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La Bocca
della Verità si trova nel portico della chiesa di Santa Maria in
Cosmedin. La chiesa sorge ai margini del Foro Boario, il mercato
del bestiame di Roma antica, a ridosso di Campidoglio, Palatino
e Aventino e vicino all'isola Tiberina. Si tratta di un'area
legata alla storia più antica della città e ai miti delle sue
origini, caratterizzata anticamente da templi ed edifici importanti oggi per lo più
scomparsi.
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La chiesa di Santa Maria in
Cosmedin è stata costruita sul luogo di precedenti edifici
romani (asterisco nella foto). In linea generale si può dire che
ha utilizzato due strutture precedenti: un portico della
Statio Annonae (la cosiddetta 'Loggia dei Mercanti') e
strutture relative all'Ara Maxima Herculis.
In epoca romana l'Annona era l'istituzione che si
occupava del rifornimento alimentare (in particolare del grano)
della città. Era gestita dal paefectus annonae, uno dei
funzionari pubblici più importanti in quanto il benessere del
popolo garantiva ai governanti |
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l'esercizio indisturbato
del potere (ricordate il detto di Giovenale panem et
circenses? quando il popolo è sazio e si diverte non
crea problemi...).
Presso il Foro Boario, una delle grandi aree commerciali
della città, c'era quindi una delle sedi dell'Annona. Ad
essa apparteneva la 'Loggia dei Mercanti', un grande
portico colonnato (mt 31x17, con sette colonne sulla
fronte e tre sui lati brevi) costruito nel IV secolo
d.C.
Nelle vicinanze sorgeva anche l'altare monumentale
eretto in onore di Ercole, l'Ara Maxima
Herculis. L'area del Foro Boario era infatti sacra
al dio, che secondo un mito aveva liberato gli abitanti
della zona da un gigante crudele che li terrorizzava,
Caco. Oltre all'altare, che celebrava proprio questo
evento e che era stato più volte ricostruito nel corso
dei secoli, qui c'erano anche il tempio rotondo di
Ercole Vincitore (erroneamente ritenuto di Vesta e
ancora esistente) e un tempio presso l'altare (la
aedes aemiliana Herculis, demolita alla fine del XV
secolo). |
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Nel VI secolo a Roma molti edifici antichi in disuso
vengono trasformati in chiese. Così, all'interno della
loggia viene costruita una piccola cappella. Due secoli
dopo papa Adriano I (772-795) la sostituisce con una
grande chiesa, utilizzando anche parte della vicina
Ara Maxima, ormai in completa rovina: la cripta
sarebbe infatti ricavata all'interno del basamento
dell'altare (ma non tutti sono d'accordo con questa
interpretazione).
La chiesa attuale è il frutto di una serie di
ricostruzioni, in particolare di quella dell'epoca di
papa Callisto II (1119-1124). All'interno conserva uno
dei pavimenti medievali più belli e meglio conservati di
Roma, realizzato con i marmi colorati strappati ai
monumenti romani in rovina e dominato al centro da
cinque dischi (rotae) intrecciati secondo uno
schema a 'quinconce'.
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Il grande disco di marmo
pavonazzetto conosciuto come Bocca della Verità
per secoli è stato all'esterno della chiesa, citato tra
le curiosità cittadine in molti testi fin dall'XI
secolo. La sua collocazione attuale, entro il portico,
risale al 1631 e a interventi di restauro voluti
da papa Urbano VIII Barberini.
Ma forse non tutti sanno che la sua funzione originaria
era un po' particolare: copertura di un pozzo o, meglio
ancora, chiusino della cloaca massima, che
correva proprio sotto la zona del Foro Boario e sboccava
nel Tevere vicino al tempio di Ercole Vincitore. |
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