Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 

EMERGENCY

 
 
 Due testi (e un audio) che ci sono stati messi a disposizione da Emergency.
Qualche esercizio su come esprimere il dubbio; soluzione degli esercizi
 

 

livello intermedio 1


 
Ci si può occupare della questione "guerra" dal punto di vista militare e politico, oppure dal punto di vista "filosofico" (così come abbiamo fatto un paio di settimane fa mettendo on-line gli articoli di Umberto Eco e Oriana Fallaci).

Emergency se ne occupa dal punto di vista umanitario. 
I suoi medici, i suoi ospedali (anzi, il suo ospedale, giacché l'altro, quello di Kabul, è stato chiuso) sono lì in Afghanistan per portare soccorso ai feriti, quelli delle mine fino a poco tempo fa, quelli della guerra adesso. 

Gino Strada, il medico fondatore di Emergency, è intervenuto in una trasmissione televisiva proprio all'inizio dei bombardamenti, manifestando per l'ennesima volta la sua delusione per il fatto che ancora una volta si ricorre alla guerra per risolvere le nostre contese.

 

Intervento di Gino Strada 
nella trasmissione televisiva 
"Porta a Porta" del 7 ottobre 2001

Nei nostri ospedali... be' il nostro ospedale qui di Anabah, perché quello di Kabul è temporaneamente chiuso, i feriti non hanno mai smesso di arrivare: sono arrivati oggi, come ieri, come l'altro ieri, come sono arrivati dall'inizio dell'ospedale. Quell'ospedale è stato aperto nel dicembre del 99 e ha trattato già 6.000 persone. Non abbiamo ancora ricevuto i feriti freschi. Quelli, io ho paura che..., mi son preoccupato che li riceveremo domani mattina.

Vignetta di Vauro disegnata di recente in Afghanistan

 E allora vorrei dire questa cosa, se lei me lo permette.  Che c'è un dato statistico, inoppugnabile, che nessuno osa confutare perché non è confutabile: che in tutte le guerre che si stanno combattendo e si sono combattute negli ultimi decenni il 90% delle vittime sono stati civili. Allora io credo che, e mi preoccupa molto, sentire parlare e dire che i civili vengono colpiti per errore. 
O si sta dicendo che tutti gli Istituti di ricerca compreso il Peace Institut di Oslo, Istituti di Stoccolma, che tutti quelli che vivono queste cose hanno avuto una falsa percezione, che il 90% delle vittime sono civili, hanno scambiato dei bambini con dei militari, hanno scambiato delle nonne con dei terroristi, o mi si dice questo oppure non si può più dire "se ci saranno morti sarà per errore". E questo io lo dico con molta tristezza perché questa sera io mi sento personalmente deluso e sconfitto dal fatto che ancora una volta  si ridà fiducia alla guerra come strumento di risoluzione delle nostre contese, invece che al dialogo.

 
 
Le posizioni di Gino Strada e di Emergency, così risolutamente contro la guerra e così imparzialmente rivolte a tutte le vittime della violenza, sono state la causa di una frase che il Presidente del Consiglio ha proferito in Parlamento quando ha alluso a un "medico integerrimo ma di confuse idee". Emergency ha perciò risposto al Presidente Berlusconi con questo comunicato:
 
 

Chiarimento al Presidente Berlusconi

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Senato ha parlato di «un medico integerrimo ma di confuse idee, che non saprebbe scegliere tra gli Stati Uniti e l'Afghanistan. Noi - ha aggiunto - tra la grande democrazia americana ed una teocrazia violenta che costringe le donne al silenzio e alla segregazione, noi abbiamo già scelto e definitivamente».
Secondo agenzie di stampa il Presidente del Consiglio si riferirebbe a Gino Strada che ha dichiarato «io non mi sento più americano di quanto non mi senta afgano».
Emergency, di cui Gino Strada fa parte, sta con gli indifesi, con le vittime civili delle guerre; non ha mai preso posizione in favore o contro qualche Governo o Paese. Una vita persa americana ha lo stesso valore assoluto della vita di un cambogiano, di un iracheno, di un italiano.
Con la «teocrazia violenta» della quale parla il Presidente del Consiglio Emergency ha avuto molte difficoltà per il rispetto che nell'ospedale di Kabul abbiamo voluto fosse portato alla dignità e al lavoro delle donne.
Il rispetto integrale dei diritti dell'uomo proclamati nel 1948 (non votati dai paesi arabi musulmani) è stato e  costituisce un criterio fondamentale del comportamento di Emergency.
Chiediamo che questa precisazione sia intesa esclusivamente per quel chiarimento che vuol essere: siamo assolutamente estranei e contrari a qualsiasi guerra, anche di parole.

Ai Khanum (Afghanistan): resti di una città ellenistica, fondata probabilmente da Alessandro Magno  (entro 323 a.C.)
 
 
Ghaznì (Afghanistan): resti del minareto del sultano Ghaznavide  Bahràm  Shah (1118-1152)

 
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 L'intervento di Gino Strada in Porta a Porta,
il materiale audio, la lettera a Berlusconi,
la vignetta di Vauro
e l'immagine di sfondo-pagina
sono stati pubblicati con l'autorizzazione di Emergency (che ringraziamo!).