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Nel
1992 il giornalista parlamentare Guido Quaranta pubblica per
Rizzoli il libro "Scusatemi, ho il patè d'animo"
(sottotitolo: "il fior fiore dell'imbecillità dei
politici").
Nelle sue pagine raccoglie un immenso campionario di
stupidaggini, frasi, espressioni,
dichiarazioni, pronunciate dai politici italiani nel corso della
loro attività. La raccolta diviene così una sorta di museo
degli errori e degli orrori.
Abbiamo estratto da questa "collezione" trenta frasi
(assolutamente demenziali) pronunciate dai nostri politici.
L'esercizio consiste nel ricostruire la frase così come
andrebbe formulata correttamente (se andasse formulata,
ovviamente).
Si tratta di un compito non facile per gli stranieri, anche se
di livello linguistico alto: la soluzione si trova cliccando
qui. |
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1.
Respingo le accuse all'emittente
2. Il bagagliaio delle idee
3. Come dirò poc'anzi
4. C'è un netto calo demoscopico
5. Il bilancio è abbondantemente in
pareggio
6. Arriva gente a flotte
7. Un ragionamento di una
superficialità abissale
8. Proverò a fare un discorso in
sintonia col mio pensiero
9. Sul bilancio si è abbattuta la
scure delle forbici governative
10. Sono felice di tornare nel luogo
che mi ha dato i genitali
11. Non ho la pretesa di ripetere
una cosa nuova
12. Il sismografo segna tempesta
13. I rappresentanti della carta
stampata e della cellulosa
14. Darò il mio voto obstorto collo
15. Il mio partito ha raccolto i
bisogni della gente
16. I neo nuovi eletti
17. La spada di Temistocle
18. Sarò breve, anzi circonciso
19. Il confine di polizia per i
mafiosi
20. Non perdiamo tempo inutile
21. Ti ringrazio per l'esausta
disamina compiuta
22. La cecità sviluppa il senso
tattico
23. Costruire in aree edificanti
24. Branchi di nebbia
25. Le colleghe hanno detto cose
provocanti
26. Una improvvisa moratoria di
pesci nell'Adriatico
27. La crisi abitativa dipende dalla
pecunia di case
28. Chiamare un radiologo per
riparare la radio
29. Solidarizziamo con il popolo
grecio
30. Ai postumi l'ardua sentenza
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