Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Rut Valgardsdottir

 
BENVENUTO AD
 AKUREYRI

 Raccomandazioni a un italiano che va ad Akureyri

    

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Qualche tempo fa, oltre al mio "tradizionale" corso di italiano a Reykjavik, sono stato invitato a fare un corso simile ad Akureyri, la seconda città d'Islanda, ancora più a nord, ancora più lontano. Prima della mia partenza, una mia ex studentessa islandese, nata e vissuta ad Akureyri, mi ha mandato una lettera piena di "consigli": un testo che  - secondo me - oltre a descrivere in modo chiarissimo com'è questa città, descrive anche perfettamente quanto può essere divertente un islandese

Andare ad Akureyri in febbraio è una esperienza straordinaria.
Ma cosa si può fare? Quanto si può vedere nello scuro giorno dell’ inverno polare? Come si può vivere?
Voglio darti qualche idea.

LA CITTÀ  

Akureyri è un piccolo paese, e non corri il rischio di perderti.
Come tutti i villaggi nei fiordi islandesi, Akureyri è un villaggio lungo e piuttosto stretto. 

Il centro del villaggio è al centro della lunghezza e non al centro dell’ ampiezza: infatti il centro è
accanto al porto e si può quasi sentire l’odore delle alghe e dei pesci appena pescati quando si va a fare la spesa. Questo profumo fa sentire gli islandesi ricchi. Infatti, l’orribile odore della "fabbrica" delle aringhe si chiama “Il profumo dei soldi”. 
 
Dal centro parte una strada ripida ripida, “Il burrone dell’arte”, che ti porta alla Discesa (Brekka, il nome di uno dei quartieri di Akureyri) dove si trova per esempio l’Università. 
Il burrone dell’arte è più ripido e più lungo di quanto tu possa immaginare. La prima volta che ti arrampichi sul burrone desidererai non aver mai cominciato a fumare e la prima volta che scendi il burrone ghiacciato, desidererai non aver mai indossato le eleganti scarpe italiane.

Come in ogni importante “città”, c’è un fiume che attraversa Akureyri. Questo fiume, che si chiama Glerà, il fiume di vetro, divide Akureyri in due. A sud del fiume c’erano i quartieri dei “ricchi”, dei colti e dei tifosi del KA, al sud del fiume c’erano i quartieri dei lavoratori, dei rozzi e dei tifosi del Þòr. Ma questa linea era, come il nome, fatta di vetro.

IL TEMPO

In Islanda, tutto quello che si può fare dipende sempre dal tempo. 
E il tempo a Akureyri nel prossimo febbraio, come sarà? 
Ci potrebbe essere neve fino al secondo piano delle case, ma ci potrebbero anche essere 15 gradi…sopra lo zero! (e quelli che si interessano di giardinaggio si preoccupano moltissimo, perché le piante si svegliano nella stagione sbagliata). 

Neanche con i modernissimi metodi scientifici si può saperlo. 
Proprio per questo un gruppo di persone - in Islanda - studia il comportamento dei topi: per poter predire il tempo. Studiano quando e come i topi fanno le loro buche, quanto profonde sono queste buche, che cosa raccolgono i topi nelle loro buche eccetera. Il comportamento dei topi in Islanda del Nord quest’autunno indica che ci si può aspettare ogni tipo di tempo: le buche sono così strane!

Quindi, preparati a tutto!
Cosa faresti se il dio del tempo si arrabbiasse ?
È chiaro che un Romano ha un’altra scala per misurare, oppure valutare il tempo, rispetto a un Islandese.
So che sei stato a Reykjavik tante volte e che sei sicuramente esperto del tempo di Reykjavik.
Ma il tempo di Akureyri è totalmente diverso.
Quando è bello è più bello del tempo bello di Reykjavik, e quando è brutto …ma no, a Reykjavik è peggio. Ma come capire quando il tempo è brutto, oppure quando non si può  uscire di casa?

Freddo: Se il termometro mostra qualche grado sotto zero, esci e goditi il fatto che la neve schricchiola, che tutto è così bello e fresco e che, se sei fortunato, puoi vedere qualche ragazzo con la lingua congelata e incollata su un qualsiasi oggetto di ferro. 
Il tempo a Akureyri non è mai così freddo da non potere uscire.
 
Nevicata: Se nevica senza il vento esci, ne vale la pena. Fai un igloo, fai dei pupazzi di neve, comincia una guerra con le palle di neve. Vai e “teika” qualche automobile (vuol dire aggrapparsi al parafango di una macchina in movimento. Un gioco molto divertente e bello ma non completamente senza pericolo). Oppure vai in piscina che è più che bella quando nevica.

Vento: Normalmente l’aria è calma a Akureyri. Ma l’aria è o calma o completamente pazza. Non uscire se vedi i bambini svolazzare orizzontalmente dai lampioni oppure quando i lampioni volano come un assurdo aereo per un centinaio di metri.

Nevicata e vento (tormenta): Non importa quanto ti vesti o quanto bene ti avvolgi in strati e strati di vestiti: il vento trova sempre un modo per attraversarli. Non è facile sapere quando la tormenta è troppo forte per uscire.
La scuola non chiude mai: dipende dai genitori  decidere se tenere i figli a casa. Ma i genitori non vogliono che sia solamente il loro figlio a rimanere a casa (sarebbe una buona ragione per i compagni di scuola per prenderlo in giro!), perciò tutti gli allievi robusti vanno a scuola, anche se i tetti volano via e non ci sono più lampioni a cui aggrapparsi. 
Gli autobus si dibattono attraverso i cumuli di neve fino a quando non ci si può più muovere ed i passeggeri qualche volta devono svernare nell’autobus. L’unico consiglio che posso darti è perciò: non uscire se non puoi più vedere la tua mano quando la stendi fuori.

DOVE TROVARE GLI ABITANTI

Nei paesi italiani delle dimensioni di Akureyri i posti più importanti - cioè i posti dove si va per scambiare qualche pettegolezzo; per analizzare la situazione politica nazionale ed internazionale; dove si va per celebrare la nascita di un bambino oppure per compiangere quelli che se ne sono andati - sono i cimiteri (per le donne) e le piazze (per gli uomini). Basta sapere dove sono i cimiteri e le piazze e si sa dove si possono incontrare i nativi e sentire cosa succede in paese. 
Questo ad Akureyri non aiuta.

In Islanda c’è la piscina che ha il ruolo sociale del cimitero italiano.
Grazia alla geotermica, le case in Islanda sono calde calde e le piscine sono aperte tutto l’anno.
Ma poche persone vanno in piscina per nuotare più di un centinaio di metri; infatti alcuni che hanno frequentato la piscina per anni, non sanno nemmeno nuotare (una buona informazione per un anti-sportivo come te, no?).
Il posto più importante delle piscine è lo “Heiti pottur”, dove gli islandesi si scongelano. 
Soltanto due cose, l’alcol e l’acqua calda, riescono a sciogliere via il ghiaccio dagli islandesi (e la combinazione acqua calda e acqua..eh..forte è anche più potente). 

 Di solito, gli Heiti Pottur sono rotondi (anche se l’Heiti Pottur più grande a Akureyri è quadrato), e quindi la gente si sede in circolo.
Nell’Heiti Pottur tutti sono uguali (così quasi nudi), non si può nascondere niente e non esiste la censura o il divieto di dire la propria opinione. Si parla degli affari del villaggio (infatti l’Heiti Pottur è il posto migliore per trovare i parlamentari, il sindaco, il presidente…), e dei pettegolezzi. Nessun argomento è vietato nell’Heiti Pottur. Tuttavia se proprio non si trovasse niente di cui parlare, si potrebbe sempre parlare del tempo: e dato  che si passa molto tempo negli Heiti Pottur, si parla spesso del tempo.
L’Heiti Pottur è anche il posto dove le cose succedono. 

Negli Heiti Pottur i giovani si innamorano; si vede per la prima volta che una donna è incinta; si portano i bambini appena nati per farli vedere alla gente del villaggio; si ritorna dagli studi all’estero per ritrovare i vecchi amici; si assume un lavatore; si fanno affari; si scambiano ricette e consigli; si diventa vecchi e qui si parla dei morti.
Il messaggio importante è: porta il tuo costume da bagno!

L’altro posto importante in Akureyri per trovare la gente nativa, è la piazza.  Ma non parlo della piazza vera vera nel centro. Adesso la piazza nel centro è morta, pace all'anima sua, purtroppo!
Venti anni fa la piazza era il miglior posto per trovare persone dell’altro sesso, anche migliore dell’Heiti Pottur. Allora esisteva ancora il “Runtur”, un giro di circa un chilometro e mezzo che aveva l’acme alla piazza del municipio. Il runtur era sempre gremito di ragazzi che guidavano in circolo e di ragazze che camminavano (a due a due o a  tre a tre) a fianco delle automobili, fino a quando trovavano qualcuno che gli piaceva.
Ma alla giunta comunale non piaceva quel sodoma e gomorra (anche se probabilmente un terzo dei rappresentanti della stessa giunta aveva trovato il suo sposo nel runtur). Per questo hanno trasformato la piazza in un monumento di calcestruzzo, chiusa alle automobili, che non attira più nessuno.
Tuttavia, la piazza è ancora il posto dove si trova la gente. Soltanto che è un'altra piazza. Infatti è un centro commerciale, piccolo piccolo, ma abbastanza grande per essere il più grande dell’ Islanda Nord e per attirare tutti i contadini (che si vestono in giacca e cravatta per l’ occasione) e la gente degli altri villaggi (cioè quelli che non hanno né tempo né soldi né voglia di visitare il grande simbolo fallico a Kopavogur…). Il centro si chiamava “La Piazza” (Isl. Torgið) e si può facilmente indovinare per quale ragione.  

 

COSA SI TROVA AD AKUREYRI

Museo: c’è qualche museo a Akureyri: un piccolo museo di storia naturale, il museo del folklore e il museo dell’arte.

Caffè, bar, ristoranti: ce ne sono tanti, tutti nel centro e credo che non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni.

Giardino botanico: eh, febbraio non è la stagione giusta per vedere le migliaia di specie di fiori che si trovano nel giardino botanico. Ma 

Myvatn

anche in inverno il giardino è bellino, soprattutto quando c’è neve e il giorno è sereno e calmo.  

Sciare: ci vogliono 8 minuti per andare in macchina dal centro alle Alpi Akureyrensis. Speriamo che ci sia la neve…

GIORNI FESTIVI

Forse pensi che andrò anche io ad Akureyri in febbraio. Ma sbagli di grosso!
In Islanda questo mese si chiama(va) Þorri : è un mese di festa e se non ti senti abbastanza coraggioso, resisti e non  accettare un invito per banchetti in quel mese!

Altri giorni festivi nel periodo sono Bolludagur, Sprengidagur, Öskudagur; un bell’argomento per i tuoi allievi del corso…