“Andare a Canossa” è un’espressione
abbastanza comune in italiano, ma esiste anche in parecchie altre
lingue come in inglese (go to Canossa), in tedesco (nach
Canossa gehen) e in francese (aller à Canossa). Significa
"umiliarsi per avere il perdono, riconoscere pubblicamente di avere
sbagliato e accettare di sottomettersi per non essere puniti".
L’espressione nasce da un fatto storico molto famoso, ma in realtà
forse un po’ differente da come normalmente è raccontato.
Nel 1077 l’Imperatore di Franconia Enrico IV che era stato
scomunicato da Papa Gregorio VII, si sarebbe umiliato
pesantemente per ottenere la revoca della scomunica.
Sarebbe infatti andato dal papa nel castello di Canossa (vicino a
Reggio Emilia), vestito solo con un umile saio (la veste povera
tipica poi dei Frati Francescani) e a piedi nudi. Prima di essere
ricevuto avrebbe aspettato tre giorni e tre notti fuori del
castello, nel freddo e nella neve: proprio per questo il papa lo
avrebbe alla fine perdonato revocando la scomunica.
Perché usiamo tanti condizionali? Perché forse
le cose non sono andate esattamente così.
Secondo molti storici Enrico IV si sarebbe effettivamente incontrato con il
papa a Canossa… ma non proprio in condizione di inferiorità. Il papa
infatti era a Canossa, lontano da Roma, e probabilmente non aveva
nessuna voglia di affrontare i soldati dell’Imperatore in caso di
battaglia. Insomma avrebbe concesso il perdono per paura e non per
l’umiliazione di Enrico IV.
La storia vera è dunque abbastanza incerta, ma di una cosa siamo
sicuri. Il modo di dire “andare a Canossa” è stato utilizzato per la
prima volta molti, moltissimi secoli dopo, precisamente nel 1872 dal
Primo Ministro della Prussia Otto von Bismark.
Era un periodo di grande tensione tra Vaticano e Impero Tedesco: il
papa di allora, Pio IX, aveva per esempio rifiutato di
accreditare l’ambasciatore prussiano presso la Santa Sede.
Per mostrare l’autonomia della Prussia rispetto al potere dei
cattolici, Bismark, che non aveva certo intenzione di essere
umiliato dal papa, ha allora dichiarato in un famoso discorso: «Noi
non andremo a Canossa, né con il corpo né con lo spirito» (nach
Canossa gehen wir nicht – weder körperlich noch geistig).
Intendeva dire, naturalmente, che lui non si sarebbe piegato al
volere del papa così come aveva fatto Enrico IV a Canossa.
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