Matdid: Materiale didattico di italiano per
stranieri aggiornato ogni 15 giorni a cura di Roberto
Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano
Roma
Il TRONCAMENTO VOCALICO o
(APOCOPE VOCALICA) è un fenomeno frequente in
italiano.
Consiste nell'eliminare la vocale finale di
una parola se è preceduta dalle consonanti L, R, M o
N.
In pratica possiamo dire (o scrivere) sol invece di
sole, cuor invece di cuore,
siam invece di siamo o
suon invece di suono.
ATTENZIONE: il troncamento non deve essere confuso
con l'elisione. L'elisione è la caduta di una vocale
finale di parola quando la parola successiva
comincia con vocale: buona amica > buon'amica;
la
iniezione > l'iniezione; mi ascolta >
m'ascolta.
Quando c'è elisione DOBBIAMO scrivere l'apostrofo
per indicare la caduta della vocale.
Il troncamento invece avviene anche davanti a parole
che cominciano per consonante o in finale di frase.
Nella canzone "La Compagnia" c'erano infatti le
espressioni mi son vestito, abbiam bevuto, so che
sento più caldo il mio cuor. Con il troncamento non
si deve (e non si può) scrivere l'apostrofo.
Naturalmente il gioco non è
facilissimo e distinguere troncamento ed elisione è
un problemino anche per gli italiani che fanno
spessissimo errori con l'uso dell'apostrofo (e anche
con l'uso dell'accento). Il più frequente degli
errori è quello di usare l'apostrofo dopo la parola
qual. Si deve (si dovrebbe) scrivere qual è e non
qual'è. Perché? Perché la parola quale diventa
qual anche davanti a parole che iniziano con consonante
(per esempio qual buon vento ti ha portato?).
Quindi si tratta di troncamento e non di elisione.
E le cose si complicano anche per via di un po' di
eccezioni: qualche volta il troncamento infatti
richiede l'uso dell'apostrofo (è il caso, per
esempio degli imperativi tronchi come va', fa', di',
da', sta' ecc. o della formula un po').
Per i poveri stranieri
costretti a studiare queste regolette orribili
abbiamo però un consiglio: il consiglio è quello di
"abituarsi" a sentire, quando e perché gli italiani
fanno uso del troncamento vocalico.
In molti casi si tratta di "formule espressive
consolidate" dall'uso. Per esempio la parola
buongiorno ormai si scrive addirittura tutta
attaccata (ma in fondo si tratta solo di buon+giorno).
E così anche benvenuto, beninteso o (scritto in due
parole) ben tornato e ben detto.
In altri casi si tratta di esigenze "musicali": due
infiniti verbali vicini... suonano male. Ti voglio
fare capire > ti voglio far capire; è bello potere
parlare > è bello poter parlare; nel tuo caso è
assurdo volere avere ragione > nel tuo caso è
assurdo voler avere ragione. E così via.
Ma i casi di troncamento sono numerosissimi:
>
fin da allora, fin troppo
>
che vuol dire? Che vuol fare?
>
man mano che, il fior fiore della giovinezza, è
arrivato bel bello, or ora
>
aver fame, aver sete, aver sonno
>
mal di testa, mal di pancia, mal di denti
Non parliamo poi qui delle
regole sul troncamento obbligatorio: tutte
le grammatiche parlano di questo e gli stranieri
conoscono già i meccanismi per cui si dice signor
Rossi e non signore Rossi, quel tavolo e non
quello
tavolo, nessun uomo e non nessuno uomo.
Più complicato è probabilmente abituarsi ad
"accettare" che si può dire Mare Mediterraneo o
Mar
Mediterraneo, che si dice Mar Nero, Mar Caspio o
Mar
Tirreno e sarebbe davvero strano sentir dire (sentir
dire!) Mare Tirreno. Che si dice
pian terreno o
pianterreno ma che non è assolutamente improbabile
sentir dire piano terreno.
E soprattutto abituarsi a accettare che per motivi
ritmici, musicali o poetici il troncamento è usato
moltissimo.
A proposito: perché abbiamo in titolato questo testo
Siam tre piccoli porcellin?
Perché il testo italiano di questa famosissima
canzone è pieno di troncamenti! Non la conoscete?
Ah, gravissimo!. Eccola qui!
Siam tre piccoli porcellin, siamo tre
fratellin,
mai nessun ci dividerà, trallalla-lallà.
In un tiepido mattin se ne vanno i
porcellin
dimenando al sole i loro codin, spensierati e
birichin.
Il più piccolo dei tre ad un tratto grida "ahimé",
da lontano vedo un lupo arrivar "non
facciamoci pigliar".
Marcia indietro fanno allor a gran velocità
mentre il lupo corre ancora a casa sono già.
Prima chiudono il porton poi s'affacciano al
balcon or che il lupo non può prenderli più, tutti e tre
gli fan cucù.
Ah ah ah che bell'affare, il lupo non potrà cenar.
Siam tre piccoli porcellin, siamo tre
fratellin
mai nessun ci dividerà,
trallalla-lallà.
Se avete qualche commento da fare su
questo materiale o se volete segnalarci errori o
imprecisioni, potete farlo attraverso il modulo qui sotto,
senza dimenticare di indicare nome, cognome, indirizzo
mail e IL TITOLO del materiale di questa
pagina.
Scudit Scuola d'Italiano, Via La
Spezia 34 - 00182 Roma; tel +39.06.44362831; Email: info@scudit.net