Una volta Chuang-tzu sogna di essere una farfalla, una farfalla
che svolazza, che si sentiva libera e che ignora l’esistenza di Chuang-tzu.
Improvvisamente si risveglia, ed è nuovamente Chuang-tzu.
A quel
punto, però, non è più in grado di sapere è stato Chuang-tzu a
sognare di essere una farfalla o se è stata una farfalla a sognare di essere
Chuang-tzu.
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Un'altra storia che lo riguarda è
questa:
Mentre Chuang Tzu pesca con la lenza sulla riva del
P'ou, il re di Chou gli invia due alti
funzionari per offrire al filosofo un lavoro di prestigio a corte.
'Il nostro principe', dicono gli inviati 'desidera dare a Voi, Chuang Tzu,
la responsabilità del suo territorio'.
Senza sollevare
la lenza e senza girarsi, Chuang Tzu risponde:
Ho sentito
dire che c'è a Chou una tartaruga morta da più di tremila anni. Il vostro re conserva il
suo carapace nel
tempio dei suoi avi. Ora dovete dirmi una cosa: secondo voi quella tartaruga non
preferiva vivere trascinando la coda nel fango?'.
'Sì, certo - rispondono gli inviati del re - per lei era sicuramente meglio
vivere trascinando la
coda nel fango!'
'Andate via, allora!', dice Chuang Tzu, 'Anch'io
preferisco trascinare la coda nel fango'! |
In questa storia, fra
l'altro, non si può non cogliere una certa somiglianza con l'altra
leggenda - riportata anche nel Novellino - in cui si parla dell'incontro
fra l'Imperatore Alessandro Magno e il filosofo Diogene. L'imperatore
Alessandro Magno un giorno vede il grande filosofo sdraiato in terra
nudo: conoscendo il suo grande valore e anche la sua povertà,
Alessandro va vicino e lui e chiede: "Voglio sapere cosa posso fare
per te: sono pronto a fare quello che mi chiedi". E il filosofo,
senza nemmeno girarsi, risponde: "Spostati di lì che mi togli il
sole!"
Fra le massime di Chuang
Tzu ricordiamo infine:
La grande saggezza è generosa; la piccola saggezza è
litigiosa |
L'ignoranza va imparata e per impararla ci vuole intelligenza. |
Chi professa il vero senza vedere il falso,
l'ordine senza vedere il disordine, non comprende nulla dell'universo e della
natura reale degli esseri. Egli è simile a chi che professa il Cielo senza
vedere la Terra, l'oscurità senza vedere la luce. La sua azione è
necessariamente destinata alla sconfitta". |
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