Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Se dovessimo
dire quale trasmissione televisiva è secondo noi la migliore in
cinquant'anni di tv... be' non avremmo troppi dubbi: è Carosello. Andava in onda la sera verso le 21. Per i bambini "E dopo Carosello tutti a nanna" era diventato un vero modo di dire. "Carosello" nasce il 3 febbraio del 1957 come teatrino pubblicitario. |
È il primo spazio televisivo dedicato alla pubblicità e deve perciò rispondere a regole molto precise perché è concepito come un teatrino in cui i vari brani sono "solo" presentati da un prodotto commerciale. Regole essenziali sono perciò: 1) Ogni filmato dura (a seconda del periodo) da 1 minuto e 45 secondi a 2 minuti e 15 secondi. 2) Di questo tempo solo 35 secondi possono essere dedicati alla pubblicità vera e propria (codino pubblicitario) 3) Il resto del tempo è dedicato a una scenetta, un filmato, un cartone animato o altro che deve essere assolutamente slegato dal prodotto che viene pubblicizzato. La pubblicità deve essere presente perciò solo nel codino. 4) Assolutamente vietati i riferimenti a: sesso, adulterio, lusso eccessivo, oggetti superflui e odio di classe. Non deve creare troppi desideri e non deve fare uso di parole "indecenti" come sudore, mutande, reggiseno ecc. Bisogna insomma dare una giustificazione artistica a una forma di comunicazione commerciale, e il risultato è piuttosto positivo. Fra il 1957 e il 1977 (data di chiusura della storica trasmissione) la parola "carosello" è stata sinonimo di "spot pubblicitario". Tutti i più grandi attori, registi e cantanti fanno "caroselli", da Eduardo de Filippo a Mina, da Vittorio Gassman a Dario Fo, da Sergio Leone a Totò, da Luciano Emmer (inventore di Carosello) a Francesco Guccini. E poi ancora attori come Macario, Peppino de Filippo, Nino Manfredi, Nino Taranto, Raimondo Vianello, Carlo Giuffrè, Renato Rascel, Paolo Panelli; e registi e sceneggiatori come Age e Scarpelli, Gillo Pontecorvo, Lina Wertmüller, Dino Risi, Ermanno Olmi, Pupi Avati, i fratelli Taviani, Ugo Gregoretti. Nello stesso tempo Carosello è stato una importantissima palestra anche per nuovi registi e attori e certamente un'ottima vetrina per esibire le creazioni e sperimentazioni di disegnatori di cartoni animati che, grazie alla popolarità della trasmissione, avevano una immediata enorme diffusione. Nel 1976 si calcola che il pubblico di Carosello era di almeno 19 milioni di persone. Molti pubblicitari
moderni parlano oggi di una sindrome di carosello: sarebbe una
malattia italiana che consiste nel non riuscire a staccarsi
definitivamente dal modello pubblicitario di Carosello. Qualche esempio? Eccolo qua. |
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![]() "Non è esatto! Anch'io ho commesso un errore: non ho mai usato la brillantina Linetti" risponde allora l'ispettore Rock togliendosi il cappello e mostrandosi completamente calvo. I piccoli gialli sono scritti da sceneggiatori come Age e Scarpelli, Luigi |
Magni, Umberto Simonetta, Lina
Wertmüller e da registi come Giorgio Capitani, Daniele D’Anza,
Giuseppe Mariani. Come ha sottolineato Umberto Eco: "Di tutte le
fantastiche investigazioni dell’Ispettore Rock pochissimo ci importa;
e chi sia l’assassino di turno, e come lui pervenga a smascherarlo,
conta quasi nulla, rispetto al piacere che proveremo quand’egli, per
l’ennesima volta, ci dirà che anche lui ha commesso un errore".
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![]() aiuto al Gigante cantando "Gigante, pensaci tu!". Interviene allora il Gigante Amico che riporta la pace e punisce "quel briccone di Jo Condor". Jo Condor dice la battuta "E che c'ho scritto Jo Condor?"; Il Gigante lo prende per la coda e lo butta via mentre il condor grida "Ma mi lasci... non c'ho la |
mutua!".Pubblicità delle
merendine Ferrero
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![]() "Ma cosa vuoi torturare tu? Porta pazienza...." risponde il flemmatico capitano (Salomone il pirata pasticcione) in piemontese. Slogan dell'Amarena Fabbri. Alla realizzazione del filmato pubblicitario collaborano il famoso fumettista Bonvi e il cantautore Francesco Guccini, autore di alcune sceneggiature. La serie va in onda dal 1967 al 1973. |
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![]() Il personaggio è costruito sulla stessa linea della terra su cui cammina: il disegnatore gli crea via via le situazioni e gli oggetti con cui dovrà confrontarsi. Invenzione assolutamente geniale. |
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![]() Angelino dorme su una nuvoletta e quando suona la sveglia, si alza, guarda dalla finestra e di corsa scende sulla Terra in cerca di avventure, dalle quali esce sempre sporco e in lacrime. È una delle prime invenzioni di Carosello. Siamo nel 1958. |