Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni.
A cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 
   

Roberto Tartaglione - Giulia Grassi

 
L'ARCHEOLOGIA DI UN DICIOTTENNE   
 
   
Quello che per un diciottenne è preistoria 

 
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È di questi giorni la notizia che "i giovani" non sanno chi era Aldo Moro, ignorano gran parte della storia del suo rapimento e della sua uccisione, così come ignorano quasi tutto della storia che ci ha portato a questo decennio.
Così, mentre da una parte abbiamo pensato che parleremo di Aldo Moro e delle Brigate Rosse in un prossimo Matdid, abbiamo anche riflettuto su quello che per un diciottenne di oggi è preistoria.
In pratica: chi ha 18 anni oggi è nato nel 1990. Quindi...

 

 
 
Per chi ha 18 anni oggi parecchie parole che pure erano "quotidiane" fino a vent'anni fa suonano estremamente datate, se non addirittura incomprensibili.
E certo molte di queste parole si riferiscono a oggetti tecnologici o elettronici.

Disco, prima di tutto: sostituito ormai totalmente dal cd, chi capisce più la parola disco? Gli intenditori parlano al massimo di "disco in vinile" per riferirsi a quello strano oggetto nero e rotondo che serviva
per riprodurre musica fino a un paio di decenni fa, usando quello strano aggeggio che si chiamava appunto giradischi.

disco in vinile, 45 giri

disco in vinile, 33 giri

E non parliamo poi di termini come 45 giri o 33 giri, che indicavano un disco piccolo o un disco
grande (più noto come LP, pronunciato "ellepì"). E se il giradischi con la sua delicatissima
"puntina" è un macchinario misterioso, ancora di più lo è il mangiadischi, scatoletta a batterie

 

 
che riproduceva musica "mangiando" un 45 giri.


Mangiadischi

Giradischi, metà XX secolo
 

Giradischi, fine XX secolo

 

Allo stesso modo sono quasi spariti i registratori, che funzionavano col "nastro" fino agli anni Settanta e poi con le musicassette (per cui i vecchi registratori si sono poi chiamati anche "mangiacassette"). E oggi perfino il videoregistratore per VHF, sostituito dal lettore dvd, sta piano piano sparendo.
 

 

 

 
Registratore a nastri "Geloso", metà XX secolo           Registratore per "musicassette", fine XX secolo
 


 

Musicassetta


 

 

Del resto per un diciottenne oggi ogni strumento tecnico è "digitale": il televisore a valvole è un pezzo da museo (ma che bello era una volta quando il televisore non funzionava: bastava cambiare una valvola e tornava come nuovo) e anche dire "radiolina a transistor" sembra oggi di parlare di strumenti del paleolitico. Ma allo stesso modo termini come giga, hard disk, spam, messenger, o formattare sono assolutamente familiari. Del resto chi è nato nel '90 è nato insieme alla versione Windows 3.0, che è proprio dello stesso anno.
        Televisore metà XX secolo: apparato con "valvole"         Televisore metà XX secolo      

 

 
Chi ha 18 anni oggi poi sente facilmente l'Euro come una moneta normale: non dice mai "millecinquecento Euro sono tre milioni di lire", come fanno quelli che della lira hanno un ricordo ancora vivo.

E se parliamo di politica... be', il discorso è ancora più facile.
Per i diciottenni il Muro di Berlino è quello che si vende a pezzettini nei chioschi di souvenir a Berlino, vicino al Check Point Charlie, un simpatico ritrovo turistico dove farsi una foto vicino a un tipo che ha una strana divisa con sopra scritto DDR.
Parole come Democrazia Cristiana, Partito Comunista, Movimento Sociale Italiano, suonano alle loro orecchie come alle orecchie di noi adulti suonano termini come Guelfi e Ghibellini.
E allo stesso modo mentre per gli adulti o gli anziani nomi come Berlusconi, Veltroni, Bossi o Casini, suonano (in positivo o in negativo) come nomi nuovi rispetto a una politica vecchia e ammuffita, per un diciottenne, che li sente da quando è nato, suonano come insopportabilmente sempre gli stessi.