Parole vecchie e nuove, inconsuete, demenziali o efficaci pescate
per lo più sui giornali di questi ultimi mesi. Da leggere. Ma da usare
con moderazione. Prima parte, da ambaradan a grillino
ambaradan Dire questa situazione è un vero ambaradan significa dire che la situazione è
caotica, confusa, disordinata. Nel 1939 in Etiopia - in una località
che si chiama Amba Aradam - si è svolta una battaglia fra
esercito italiano e esercito abissino. Lo scontro deve essere stato
piuttosto confuso, anche per via di tribù indigene che prima si
alleavano con una parte e poi con l'altra cambiando fronte con
estrema rapidità. Da questo episodio
sarebbe nato questo senso di "caos".
animalista
Persona impegnata nella difesa dei diritti degli animali.
antipolitica La diffusa tendenza a ritenere che tutto il mondo della politica sia
irreversibilmente sporco e corrotto, senza differenze fra le parti in
causa: le persone che si ispirano all'antipolitica o si
disinteressano completamente della vita politica del paese (per
disgusto e per senso di impotenza) o hanno posizioni di ribellione
totale al sistema, posizioni legittime che però, per loro natura,
possono esasperarsi fino sfociare nella rivoluzione
o nel terrorismo.
appecoronato
Essere sottomesso
e obbediente come una pecora. Se un giornalista intervista un
potente con domande troppo "in ginocchio" lo si definisce "appecoronato".
In senso più volgare questo termine richiama anche la postura di chi
si vuole mostrare docilmente disponibile alla sodomizzazione.
avatar Per gli esperti di chat-line e di comunità virtuali
avatar è parola ben nota: si riferisce infatti all'immagine che
ciascuno collega alla propria identità virtuale.
Dopo il famoso film "Avatar" di James Cameron, il termine si è
diffuso a tutti i livelli prendendo genericamente il senso di
"seconda identità", "altra immagine di se stessi".
La parola comunque deriva dal sanscrito: nella tradizione induista
significa "incarnazione di un dio sceso in terra", "l'effetto
dell'assunzione di un corpo da parte della divinità".
badante
Fra i "nuovi lavori" è uno dei più richiesti: le badanti si
occupano, per lo più a tempo pieno, di una persona vecchia, malata
e non più autosufficiente (afflitta per esempio da malattie
degenerative come Alzheimer o comunque non in grado di "badare" a se
stessa).
Il lavoro di badante è svolto soprattutto da cittadine straniere
immigrate ed è talmente essenziale nelle società ricche che perfino
le leggi più restrittive in materia di immigrazione e clandestinità
diventano più permissive quando ci si riferisce a questo (durissimo)
lavoro.
bamboccione Si tratta dell'accrescitivo di bamboccio che a sua volta è
una alterazione affettuosamente negativa di bambino. Il
bamboccione è un bambino grande, che non vuol crescere, diciamo
un eterno Peter Pan. La parola è stata rilanciata alcuni anni
fa dal Ministro dell'Economia di allora, Tommaso Padoa Schioppa:
parlando della situazione economica italiana che costringe spesso i
giovani a restare in casa con i genitori per molti anni, ha
sottolineato che in questo modo produciamo eserciti di bamboccioni.
benaltrismo Numerosi protagonisti di dibattiti televisivi, specialmente
politici, sono soliti non rispondere alle domande più imbarazzanti
che gli vengono poste, reagendo con la frase: "Sì, ma il problema è
ben altro!". Dopo questa profonda affermazione naturalmente
cambiano discorso.
Il benaltrismo è dunque, ironicamente, l'ideologia di chi... parla
d'altro.
berluscones Termine giornalistico - con forte connotazione negativa - che
indica i politici berlusconiani appecoronati (vedi) che seguono e difendono il loro
leader in modo particolarmente acritico e servizievole.
Nel
giornalismo era già frequente l'uso del termine peones per
indicare i parlamentari che - in cerca di visibilità - erano pronti
perfino a esporsi al ridicolo pur di apparire in tv difendendo
l'indifendibile. Berluscones indica più specificamente i
peones devoti a Berlusconi.Il termine sembra sia stato coniato dal giornalista Curzio
Maltese.
berlusconismo
Per berlusconismo non si intende solo l'impostazione politica del
periodo in cui Berlusconi ha governato l'Italia, ma anche
l'atteggiamento diremmo quasi esistenziale, di chi in qualche modo
si identifica con i valori proposti dall'uomo e dalle sue
televisioni.
berlusconiano Chi si identifica con il berlusconismo (vedi).
bipolarismo
Un sistema politico che preveda solo due grandi partiti
contrapposti (centrodestra e centrosinistra, conservatori e
progressisti, democratici e repubblicani, per esempio).
L'Italia è stata per gran parte della sua storia
repubblicana un paese con
sistema di elezioni proporzionale:
ogni partito contava in base alla sua percentuale di voti
per cui, dopo le elezioni si doveva formare una coalizione
che con il 51% dei consensi avesse la forza di governare.
Oggi le coalizioni vengono presentate prima del voto
cosicché si è più vicini a un sistema bipolare.
Tuttavia le singole identità presenti
all'interno dei due poli mantengono il loro peso (proporzionale come
sempre alla propria presenza in parlamento) e quindi la loro forza
"ricattatoria" nei confronti della coalizione è molto rilevante.
Alla coalizione di destra (PDL, Lega Nord e Responsabili) e a quella di sinistra, (ancora non ben definita ma comunque
costituita in primo luogo dal PD e dall' IDV, si contrappone oggi il
Terzo Polo (UDC, FLI e API): il nostro giovane bipolarismo è già
tripolare.
black bloc Questo gruppo politico anarcoide e "irregolare" in Italia è
diventato famoso nel 2001 dopo i fatti di Genova: durante una
manifestazione no-global contro il G8 un gruppo di Black bloc
mascherati ha sfasciato vetrine e compiuto alcuni atti di violenza
per le strade della città. Le forze dell'ordine hanno reagito
pestando a sangue, massacrando, arrestando e torturando un gran
numero di pacifisti. I complottisti sostengono che gli atti di
violenza dei black bloc erano solo una provocazione organizzata
"chissà da chi" per permettere alla polizia di attaccare i
manifestanti pacifici. Ma questo appunto è complottismo. (vedi).
bipartisan Il termine è ripreso dalla tradizione politica anglosassone dove
sono ben più abituati di noi a una contrapposizione fra due blocchi
politici ben compatti e caratterizzati. In Italia il termine è stato
importato nel 1994, da quando cioè siamo passati a un sistema
"bipolare". Qui bipartisan si riferisce per lo più a quelle
iniziative politiche che dovrebbero essere condivise da destra e da
sinistra: si usa soprattutto in modo strumentale e un tantino
ipocrita per caratterizzarsi come "al di sopra delle parti"
(se la mia proposta è bipartisan chi mi ostacola è naturalmente in
malafede no?)
bond In economia è
titolo
di credito che assicura il pagamento di somme prestabilite di denaro
(interessi) con il passare del tempo e il rimborso del capitale alla
scadenza. In tempi di crisi finanziaria la parola è diventata di uso
comune così come l'espressione "Lo spread (vedi nella
seconda parte) fra i bond tedeschi e i
titoli di stato italiani è diventato altissimo".
briffare Orrendo
calco italiano dell'inglese briefing: comunicare sommariamente
qualcosa, fare una
riunione per aggiornare informazioni e dare istruzioni necessarie a un
progetto.
«Ti devo
briffare!» (intercettazione telefonica fatta dalla polizia ad alcune
prostitute coinvolte negli scandali sessuali attribuiti al
Presidente del Consiglio Berlusconi).
bufala Una bufala è una notizia falsa, fornita volontariamente o anche
involontariamente. Su internet si trovano interi siti dedicati alle
"bufale online": annunci di terremoti in arrivo, storie improbabili
ecc.
Il termine non ha relazione con l'animale "bufala": deriva
probabilmente da "buffa" cioè "soffio di vento" (la stessa parola
presente nel verbo "sbuffare").
bunga-bunga
La mattina del 27 ottobre 2010, sui giornali, compare la parola
bunga-bunga. Si tratterebbe di una pratica erotica di gruppo, simile
a un'orgia, a cui parteciperebbero numerose ospiti del Primo Ministro
Berlusconi, in un locale della sua villa, in Lombardia. Il
termine (e la pratica) sarebbero stati insegnati al Primo
Ministro dal suo ex-amico Gheddafi.
Naturalmente la storia è stata subito
smentita
dagli interessati, ma il termine ha avuto un successo
istantaneo. "Facciamo un bunga bunga" si dice scherzosamente per
invitare qualcuno a qualche divertimento sfrenato.
buonismo
Etichetta politica incollata su partiti o personaggi politici che
tentano di "apparire buoni" in ogni situazione (e riferita in
particolare alla politica di Walter Veltroni, importante
esponente del Partito Democratico). La connotazione è chiaramente
negativa e allude a una totale mancanza di celodurismo
(vedi).
buonista
Personaggio caratterizzato dal buonismo (vedi)
calciopoli
Da molti anni per ogni scandalo che coinvolga un intero settore
della società italiana (e sono molti questi scandali), si conia un
neologismo in -poli: tangentopoli (il sistema di
corruzione basato su tangenti pagate dagli imprenditori ai
politici); affittopoli (il sistema di privilegi illegali per
cui i politici potevano, o possono, ottenere case in affitto a
prezzi incredibilmente bassi); e calciopoli. Scandalo che
coinvolge il mondo del calcio, partite vendute o comprate,
designazione degli arbitri pilotata ecc.
Questo suffisso in -poli ha ormai sostituito quello in -gate
che invece furoreggiava fino a vent'anni fa (il suffisso in -gate
era derivato dal Watergate e aveva generato Irangate e
Sexgate per esempio. Oggi in Italia però si parla anche di
Rubygate, ossia dello scandalo sessuale legato alla giovane "Rubi
Rubacuori" (vedi nella seconda parte di questa
pubblicazione).
cam-girl Ragazza che lavora sui siti internet erotici e, a pagamento, si
esibisce dal vivo a seconda delle richieste dei clienti.
casta
Etimologicamente si riferisce a un gruppo di persone con un ruolo
determinato, caratterizzato da precise norme di comportamento (per
esempio la casta dei militari, la casta dei religiosi
ecc.). Progressivamente il termine casta si è riferito più spesso a
quei gruppi sociali che (proprio grazie all'appartenenza alla casta)
si sono arroccati nella difesa dei loro interessi particolari e
privilegi.
Nel 2007 è uscito il libro "La Casta", di Gian Antonio Stella e
Sergio Rizzo: illustra dettagliatamente i privilegi sociali ed
economici degli appartenenti al mondo politico italiano. Stipendi
vertiginosi, rimborsi spese esorbitanti, agevolazioni fiscali di
ogni tipo, finanziamenti insensati e così via. Da allora appartenere
alla casta significa far parte del mondo dei "politici
intoccabili", quelli che vivono nel Palazzo (per citare
Pasolini).
celodurismo
Il termine nasce da una delle più tipiche (e squallide) affermazioni
del leader della Lega Nord, Umberto Bossi,
il quale intorno ai primi anni Novanta affermava che: "La Lega ce l'ha duro", allusione
volgare e maschilista al carattere virilista del partito e dei suoi
componenti. Si parla quindi di "celodurismo" per riferirsi a un
atteggiamento politico fortemente conservatore, maschilista, reazionario e di
bassissimo spessore culturale.
cerchiobottismo
Deriva dal modo di dire dare un colpo al cerchio e uno alla botte:
anticamente i bottai, cioè i fabbricanti di botti, per fare il loro
lavoro dovevano colpire
con un
martello sia le assi di legno della botte sia il cerchio di ferro
che le teneva unite. Lavoro da fare
con molta attenzione
perché non bisognava eccedere
né da un lato né dall'altro e mantenere sempre il giusto equilibrio
tra le parti. Dare un colpo al cerchio e uno alla botte significa
mantenersi in una posizione ambigua, non prendere le parti di
nessuno (magari in attesa di capire chi sarà il vincitore di un
conflitto per mettersi al suo fianco al momento opportuno): si
tratta in sostanza di opportunismo, di tatticismo interessato.
Talmente diffusa è questa pratica che è nato il termine
cerchiobottismo: è il comportamento di chi prende una posizione
equidistante da due fazioni in competizione per sfruttare al momento
opportuno il suo ruolo super partes.
chattare
Comunicare con qualcuno via chat.
chiavetta
In inglese si dice pen drive. Ma dire "ho una
chiavetta da 8 giga" suona decisamente più italiano.
ciellino
Appartenente a CL, cioè a Comunione e Liberazione, potente
associazione di cattolici in grado di influire sulla vita economica
e politica dell'Italia.
cinepanettone
Termine alquanto dispregiativo per definire i film comici che escono
regolarmente a Natale sapendo di poter contare su un pubblico di
adolescenti in vacanza scolastica.
Per lo più commedie comiche e volgarotte destinate a un
pubblico con palato facile.
clippini Neologismo quasi fresco di giornata: invece dei soliti
videoclip con canzoni e immagini raffinate, il cantautore Vasco
Rossi, costretto a casa da una malattia, ha cominciato a pubblicare
su Facebook dei piccoli video per restare in contatto con i suoi
fans. I clippini di Vasco Rossi, appunto.
cococo Lavoratore con contratto di lavoro coordinato e
continuativo: si tratta di un tipo di contratto sostituito anni
fa dal cocopro (vedi)
cocopro
Lavoratore con contratto di collaborazione a progetto:
si tratta di un tipo di contratto (che ha sostituito il vecchio
cococo, vedi); in sostanza è un modo per assumere dipendenti senza i
costosi obblighi di chi assume a tempo indeterminato. Insomma costa
molto meno e il lavoratore non ha quasi tutele.
compattatore
Il veicolo che porta via i rifiuti dai
bidoni lungo le strade, per poi scaricarli nelle discariche (vedi).
complottismo
Come quasi tutti gli -ismi, anche complottismo ha una caratterizzazione
negativa: è l'ideologia o l'atteggiamento di chi tende a vedere
complotti dietro ogni episodio spiegato in modo più semplice dai
mezzi di comunicazione di massa. Il complottismo porta a
credere che Bin Laden non sia morto nel 2010 come dichiarato dagli
americani, che dietro la Morte del Presidente della democrazia
Cristiana Aldo Moro ci siano non solo le Brigate Rosse ma
soprattutto servizi segreti italiani e stranieri, che le torri
gemelle non siano cadute per l'impatto avuto con gli aerei pilotati
dai terroristi ecc.
complottista Chi aderisce al complottismo (vedi). I complottisti sostengono, citando
un noto politico italiano, che "a pensar male si fa peccato ma
normalmente ci si indovina".
craccare
Manomettere un programma informatico per poterlo copiare o
utilizzare senza pagare quanto dovuto. In sostanza si tratta di "sproteggere" un programma per poterlo usare senza licenze
o permessi.
craccato
Programma informatico manipolato per poter essere utilizzato o
copiato senza licenza.
cricca Nel gioco delle carte cricca indicava un tris di figure uguali.
Da qui il significato si è trasferito a "gruppo di amici" complici
in qualche azione non sempre onorevole o legale.
Scherzosamente si può dire "cricca" a un simpatico gruppo di amici
complici in serate di baldoria, simpatica comitiva insomma.
Negli ultimi anni però "cricca" è diventato sinonimo di "complici in
operazioni economiche illegali", appalti truccati, speculazioni ecc.
Se non "mafia" comunque criminalità organizzata.
dietrologia
Detto ironicamente per indicare la "specializzazione" di chi cerca
sempre un qualcosa che sta "dietro" ai fatti per poterli spiegare.
Il senso negativo dipende dal fatto che qualche volta non c'è niente
da spiegare e quindi "non serve fare dietrologia".
dietrologo Ironico spregiativo per definire chi fa dietrologia
(vedi).
diplomificio Su modello di parole come caseificio (luogo dove si
produce il formaggio) o calzaturificio (luogo dove si
producono scarpe), il diplomificio è un centro di formazione che ha
quasi esclusivamente la funzione di produrre diplomi. Si dice di
università poco qualificate o di scuole private (per lo più
finanziate dallo stato) che sono più impegnate a distribuire
diplomi, certificati e pezzi di carta analoghi che non a formare gli
iscritti.
discarica Il luogo dove i rifiuti urbani vengono scaricati dai
compattatori (vedi)
emo In origine il termine si riferiva a un genere di musica di
derivazione punk e rock. Oggi vengono così definiti
quegli adolescenti che seguono una moda "alternativa" caratterizzata
da abbigliamento trasandato (vagamente esistenzialista introverso), vistosa
scapigliaturae atteggiamento un tantino depresso e scettico
(del resto emo ha relazione con il termine emozione). Insomma,
quei ragazzetti un po' difficili da definire per chi ha superato
i 17 anni di età e non è cresciuto con i cartoni animati
giapponesi.
escort
Si tratta di una prostituta che una volta veniva definita "d'alto
bordo": si offre come accompagnatrice per occasioni importanti (pranzi,
cene, serate) e naturalmente il suo compenso è decisamente più alto
di quello di una "prostituta da strada".
eurolandia
Nel linguaggio giornalistico è l'insieme degli stati che hanno
adottato l'Euro come moneta corrente.
euroscettico
Definizione giornalistica per indicare i politici - o anche gli
stati - che hanno manifestato particolare scetticismo nell'aderire
all'Unione Europea.
faccina
Le faccine sono le emoticons (anche emoticone), le
raffigurazioni stilizzate di un viso che esprime "emozioni" come
felicità, allegria, tristezza, disperazione ecc. Sono usatissime nei
messaggi chat, nella comunicazione via internet e anche negli sms.
Qualche volta sono anche definite smiles, dalla faccina
sorridente probabilmente più usata al mondo :).
fancazzismo
In italiano colloquiale (e anche poco elegante) "non fare un cazzo"
significa "non fare niente": ma si tratta di un "far niente" scelto,
con un pizzico di filosofia di vita che rende questa pigrizia se non
addirittura simpatica almeno consapevole. Il fancazzismo è
dunque, ironicamente, l'ideologia di chi ama "non fare un cazzo".
fancazzista
Il seguace della filosofia del fancazzismo (vedi) è ovviamente un fancazzista.
fannullone
Parola venuta alla ribalta quando il Ministro del Lavoro
Renato Brunetta ha così definito gli impiegati statali. A
differenza di fancazzista (vedi) che è termine gergale,
ironico e perfino simpatico, fannullone è offensivo. Si
riferisce a chi dovrebbe lavorare, ha un compito da svolgere
e invece "non fa nulla".(Nella foto: il Ministro Renato Brunetta)
flop Termine inglese che sostituisce il tradizionale "fiasco". Si
parla di flop infatti per un insuccesso nel mondo dello spettacolo,
di una trasmissione televisiva o un film che non hanno avuto il
successo di pubblico sperato; ma si parla in genere di flop per l'insuccesso commerciale
di un prodotto lanciato sul mercato senza
fortuna nelle vendite.
forcaiolo
In passato i criminali condannati a morte venivano impiccati a un
forca. Forcaiolo è definito, in termini ovviamente negativi, chi ha
nostalgia della forca, ovvero di una giustizia sommaria che punisce
senza pietà (e magari senza prove) chi è accusato di un delitto.
Come spesso succede, di questa parola si sono oggi appropriati
proprio i responsabili di reati e di delitti: quando la giustizia o
anche la pubblica opinione richiede per loro una giusta punizione (un
processo, una condanna, magari solo una multa) spesso questi
reagiscono accusando giudici, pubblica opinione o le
stesse vittime dei reati con l'espressione:
"Forcaioli!!!".
format
Nel mondo dello spettacolo e soprattutto in quello televisivo il
format è il frutto di un'idea creativa che stabilisce l'ossatura, lo
schema, la struttura di un programma. Il format del "Grande
Fratello" per esempio è lo schema di una trasmissione che è stata un
successo televisivo in mezzo mondo. Ogni nazione l'ha adattato alle
sue esigenze, ma la struttura, l'idea di partenza,
il format appunto,
è lo stesso.
formattare
Parola ben nota a chi usa il computer. A parte il suo significato
specialistico che trovate comodamente su Wikipedia, per i comuni mortali
formattare significa azzerare il computer per riportarlo "come
nuovo" e reinstallare un sistema operativo. Azione drammatica se si
è costretti a farlo perché abbiamo preso un virus. Da qui, nel
linguaggio comune, formattare ha preso (con resettare) il
senso di "azzerare una situazione", "chiudere col passato",
"ricominciare da zero".
garantista
In un dibattito processuale è considerato garantista chi ritiene che
i diritti della difesa prevalgano su quelli dell'accusa. Le garanzie
degli imputati, in uno stato di diritto, devono essere massimamente
tutelate. Il contrario di garantista è giustizialista (vedi).
gerontocrazia
Quando la classe politica di un paese (o la classe dirigente in
generale) ha un'età media più prossima all'incontinenza urinaria che
a quella creativa, si parla di gerontocrazia: la vecchiaia al
potere.
giustizialista
Chi in un dibattito processuale tende ad attribuire maggiori poteri
ai rappresentanti dell'accusa è un giustizialista (oggi con un senso
assai vicino a quello di "forcaiolo", vedi). Al contrario chi
sostiene i poteri dei rappresentanti della difesa è un garantista.
Nella situazione sociale attuale la parola viene usata spesso a
sproposito: una cosa infatti è sostenere i diritti dell'accusa a
danno del garantismo. Ma cosa ben diversa, e sacrosanta, è
pretendere semplicemente giustizia. I malfattori hanno buon gioco a
confondere volutamente le due cose. "Vogliamo giustizia e ci
chiamano giustizialisti", si lamenta qualcuno.
gnocca Termine volgare e giovanilistico per definire una "bella
ragazza" particolarmente attraente dal punto di vista sessuale. Il
termine non sarebbe entrato in questa lista se non avesse avuto un
rilancio nazionale e internazionale grazie a una dichiarazione del
nostro pirotecnico Capo del Governo, Silvio Berlusconi: progettando
infatti il cambiamento di nome del suo partito (che in passato si
era già chiamato Forza Italia!) ha ironicamente suggerito la
possibilità di chiamarlo Forza Gnocca!. Sui giornali stranieri c'è stata una gara, e qualche incertezza,
nel proporre la traduzione più appropriata di questa creativa
invenzione italiana: "Go Pussy!" hanno proposto gli inglesi, "Vorwärts
Muschi!" i tedeschi, "Allez Minette" i francesi; tutte, secondo noi,
assai poco illustrative del significato di un termine che, con il
suo richiamo al noto prodotto gastronomico italiano (lasciamo a voi
intuire il perché) risulta a nostro avviso assolutamente
intraducibile.
I più si chiedono, se mai questo partito nascesse, quale sarebbe il
suo simbolo (e in realtà, su Internet, si trova
qualche idea in proposito).
gogna mediatica
La gogna è quello strumento medievale al quale venivano
incatenati i malfattori. Così immobilizzati venivano esposti
nella pubblica piazza, a disposizione della gente che,
passando, aveva il diritto non solo di insultarli, ma anche
di colpirli e farli bersaglio di ogni genere di offesa,
verbale e fisica.
Oggi si parla di "gogna mediatica" per quei personaggi che,
finiti sui giornali per un reato per il quale non sono
ancora stati condannati da un tribunale, sono esposti al
pubblico ludibrio. Un governo dittatoriale ha un facile argomento a
sostegno della limitazione o della cancellazione della
libertà di
stampa: "bisogna evitare la
gogna mediatica".
grillino
Beppe Grillo era un popolare comico della tv. Dagli anni Ottanta gli
obbiettivi della sua satira si sono sempre più indirizzati verso le
contraddizioni politiche e sociali italiane (ecologia, politica,
mercato e finanza, corruzione ecc.)
Da qui a diventare una sorta di leader politico il passo è breve.
Dalle sue idee e iniziative nasce il partito politico "Cinque
Stelle" che ottiene sempre più successo specialmente fra i giovani
cresciuti a suon di Internet e blog. Gli avversari considerano
Grillo l'esempio più rappresentativo dell'antipolitica (vedi). I suoi sostenitori sono invece
definiti grillini.