Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Quello che segue è un
piccolo, e incompleto, saggio informativo sull'abusivismo edilizio in
Italia. Si tratta di un fenomeno antico, duro a morire. Fortunatamente
in questi ultimi anni la politica ha cominciato ad occuparsene
seriamente, con numerosi interventi legislativi e con l'abbattimento di numerosi
edifici fuori legge.
Il fenomeno è molto
complesso. |
GLI ECOMOSTRI |
Gli
ecomostri sono le enormi costruzioni di cemento che deturpano siti
archeologici, spiagge e oasi naturalistiche (da qui il nome, mostro
ecologico). Si tratta di costruzioni abusive nate dalla
"collaborazione" tra imprenditori disonesti e politici locali
corrotti. In Italia i mostri di cemento erano 14, ora ne sono rimasti 11
perché il Governo ha finalmente cominciato la guerra contro l'abusivismo
edilizio. Il primo mostro abbattuto è stato il Fuenti, un mega
albergo costruito alla fine degli anni '70 sulla costiera amalfitana: 34
mila metri cubi di cemento, 24 metri di altezza (sette piani),
2000 metri quadri di superficie. Tutto questo in un'area che l'Unesco
aveva dichiarato patrimonio dell'umanità. È stato definito
un "misfatto ecologico esemplare".
Nel
gennaio 2001 il
Ministro
dell' Ambiente e il Ministro
dei Beni Culturali hanno presentato un disegno di legge per la tutela
ambientale ed il recupero dei siti compromessi dalla speculazione. È
previsto l'abbattimento degli 11 ecomostri ancora esistenti. Eccone
l'elenco:
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02/04/2006 - Conclusa
la prima fase della tanto attesa demolizione dell'ecomostro Punta
Perotti a Bari. Tutto come previsto: 350 chilogrammi di tritolo hanno
fatto implodere i due terzi della saracinesca che da oltre dieci anni
taglia il lungomare barese.
23/04/2006 - Seconda esplosione: crolla anche la seconda parte dell'ecomostro. Il 24 aprile è attesa l'ultima esplosione che demolirà interamente la costruzione. |
L'ITALIA DEL "MATTONE" ABUSIVO |
Il condono edilizio
non è mai stato una soluzione positiva al problema. Anzi. Non appena si
comincia a parlare di condono edilizio, il numero di edifici abusivi
cresce enormemente: tutti sperano di essere "condonati", cioè
di vedersi riconosciuti legittimi proprietari di una casa costruita
illegalmente. Ad esempio, l'anno precedente al condono edilizio del 1985
voluto dal Governo Craxi, cioè il 1984,
è stato l'anno peggiore per l'abusivismo:
su un totale di 270.000 nuove abitazioni circa un
terzo (80.000
unità) erano abusive. |
Le cose
recentemente vanno un po' meglio, ma i dati sono sempre gravi. Solo nel
corso del 1998
sono stati costruiti ben 25.000
stabili abusivi
(3,5 milioni di mq, un valore di mercato stimato superiore ai 3.000
miliardi di lire e una evasione fiscale pari a 730 miliardi). |
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Concludiamo con una novità sulla "tipologia dell'abusivo" come è emersa da un'indagine di Legambiente sull'abusivismo a Roma e nel Lazio negli ultimi anni: i "costruttori spontanei" hanno abbandonato le periferie per spostarsi su aree pregiate. La maggior parte degli abusivismi, infatti, è stata individuata all'interno dei parchi: 33 lottizzazioni su un totale di 74, estese per 209 ettari su un totale di 314. I restanti abusi si registrano nelle aree adiacenti ai parchi e in zone esterne agli stessi. Si vede che anche gli abusivi romani, come quelli agrigentini della Valle dei Templi, sono sensibili alle bellezze naturalistiche e archeologiche. Popolo di poeti, di artisti, di pensatori, di santi, di scienziati.... |
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