Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

 

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SULL'ACCENTO

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ESERCIZIO 1: Sottolineare le vocali che portano un accento tonico
 

I ladri
di Ennio Flaiano

Quando i ladri presero la città, il popolo fu contento, fece vacanza e bei fuochi d'artifizio. La cacciata dei briganti autorizzava ogni ottimismo e i ladri, come primo atto del loro governo riaffermarono il diritto di proprietà. Questo rassicurò i proprietari più autorevoli. Su tutti i muri scrissero: "Il furto è una proprietà" Leggi severe contro il furto vennero emanate e applicate. A un tagliaborse fu tagliata la mano destra, a un baro la mano sinistra (che serve per tenere le carte), a un ladro di cappelli la testa. Poi si sparse la voce che i ladri rubavano. Dapprincipio, questa voce parve una trovata della propaganda avversaria e fu respinta con sdegno. I ladri stessi ne sorridevano e ritennero inutile ogni smentita ufficiale. Tutto parlava in loro favore, erano stimati per gente dabbene, patriottica, ladra, onesta, religiosa. Ora, insinuare che i ladri fossero ladri sembrò assurdo. Il tempo trascorse, i furti aumentavano, un anno dopo erano già imponenti e si vide che non era possibile farli senza l'aiuto di una grossa organizzazione. E si capì che i ladri avevano quest'organizzazione. Una mattina, per esempio ci si accorgeva che era scomparso un palazzo del centro della città. Nessuno sapeva darne notizia. Poi sparirono piazze, alberi, monumenti, gallerie coi loro quadri e le loro statue, officine coi loro operai treni coi loro viaggiatori, intere aziende, piccole città. La stampa, dapprima timida, insorse: sparirono allora i giornali coi loro redattori e anche gli strilloni, e quando i ladri ebbero fatto sparire ogni cosa, cominciarono a derubarsi tra di loro e la cosa continuò finché non furono derubati dai loro figli e dai loro nipotini. Ma vissero sempre felici e contenti. 

 

ESERCIZIO 2: In rosso sono indicate le parole SDRUCCIOLE (con l'accento sulla terzultima sillaba) mentre in blu sono indicate le parole PIANE (accento sulla penultima sillaba)  
 
abbindolare
abbeverare
abdicare
abitare
accelerare
agitare
animare
arrivare
aspettare
capitàre
chiamare
emulare
gesticolare
guardàre
incitare
indicare
intimare
istigare
lasciàre
meritare
parlare
pensàre
pettinare
portare
pubblicare
reputare
ricordare
scusare
sembrare
simulare
succedere
suscitare
trovàre
vegetare
vendicare
vomitare
abbìndolo
abbévero
àbdico
àbito
accèlero
àgito
ànimo
arrìvo
aspètto

càpito
chiàmo
èmulo
gestìcolo
guàrdo
ìncito
ìndico
ìntimo
ìstigo
làscio
mèrito
pàrlo
pènso

pèttino
pòrto
pùbblico
rèputo
ricòrdo
scùso
sémbro

sìmulo
succèdo
sùscito
tròvo
végeto
véndico
vòmito
 
ESERCIZIO 3: Scegliere la forma corretta
 
1) Io abito a) qui vicino
2) Quel ragazzo
a) fa l'università
3) Quel bambino non
a) sta mai fermo
4) Non parlerò con lui
b) con suo fratello
5) Lui mi ha risposto di
b)
6) Lui mi ha risposto di
a) no
7) La sua casa è
b) dietro quell'angolo
8) Gesù Cristo è morto a
b) trentatré anni
9) Per piacere Federico,
b) sta' fermo!
10) I tuoi amici non
a) li conosco
11) Lui viene
a) da Berlino
12) Vado un momento
a) su a casa