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Gli intellettuali moderni, si sa,
sono come gli economisti: un po' pigri. E se le cose non vanno tanto bene
sono sempre disponibili a dare la loro opinione, il loro contributo,
i loro consigli. Ma spesso preferiscono farlo stando seduti al bar.
Una canzone di
Giorgio Gaber (1973)
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Al bar
Casablanca
seduti all'aperto
una birra gelata,
guardiamo le donne,
guardiamo la gente
che va in passeggiata.
Con aria un po' stanca,
camicia slacciata,
in mano un maglione,
parliamo, parliamo di proletariato
di rivoluzione.
Al bar Casablanca
con una gauloise,
la nikon, gli occhiali
e sopra una sedia
i titoli rossi dei nostri giornali,
blue jeans scoloriti,
la barba sporcata da un po' di gelato,
parliamo, parliamo di rivoluzione
di proletariato. |
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L'importante e che l'operaio
prenda coscienza. Per
esempio i comitati unitari
di base
... guarda gli operai
di Pavia e di Vigevano! Non
hanno mica permesso che la
politica sindacale
realizzasse i suoi
obiettivi! Hanno reagito,
hanno preso l'iniziativa!
Non è che noi dobbiamo
essere la testa degli operai.
Sono loro che devono fare,
loro, noi
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Al bar Casablanca,
seduti all'aperto,
la nikon gli occhiali,
e sopra una sedia
i titoli rossi dei nostri
giornali,
blue jeans scoloriti,
la barba sporcata
da un po' di gelato,
parliamo, parliamo
di rivoluzione,
di proletariato |
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