitato, incapace di stare fermo. Tutto questo per un'antica tradizione del sud Italia dove si credeva che un ballo convulso e forsennato servisse a combattere il morso di questo pericolosissimo ragno. Il ballo, noto ancora oggi, è il ballo della taranta o tarantella, e in altre regioni pizzica. |
|
Tartaruga |
Lento come una tartaruga è un modo di dire frequente. Ma anche essere una tartaruga nel senso di chiuso in una corazza, difficile da far venire fuori, introverso. |
|
Tigre |
Usiamo
l'appellativo tigre ironicamente, per incoraggiare qualcuno che deve
fare qualcosa di difficile (devi fare l'esame di guida? Vai tigre, e
dimostra chi sei!) |
|
Topo -
Sorcio |
Un topo da
biblioteca è uno studioso appassionato di libri; un topo d'auto,
d'appartamento o d'albergo è invece un ladro che ruba nelle auto,
negli alberghi o negli appartamenti. Fare la fine del topo
(specialmente dopo che qualcuno ha giocato con noi come il gatto col
topo) non è piacevole. |
|
Tordo |
Povero tordo:
viene mangiato per lo più dopo essere stato infilzato in uno spiedo.
Quindi si dice infilzato come un tordo. |
|
Toro |
Prendere il toro per le corna vuol dire affrontare una situazione di petto, senza compromessi. Tagliare la testa al toro prendere una decisione risolutiva, drastica. Evidentemente non si può cavare latte dal toro. Essere un toro o un torello significa infine essere forte e resistente. |
|
Triglia |
E non
guardarmi con gli occhi di triglia! |
|
Uccello |
Uccello è uno
dei più popolari fra i numerosissimi sinonimi di organo sessuale
maschile: cosicché si dice anche a chi ha la cerniera dei pantaloni
abbassata gabbia aperta uccello morto. |
|
Usignolo |
Cantare come un usignolo o essere un usignolo significa cantare bene, avere una voce molto bella e aggraziata. |
|
Verme |
Se diciamo che qualcuno è un verme non abbiamo una grande considerazione di lui: pensiamo che sia viscido, vigliacco, traditore e bugiardo. Ma se dico che mi sento un verme voglio dire che mi sento in colpa per qualcosa che ho dovuto fare e mi dispiace da morire per le conseguenze. Chi striscia come un verme è invece un leccapiedi, un essere spregevole e infido che volentieri schiaccierei come un verme. Se qualcuno entra in camera mia all'improvviso potrebbe scoprirmi nudo come un verme. E se ho troppa fame sospetto di avere il verme solitario. |
|
Vespa |
Suscitare
un vespaio significa provocare reazioni, polemiche, conflitti e
confusione (un po' come tirare sassi in piccionaia). |
|
Vipera |
Questo serpente velenoso (con la lingua biforcuta) è usato per indicare una persona "velenosa nel parlare": una vipera è chi con le parole riesce a far male, sparlando di qualcuno, calunniandolo o colpendolo comunque nei punti più deboli. |
|
Vitello |
Sembra parecchio sfortunato questo animale: il suo nome infatti si trova in espressioni come piangere come un vitello (piangere molto) oppure uccidere il vitello grasso (festeggiare). |
|
Volpe |
La volpe è il simbolo dell'astuzia più arguta e della furbizia. Vecchia volpe! diciamo a un amico capace di trovare sempre una soluzione ai problemi più complicati (ma lo diciamo anche ironicamente a chi si è mostrato particolarmente ingenuo). Invece fare come la volpe e l'uva significa disprezzare quello che non si può ottenere (da una favola di Esopo: una volpe affamata non riesce a afferrare un grappolo d'uva troppo in alto. "Robaccia acerba!" dice allora tra sé e sé; e se ne va) |
|
Zanzara |
La zanzara è fastidiosa è ha un suo classico ronzio: diremo quindi zanzara (quasi sempre benevolmente) a chi ci ronza intorno chiedendoci ripetutamente qualcosa, a chi infastidisce in modo non eccessivamente pesante e anche a chi sa esser un po' dispettoso. |
|
Zecca |
Animaletto parassita che si può "attaccare" all'uomo e agli animali (specialmente al cane) per succhiarne il sangue. Pericolosa per la trasmissione di malattie infettive. Diciamo zecca a una persona noiosa che ci sta sempre incollata, a una persona fastidiosa e pesante . Nel gergo giovanile zecca è lo studente vestito un po' trasandato, più o meno impegnato, politicamente di sinistra e genericamente alternativo (vedi anche in Matdid Tra zecche e rimastini) |