È il primo mercoledì
dopo Pasqua.
Nel Palazzo dei Conservatori, sul Campidoglio a Roma, è
appena cominciato un importante congresso internazionale
di chirurgia. Il Capo del Governo in persona ha
inaugurato l'avvenimento con un breve discorso di
benvenuto ai partecipanti.
Finito di parlare è però subito uscito: vuole andare
casa e prepararsi perché il giorno dopo deve partire
per la Libia dove ha un importante impegno politico.
Mentre passa fra la folla esultante, fra braccia tese e
mani che salutano festose, una mano armata di pistola
mira alla sua testa e spara contro di lui.
Miracolosamente lui evita il colpo e
rimane ferito solo di striscio, al naso.
La folla non lincia l'attentatore solo perché è una donna e nemmeno più tanto giovane.
La polizia arresta e porta in questura l'attentatrice.
La donna si chiama Violet Gibson, è irlandese ed è chiaramente
una psicolabile.
Le autorità rispediscono Violet in patria dove entra in
un manicomio e ci rimane per il resto della sua vita.
Il Capo del Governo, lo stesso giorno, fa sentire alla
folla la sua voce: «Voglio farvi sentire per pochi
minuti la mia voce, per convincervi che essa non ha
cambiato minimamente di timbro, come vi posso garantire
che il mio cuore non ha accelerato minimamente i suoi
palpiti!»
Il giorno dopo parte per la Libia mostrando a tutti un
vistoso cerotto sul naso.
È il 7 aprile del 1926 e il Capo del Governo è il
Cavalier Benito Mussolini.
Nota:
il 31 ottobre dello stesso anno, il 1926,
a Bologna, qualcuno dalla folla spara a
Mussolini e lo manca. I fascisti saltano
addosso a un ragazzo di 16 anni, Anteo
Zamboni, ritenuto il colpevole
dell'attentato e lo uccidono. Ci sono
parecchi dubbi sulle reali responsabilità
del ragazzo. C'è chi sostiene che in
realtà l'attentato era stato fatto da un
gruppo di fascisti che non apprezzavano le
ultime decisioni di Mussolini. E c'è chi
dice che invece si tratta di un finto
attentato, organizzato da Mussolini
stesso. Infatti questo episodio (insieme
con quello di Violet Gibson) gli dà
l'occasione per fare approvare le
"Leggi in difesa dello Stato":
circa 120 parlamentari dell'opposizione
sono dichiarati decaduti, Viene istituito
il Tribunale Speciale per la difesa dello
Stato e la libertà di stampa praticamente
soppressa. Insomma, l'inizio della
dittatura.
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